Stenosi coronarica cronica
Buongiorno, mio padre 82 anni a seguito di stenosi aterosclerotiche ha subito diversi interventi di angioplastica coronarica con applicazione di stent presso differenti istituti ospedalieri.
Il problema che ha manifestato è la tendenza, si sospetta genetica in assenza di altre evidenze, a formare nuove stenosi nei punti lungo la coronaria dx dove sono stati applicati in precedenza gli stent, tant'è che è stato necessario applicarne di nuovi e più ampi già diverse volte a distanza di pochi mesi (5 coronografie in meno di un anno).
Sono in corso esami ematochimici (non saprei elencarli, è ricoverato proprio in questi giorni per l'ennesima coronografia) per approfondire questa anomalia che ha stupito tutti i cardiologi e cardiochirurghi che l'hanno trattato finora.
La terapia farmacologica adottata dal suo cardiologo, del quale abbiamo fiducia, è secondo il reparto di cardiochirurgia che l'ha attualmente in cura adeguata, in particolare l'uso dell'antiaggregante Brilique che dovrebbe essere già quello più efficace rispetto ad altri in casi difficili come quello di mio padre (c'è poi cardioaspirina, un farmaco per controllare la pressione e statine).
Purtroppo la prospettiva al momento è quella di continue coronografie, sperando di non arrivare mai tardi, e non è certo una prospettiva rosea.
Premettendo che siamo in attesa del responso dei suddetti esami e di eventuali nuove indicazioni, anche su farmaci off label, stavamo valutando dopo le dimissioni di rivolgerci per un consulto a qualche specialista che si occupi in particolare di queste stenosi croniche resistenti ai farmaci.
Abitando fra Pavia e Milano abbiamo diverse opzioni, fra cui il Monzino che è un centro specializzato in cardiologia.
Vengo alla domanda: a quale tipo di specialista cardiologico fra i numerosi disponibili sarebbe più opportuno rivolgersi per un consulto mirato su questo specifico problema?
Grazie.
Il problema che ha manifestato è la tendenza, si sospetta genetica in assenza di altre evidenze, a formare nuove stenosi nei punti lungo la coronaria dx dove sono stati applicati in precedenza gli stent, tant'è che è stato necessario applicarne di nuovi e più ampi già diverse volte a distanza di pochi mesi (5 coronografie in meno di un anno).
Sono in corso esami ematochimici (non saprei elencarli, è ricoverato proprio in questi giorni per l'ennesima coronografia) per approfondire questa anomalia che ha stupito tutti i cardiologi e cardiochirurghi che l'hanno trattato finora.
La terapia farmacologica adottata dal suo cardiologo, del quale abbiamo fiducia, è secondo il reparto di cardiochirurgia che l'ha attualmente in cura adeguata, in particolare l'uso dell'antiaggregante Brilique che dovrebbe essere già quello più efficace rispetto ad altri in casi difficili come quello di mio padre (c'è poi cardioaspirina, un farmaco per controllare la pressione e statine).
Purtroppo la prospettiva al momento è quella di continue coronografie, sperando di non arrivare mai tardi, e non è certo una prospettiva rosea.
Premettendo che siamo in attesa del responso dei suddetti esami e di eventuali nuove indicazioni, anche su farmaci off label, stavamo valutando dopo le dimissioni di rivolgerci per un consulto a qualche specialista che si occupi in particolare di queste stenosi croniche resistenti ai farmaci.
Abitando fra Pavia e Milano abbiamo diverse opzioni, fra cui il Monzino che è un centro specializzato in cardiologia.
Vengo alla domanda: a quale tipo di specialista cardiologico fra i numerosi disponibili sarebbe più opportuno rivolgersi per un consulto mirato su questo specifico problema?
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
la progressione della malattia coronarica e' variabile da individuo ad individuo e per cause sconosciute.
A parte il controllo dei fattori rischio ormai molto noti ed una terapia con antiaggreganti e statine, eventualmente con Omega 3 non c'e altro da fare.
L'eta anziana del paziente non gioca sicuramente alla prognosi.
Arrivederci
cecchini
la progressione della malattia coronarica e' variabile da individuo ad individuo e per cause sconosciute.
A parte il controllo dei fattori rischio ormai molto noti ed una terapia con antiaggreganti e statine, eventualmente con Omega 3 non c'e altro da fare.
L'eta anziana del paziente non gioca sicuramente alla prognosi.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
la ringrazio per la risposta. Ho nuove informazioni, nel caso volesse darmi un parere. Da approfondimenti ematici è risultato che il problema di restenosi sugli stent di mio padre non è dovuto a trombosi, le analisi del sangue sono state definite perfette. Il problema pare essere di tipo endoteliale, in sostanza il suo corpo tende a ricoprire gli stent e occluderli "cicatrizzandoli". E' successa probabilmente la stessa cosa in una precedente operazione alla carotide dove è stata rimossa una occlusione (senza applicazione di stent e con applicazione di una sutura sulla arteria) e nel giro di pochi mesi si è nuovamente occlusa, questa volta totalmente (per fortuna compensa). Non ci è stata fornita una strategia terapeutica per contrastare questo problema tranne monitoraggio del paziente e corsa al PS in caso di problemi.
