Stent oppure chirurgia per stenosi bulbare 80

Gent.mi Dottori
mi sono permessa di scriverVi per quanto segue.
Sintesi anamnestica:
Familiarità per CAD; ipertensione arteriosa, dislipidemia familiare con valori elevati (>130) di Lipoproteina A.
- MARZO 2003: coronarografia per Angina Instabile: coronaropatia trivasale, IVA con stenosi lunga del 70-80% al terzo prossimale; CX con stenosi
focale 80% al terzo medio; CDx con stenosi del 90% al terzo medio.
Esecuzione PTCA/stent IVA prossimale; CX distale; CDx media.
- OTTOBRE 2008: PTCA/stent, stent rilascio di farmaco sul tratto medio della discendente anteriore.
- MARZO 2009: ECO-TSA: SINISTRA: ateroma calcifico del bulbo e placca fibrocalcifica concentrica all'origine della carotide interna con stenosi
>70% (VPS=2,6 m/sec). DESTRA placca all'origine della CI con stenosi del 60% (VPS=1,5 m/sec).
Esecuzione PTA con posizionamento di sistema di protezione cerebrale e impianto di uno STENT AUTOESPANDIBILE in nitinolo nella carotide
interna SINISTRA.
- GIUGNO 2015: Infarto miocardico parcellare in paziente con esiti di plurime angioplastiche coronariche e stenosi residue non emodinamicamente
significative. Coronaria SINISTRA: Tronco comune indenne. Arteria discendente anteriore: stenosi del 50% poco dopo l'origine: il vaso a valle, sede
di pregressa PCI con imp. DES: stenosi 60% al terzo distale. Arteria circonflessa, sede di pregressa PCI con imp. BMS al terzo distale:
stenosi al 70% al margine distale dello stent.
DESTRA, sede di pregresso PCI con imp. BMS al terzo medio e distale, stenosi 60/70% a valle dello stent al terzo medio.

- Ecocolordoppler carotideo del 6/12/2016:
A DESTRA: carotide comune con spessore medio intimale aumentato con placca fibrocalcifica liscia al terzo medio non emodinamica (spess. 1,8mm).
Placca fibrocalcifica del bulbo che si estende per circa 2 cm sulla carotide interna determinando una stenosi dell'80% (metodo velocitometrico:
VPS 277,1 cm/s; VPD 80,5 cm/s; VPS RATIO 4,12); porzione media della carotide interna ed esterna che non mostrano placche o stenosi emodina-
miche.
Conclusione: stenosi bulbare DESTRA dell'80% per la quale si consiglia correzione chirurgica. Stent pervio a sinistra.

Per l'occlusione della carotide destra all'80%, gli specialisti che ho consultato mi hanno detto di intervenire, però: un chirurgo vascolare mi ha consigliato il trattamento chirurgico, mentre un cardiologo interventista mi ha consigliato, visti i precedenti, l'applicazione di uno stent.
Non so più cosa fare, sono confusa, dove sbattere la testa: chirurgia oppure stent?
Gent. Dott. vorrei conoscere, cortesemente, in modo esaustivo quali sono in pratica i rischi connessi alle due procedure, nel medio e nel lungo termine (quanti anni?) ovvero le reali probabilità di ictus o peggio... Io preferirei lo stent ma non sono una specialista e.. ho molta paura per il futuro!
Scusandomi, in attesa di una Vs. illuminante risposta, ringrazio e invio distinti saluti.
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Cara signora
le opinioni riguardano due branche differenti e quindi non è facile per noi dirimere la questione.....
Da cardiologo posso dirle di condividere l'indicazione posta (credo da un collega emodinamista, che è la figura giusta per decidere al riguardo, più di un cardiologo clinico), ma per la parte chirurgica ovviamente non posso esprimermi....
Guardi, la decisione finale tocca a lei e noi possiamo far poco per modificare le indicazioni in una direzione o nell'altra.....solo chi dovrà intervenire può fugare i suoi dubbi e darle le risposte migliori.
Come spesso accade, non solo in ambito cardiologico, quando i problemi possono essere affrontati in maniera diversa, alla fine la decisione non può che essere del diretto interessato.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Rillo, La ringrazio per la sollecita risposta.
Essendo propensa all'impianto di stent volevo conoscere in cosa potranno consistere i rischi relativi a trenta giorni e nel lungo periodo (quanti anni?). Ovvero dovrò sempre stare sempre con la paura...?
Cordiali saluti
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