Un tia da cosa può dipendere?
Buonasera, mio padre 73 anni è stato colpito da TIA il 18 ottobre.
Dopo 24 ore dalla trombolisi effettuata in ospedale i sintomi di immobilità del braccio e della gamba dx è regredita.
Dimesso con seguente terapia: Ipp 20 mg, plaunazide 20/25mg mezza cp, plavix 75mg (in sostituzione alla caridioaspirina che già assumeva), atorvastatina da 40mg (in sostituzione a quella da 10 che già assumeva), 1cp di xatral per IPB alla sera.
ECO TSA con esito di placche carotidee bilaterali miste, maggiormente a destra (>50<70) con flusso 170.ECO arti inferiori, distretto aorto iliaco nella norma.
Eco transcarnico nella norma.
Consulto interventistico:NEGATIVO.
ECG dinamico delle 24h senza aritmie significative.
Indicano il soggetto come critico, in quanto non riescono a capire la causa del TIA.
Vogliono seguirlo clinicamente data la nuova terapia (controllo fra due mesi) per capire se intervenire o meno, o dare doppia terapia antiaggregante (che potrebbe ridurre possibili nuovi eventi ischemici ma aumentare la possibilità di emorragie).
Possibile che non si riesca ad arrivare alla fonte del problema?
Dopo 24 ore dalla trombolisi effettuata in ospedale i sintomi di immobilità del braccio e della gamba dx è regredita.
Dimesso con seguente terapia: Ipp 20 mg, plaunazide 20/25mg mezza cp, plavix 75mg (in sostituzione alla caridioaspirina che già assumeva), atorvastatina da 40mg (in sostituzione a quella da 10 che già assumeva), 1cp di xatral per IPB alla sera.
ECO TSA con esito di placche carotidee bilaterali miste, maggiormente a destra (>50<70) con flusso 170.ECO arti inferiori, distretto aorto iliaco nella norma.
Eco transcarnico nella norma.
Consulto interventistico:NEGATIVO.
ECG dinamico delle 24h senza aritmie significative.
Indicano il soggetto come critico, in quanto non riescono a capire la causa del TIA.
Vogliono seguirlo clinicamente data la nuova terapia (controllo fra due mesi) per capire se intervenire o meno, o dare doppia terapia antiaggregante (che potrebbe ridurre possibili nuovi eventi ischemici ma aumentare la possibilità di emorragie).
Possibile che non si riesca ad arrivare alla fonte del problema?
[#1]
L' holter non ha evidenzato episodi di fibrillazione atriale (che potrebbero generare tromboembolie).
Ha mai avuo in passato episodi di palpitazioni?
Eventualemente ripeta l'holter
Un ecocolordoppler cardiaco andrebbe eseguito per escludere altre fonti emboligene( foraem ovale pervio...atriomegalia...ridotta frazione di eieizione).
Detto questo la situazione carotidea non mi pare brillante e pertanto, oltre a consigliare controlli frequente dell' ecocolordoppler carotideo, la doppia antiaggregazione pare correttamente connsigliata dal momento che il paziente ha presentato un episodio ischemico sotto aspirina , il che potrebbe far pensare che appartenga a quel tipo di pazienti resistenti all'aspirina (il che non accade solo nei diabetici).
Arrivederci
Ha mai avuo in passato episodi di palpitazioni?
Eventualemente ripeta l'holter
Un ecocolordoppler cardiaco andrebbe eseguito per escludere altre fonti emboligene( foraem ovale pervio...atriomegalia...ridotta frazione di eieizione).
Detto questo la situazione carotidea non mi pare brillante e pertanto, oltre a consigliare controlli frequente dell' ecocolordoppler carotideo, la doppia antiaggregazione pare correttamente connsigliata dal momento che il paziente ha presentato un episodio ischemico sotto aspirina , il che potrebbe far pensare che appartenga a quel tipo di pazienti resistenti all'aspirina (il che non accade solo nei diabetici).
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno, non ha mai avuto palpitazioni. L'ultimo ecodoppler cardiaco è nella norma: ventricolo sx di dimensioni normali. Funzione ventricolare sx sistolica normale. Non alterazioni di rilievo a carico dell'aorta addominale. Esame del circolo intracranico:arterie cerebrali medie e anteriori pervie con flusso regolare e con flusso regolare bilatetalmente. Modesta e non significativa riduzione della velocità media di flusso a carico del l'arteria cerebrale anteriore dx rispetto alla controlaterale. Arterie vertebrali intracraniche e arteria basilare pervie, normodirette e flusso regolare. Non alterazioni a carico dei tronchi arterioso e venoso degli arti inferiori. La doppia terapia antiaggregante, al momento, gli è stata sconsigliata proprio per il rischio emorragico. Deve solo assumere il plavix al posto della cardioaspirina che prendeva da anni. Questa cosa effettivamente non mi è molto chiara. Mi è stato riferito che il paziente deve essere "studiato clinicamente" almeno per due mesi, dato che è passato solo un mese dall'evento ischemico e dal momento che la nuova terapia mirata(plavix75 e aumento dell'avotarstatina da 10mg a 40mg) è solo in atto da un mese. I prossimi controlli sono già fissati. Mi chiedevo solo come mai non da subito con la doppia terapia antiaggregante.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 20/11/2019.
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