Grazie ancora.
la ringrazio per la risposta. Ho nuove informazioni, nel caso volesse darmi un parere. Da approfondimenti ematici è risultato che il problema di restenosi sugli stent di mio padre non è dovuto a trombosi, le analisi del sangue sono state definite perfette. Il problema pare essere di tipo endoteliale, in sostanza il suo corpo tende a ricoprire gli stent e occluderli "cicatrizzandoli". E' successa probabilmente la stessa cosa in una precedente operazione alla carotide dove è stata rimossa una occlusione (senza applicazione di stent e con applicazione di una sutura sulla arteria) e nel giro di pochi mesi si è nuovamente occlusa, questa volta totalmente (per fortuna compensa). Non ci è stata fornita una strategia terapeutica per contrastare questo problema tranne monitoraggio del paziente e corsa al PS in caso di problemi.
Grazie ancora.
[#3]
Guardi suo padre e' un mortale come tutti noi.
Ha una aterosclerosi veloce, stando a quanto lei mi comunica.
So benissimo che non e' dovuto a trombosi - e' inutile che lei mi insegni il mestiere, se permette - suo padre e' anziano e gravemente malato e di questo lei deve rendersi conto.
Arrivederci
Ha una aterosclerosi veloce, stando a quanto lei mi comunica.
So benissimo che non e' dovuto a trombosi - e' inutile che lei mi insegni il mestiere, se permette - suo padre e' anziano e gravemente malato e di questo lei deve rendersi conto.
Arrivederci
[#4]
Utente
La banalità del fatto che mio padre sia un comune mortale non esclude il fatto che un figlio cerchi di assicurare le migliori cure e di accertarsi se ce ne sono a disposizione. Mi pare peraltro grottesco dover chiarire questo concetto a un medico.
Non sto cercando di insegnare il lavoro a nessuno, ho semplicemente riferito l'esito di alcuni esami diagnostici che si sono resi disponibili oggi, credo peraltro con cortesia e senza pretendere nulla, cortesia che evidentemente non appartiene alla sua sensibilità e al suo bagaglio culturale. Per lei possono essere banalità, per altri medici è invece generalmente utile avere maggiori dettagli, anche nel caso si rivelino scontati.
Chiudo segnalandole che questo forum dovrebbe servire a dare pareri agli utenti, non come valvola di sfogo per medici frustrati. Se non riesce ad andare oltre a questo genere di contributo e di dialettica mi permetto di suggerirle di riconsiderare la sua frequentazione di questo forum.
Cordialità.
Non sto cercando di insegnare il lavoro a nessuno, ho semplicemente riferito l'esito di alcuni esami diagnostici che si sono resi disponibili oggi, credo peraltro con cortesia e senza pretendere nulla, cortesia che evidentemente non appartiene alla sua sensibilità e al suo bagaglio culturale. Per lei possono essere banalità, per altri medici è invece generalmente utile avere maggiori dettagli, anche nel caso si rivelino scontati.
Chiudo segnalandole che questo forum dovrebbe servire a dare pareri agli utenti, non come valvola di sfogo per medici frustrati. Se non riesce ad andare oltre a questo genere di contributo e di dialettica mi permetto di suggerirle di riconsiderare la sua frequentazione di questo forum.
Cordialità.
[#5]
Medico frustrato sara' lei, getile utente.
Offenda chi vuole ma no certo me che le dico, gratuitamente , cio' che neppure le dicono famosi Collegi a pagamento..
QUindi rispetto, prima di tutto.
Suo padre e' anziano e molto ammalto e morira' come tutti i padri di tutti fi figli.
Se lei pensa che su padre sia immune dalla vecchiaia e dalla cardiopatia ischemica si sbaglia di grosso.
Ed offendere me che le spiego queste cose e' sciocco ed offensivo
Da cio che lei scrive suo padre e' un paziente affetto da una gravissima coronaropatia.
e che a lei piaccia o meno e' cosi' lo stesso.
Suo padre e' curato benissimo e non si puo' fare altro.
Visto che lei e' offensivo non le rispondero' piu.
Cosa stupida dal momento che aveva trovato qualcuno con grande esperienza, che si era messo a disposizione gratuitamente.
con questo la saluto
Offenda chi vuole ma no certo me che le dico, gratuitamente , cio' che neppure le dicono famosi Collegi a pagamento..
QUindi rispetto, prima di tutto.
Suo padre e' anziano e molto ammalto e morira' come tutti i padri di tutti fi figli.
Se lei pensa che su padre sia immune dalla vecchiaia e dalla cardiopatia ischemica si sbaglia di grosso.
Ed offendere me che le spiego queste cose e' sciocco ed offensivo
Da cio che lei scrive suo padre e' un paziente affetto da una gravissima coronaropatia.
e che a lei piaccia o meno e' cosi' lo stesso.
Suo padre e' curato benissimo e non si puo' fare altro.
Visto che lei e' offensivo non le rispondero' piu.
Cosa stupida dal momento che aveva trovato qualcuno con grande esperienza, che si era messo a disposizione gratuitamente.
con questo la saluto
[#6]
Utente
Lei mi sta mettendo in bocca pensieri e parole che io non ho espresso. Già questo è oltremodo offensivo. Ho richiesto un consiglio medico, nemmeno un consulto, non la ricetta dell'immortalità. Non ho certo bisogno che sia lei a spiegarmi che siamo solo di passaggio in questo mondo.
Non è nemmeno in grado di rendersi conto di chi è stato gratuitamente offensivo in questa discussione. Bastava rispondere che purtroppo non esiste al momento alcun tipo di cura per questo tipo di problematica.
Non è nemmeno in grado di rendersi conto di chi è stato gratuitamente offensivo in questa discussione. Bastava rispondere che purtroppo non esiste al momento alcun tipo di cura per questo tipo di problematica.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.9k visite dal 19/05/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.