Aneurisma del sia associata a forame ovale pervio
Egr. Dottore,
nel mese di ottobre del 2015 venivo dimessa dall'U.T.I.C. con diagnosi "microembolia polmonare focalizzata su un ramo periferico dell'arteria polmonare sinistra". Nel mese di marzo di quest'anno, dopo un forte torpore nel lato sinistro del corpo associato a momenti in cui non riuscivo a tenere gli oggetti con la mano sinistra, vengo dimessa dalla Neurologia a con diagnosi" "emianestesia emilato sx, assensa di segnale del seno trasverso di sx con ipoplasia del golfo della giugulare omolaterale, disturbi della coagulazione". Durante tale ricovero vengo sottoposta a Ecocardiografia color doppler col seguente responso " conservate le diametrie, gli spessori parietali e la contrattilità globale e segmentaria con FE 60%. Non alterazioni flussimetriche doppler a carico della valvola tricuspide e aortica e mitralica. Sbandieramento del setto interatriale con verosimile piccolo shunt interatriale" per tate motivo all'inizio di questo mese vengo sottoposta a ecodoppler trans cranico che, rivelando il passaggio di troppe bolle, induceva il medico a fare eco trans esofageo che concludeva "presenza di aneurisma del sia associato a PFO di circa 4 mm. Si esegue infusione di soluzione sonicata sia a riposo che durante manovra di Valsalva che evidenzia marcato shunt ds -sx". Pertanto mi viene consigliata la chiusura del forame ovale pervio. Sui disturbi della coagulazione preciso che, dopo la dimissione UTIC tutto lo studio trombofilico ed immunologico consigliatomi è perfetto tranne anticardiolipina Igm che risulta positiva solo due volte a distanza di 6/7 settimane, in seguito normalizzata. I miei dubbi sono: 1. se le diagnosi sono due come mai devo fare solo la chiusura del forame ( io ho letto che l'aneurisma del sia si opera a cuore aperto)? 2. se faccio l'intervento posso smettere gli anticoagulanti?, 3. quali rischi comporta l'intervento? 4. è meglio applicare l'ombrellino oppure il nuovo device?, 5 c'è qualche altro intervento e/ terapia più risolutiva? Nel ringraziaLa anticipatamente per la cortesia e l'attenzione che Vorrà dimostrarmi Le porgo i più cari saluti.
nel mese di ottobre del 2015 venivo dimessa dall'U.T.I.C. con diagnosi "microembolia polmonare focalizzata su un ramo periferico dell'arteria polmonare sinistra". Nel mese di marzo di quest'anno, dopo un forte torpore nel lato sinistro del corpo associato a momenti in cui non riuscivo a tenere gli oggetti con la mano sinistra, vengo dimessa dalla Neurologia a con diagnosi" "emianestesia emilato sx, assensa di segnale del seno trasverso di sx con ipoplasia del golfo della giugulare omolaterale, disturbi della coagulazione". Durante tale ricovero vengo sottoposta a Ecocardiografia color doppler col seguente responso " conservate le diametrie, gli spessori parietali e la contrattilità globale e segmentaria con FE 60%. Non alterazioni flussimetriche doppler a carico della valvola tricuspide e aortica e mitralica. Sbandieramento del setto interatriale con verosimile piccolo shunt interatriale" per tate motivo all'inizio di questo mese vengo sottoposta a ecodoppler trans cranico che, rivelando il passaggio di troppe bolle, induceva il medico a fare eco trans esofageo che concludeva "presenza di aneurisma del sia associato a PFO di circa 4 mm. Si esegue infusione di soluzione sonicata sia a riposo che durante manovra di Valsalva che evidenzia marcato shunt ds -sx". Pertanto mi viene consigliata la chiusura del forame ovale pervio. Sui disturbi della coagulazione preciso che, dopo la dimissione UTIC tutto lo studio trombofilico ed immunologico consigliatomi è perfetto tranne anticardiolipina Igm che risulta positiva solo due volte a distanza di 6/7 settimane, in seguito normalizzata. I miei dubbi sono: 1. se le diagnosi sono due come mai devo fare solo la chiusura del forame ( io ho letto che l'aneurisma del sia si opera a cuore aperto)? 2. se faccio l'intervento posso smettere gli anticoagulanti?, 3. quali rischi comporta l'intervento? 4. è meglio applicare l'ombrellino oppure il nuovo device?, 5 c'è qualche altro intervento e/ terapia più risolutiva? Nel ringraziaLa anticipatamente per la cortesia e l'attenzione che Vorrà dimostrarmi Le porgo i più cari saluti.
[#1]
DA cio' che lei espone e' opportuno che lei si sottoponga a chiusura del difetto interatriale il prima possibuile (se pioi impiegheranno l'ombrellino o altro device non vedo il problema).
Per cio' che riguarda l'aneurisma del SIA solitamente non si opera .
Le dovra' eseguire almeno terapia antiaggregante a vita, e dovrebbe spero averla gia' cominciata, dato l'episodio cerebrale, verosilmente embolico.
Arrivederci
cecchini
Per cio' che riguarda l'aneurisma del SIA solitamente non si opera .
Le dovra' eseguire almeno terapia antiaggregante a vita, e dovrebbe spero averla gia' cominciata, dato l'episodio cerebrale, verosilmente embolico.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 07/04/2016.
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