Fibrillazione atriale ricorrente
Buonasera, scrivo per mia madre di 73 anni, nel 2009 è stata sottoposta alla sostituzione della valvola aorta con protesi meccanica carbomedics. Al controllo Holter, non risultano pause patologiche ci sono però numerose extrasistoli sopraventricolari isolate o a coppie. In terapia con cumadin e amiodarone. Tiroide multinodulare con valori del sangue ai limiti.
In sintesi, periodicamente accadono episodi improvvisi di fibrillazione atriale che "normalmente" vengono risolte con i farmaci, e talvolta con la cardioversione elettrica.
Gradirei un consiglio su una possibile valutazione di intervento di ablazione o qualcosa di simile per ridurre la possibilità degli episodi in oggetto.
A chi potremmo rivolgerci ed in quale struttura?
Vi ringrazio.
In sintesi, periodicamente accadono episodi improvvisi di fibrillazione atriale che "normalmente" vengono risolte con i farmaci, e talvolta con la cardioversione elettrica.
Gradirei un consiglio su una possibile valutazione di intervento di ablazione o qualcosa di simile per ridurre la possibilità degli episodi in oggetto.
A chi potremmo rivolgerci ed in quale struttura?
Vi ringrazio.
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Quando una terapia antiaritmica con amiodarone fallisce , si puo' tentare con altri farmaci antiaritmici di mantenere il ritmo sinusale.
Tuttavia le dico francamente che quando si parla di pazienti anziani, valvulopatici operati, di solito le dimensioni dell'atrio di sinistra sono aumentate e questo rende vano ogni tentativo di dominare la f.a.
Personalmente, ma non sono il solo, preferisco lasciare il paziente in fibrillazione atriale permanente, limitandomi a conrtrollare la frequenza con digitalici o calcioantagonisti, proseguendo ovviamente la terapia anticoagulante che in questo casop la paziente deve obbligatoriamente fare darto che e' portatrice di una protesi valvolare meccanica.
Arrivederci
cecchini
Tuttavia le dico francamente che quando si parla di pazienti anziani, valvulopatici operati, di solito le dimensioni dell'atrio di sinistra sono aumentate e questo rende vano ogni tentativo di dominare la f.a.
Personalmente, ma non sono il solo, preferisco lasciare il paziente in fibrillazione atriale permanente, limitandomi a conrtrollare la frequenza con digitalici o calcioantagonisti, proseguendo ovviamente la terapia anticoagulante che in questo casop la paziente deve obbligatoriamente fare darto che e' portatrice di una protesi valvolare meccanica.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 01/02/2016.
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