Coronaro tac

Buonasera. Ho 52 anni e nel 2012 e 2013 a seguito di infarto avuto nel 2012, mi hanno praticato 3 angioplastiche con l'inserimento di complessivi 5 stent (CDX, I diagonale e tratto ostiale-prossimale della CX) e sono in terapia con betabloccanti, statine, cardioaspirina, prasugrel, omega 3.Ho effettuato 2 settimane fa test da sforzo risultato positivo per sintomi per riduzione della riserva coronarica per dolore costrittivo precordiale irradiato al giugulo e dispnea. Questi sintomi a riposo migliorano ma non sono passati.Mi è stato consigliato di fare una coronaro-TAC, della quale indico il referto:Bulbo regolare (mm 37). Non evidenza di sclerosi calcifica a carico delle cuspidi valvolari aortiche. Normale origine della coronaria destra che presenta, in corrispondenza dei tratti prossimale e intermedio il posizionamento di due stent, che appaiono pervi; a carico del tratto distale si apprezza fenomeno ateromasico di parete non calcifico, responsabile di stenosi "borderline" del lume vasale; la stessa placca determina stenosi critica all'origine dell'IVP. Evidenza di ramo PL e ramo PB.Normale origine del tronco comune, che mostra breve decorso e calibro rispettato. Discendente anteriore presenta buon calibro a livello dei tratti prossimale e intermedio con eccezione di quello distale che, seppur apprezzabile, mostra aspetto filiforme. ll vaso, infine,non raggiunge l'apice. Ramo diagonale con precoce biforcazione ed evidenza di device normo-canalizzato, a carico del tratto prossimale; a valle dello stent essa presenta progressiva e armonica riduzione di calibro lungo tutto il suo decorso. Circonflessa con stent pervio a livello del tratto prossimale del rimo tratto del OM1; placca critica a livello del terzo tratto della CX. OM1 e OM2 regolarmente pervi. Evidenza di unico Ramo Marginale Ottuso normo-canalizzato.
Il mio medico di base dice che è opportuno eseguire coronarografia e per i sintomi sono stato messo a riposo. Cosa ne pensa? Grazie per la risposta.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Personalmente ritengo che non avrebbe dovuto fare la coro-TAC, ma direttamente una coronarografia che a questo punto comunque non può essere evitata perchè occorre stabilire se è necessario reintervenire e in che modo.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno Dr. Rillo. La ringrazio, anzitutto, della Sua cortese risposta. Prendo atto di quanto da Lei scritto nella consulenza, preziosa, e mi muovero' di conseguenza. Grazie ancora e buon lavoro.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Di nulla. Se dovesse ancora aver bisogno non esiti a ricontattarci.
Saluti
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno Dr. Rillo. Per quanto sopra, è stato eseguito lo studio coronarografico, che ha evidenziato: Coronaria sinistra - TC di decorso breve, indenne da lesioni, IVA: ateromasia dilatativa al tratto prossimale e medio, in assenza di stenosi significative. Pervietà dello stent sul primo ramo diagonale, in assenza di restenosi. Stenosi critica di un ramo di biforcazione di tale ramo diagonale. CX: pervio lo stent su sviluppato I MO; stenosi critica di esile CX medio.
Coronaria Destra: Persistenza di buon risultato angiografico a distanza di pregressa PTCA con stent al tratto prossimale-medio. Stenosi moderata (50%) al terzo distale seguita da ateromasia dilatativa. Stenosi critica ostiale di IVP. Diagnosi: malattia di due vasi coronarici. Il cardiologo interventista, definendo aggressiva questa malattia coronarica, ha agito con impianto di stent medicato dell'asse cdx-IVP (stenosi pre:90% post 0%). Per le altre stenosi ha preferito non agire per non compromettere la pervietà degli stent preesistenti. Secondo Lei, la situazione potrebbe essere stabile (nel senso potrei continuare così), o potrei essere soggetto a sintomi peggiorativi, che potrebbero portare a trattare queste residue stenosi? Modificare lo stile di vita (no stress, attenzione sul posto di lavoro, no sforzi, etc.)? La ringrazio fin d'ora se Le sarà possibile darmi eventuali indicazioni in merito.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno. Dopo aver fatto quanto sopra, a luglio 2014 per stenosi critica (80%) di IVA distale è stata effettuata altra angioplastica con applicazione di stent medicato. Settembre 2014 controllo test da sforzo, che evidenzia: test da sforzo positivo per ischemia a carico medio nel territorio della CX. Fc angor lieve eco ipocinesia laterale transitoria. L'esaminatore consiglia di raddoppiare terapia cardicor 2,5 1 cp x 2 e per i sintomi limitanti ripetere coronarografia e PCI. Per la Vostra esperienza, che fare?
Grazie in anticipo.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Caro signore
occorre ripetere la coronarografia, ma c'è qualcosa che non torna....effettivamente è troppo breve l'arco temporale che separa un'applicazione di stent dal successivo (anche per le stenosi non considerate critiche ???? La PTCA eseguita a settembre su quali rami è stata effettuata????).
Sono sicuro che chi ha eseguito le procedure l'abbia fatto con competenza (l'Aquila ha un buon centro di cardiologia) e questo è importante perchè i risultati di una procedura dipendono anche dalle capacità dell'operatore.
Saluti cordiali
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno. La settimana scorsa è stata fatta coronarografia: "Malattia di tre vasi coronarici con buon esito delle pregresse PTCA con stent di CDX medio-distale e di CX, D1 e di IVA medio-distale. Residua stenosi di CX distale e ostio di D1." "È stata quindi eseguita angioplastica coronarica sulla coronaria D2 (pre 90% post 0%), dopo tentativo di raggiungere CD distale ma impedito per l'origine dello stent di MO1. È stato posizionato stent in gradi di rilasciare sostanza attiva (zotarolimus)." In pratica in 6 mesi (maggio-ottobre) mi hanno fatto 3 angioplastica con 3 stent (in totale ho 8 stent). Domanda: vista questa malattia coronarica, devo aspettarmi altre stenosi? C'è un Centro che studia più specificatamente malattie coronariche? Grazie in anticipo.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Indubbiamente non si può escludere una ulteriore evoluzione del problema.....Di centri qualificati ce ne sono tanti in giro. Personalmente e solo per averci lavorato in casi particolari faccio riferimento al S. Raffaele di Milano.
Saluti
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio, Dr. Rillo, per la Sua cortese risposta. La terrò informata sull'evolversi della situazione. Grazie ancora e buona giornata.
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno. A distanza di 10 giorni da angioplastica coronarica (post precedente), ho ancora pressione toracica, sensazione di compressione alla gola, dispnea, anche per le attivita più semplici. Ovviamente non c'è la sfera di cristallo... ma può essere inquadrabile come decorso della procedura fatta, nel senso che ci vuole ancora qualche giorno affinché i sintomi spariscano? Potrebbe essere necessaria una revisione della terapia (che indico di seguito)?
ore 7.00
Pantoprazolo 20mg 1 cp
Efient 10 mg. 1 cp
Cardicor 2,5 mg. 1 cp
Ranexa 750 mg. 1 cp
ore 14
Eschim 1000 mg. 1 cp
Cardioaspirin 100 mg 1 cp
ore 20
Ranexa 750 mg. 1 cp
ore 22
Torvast 40 mg. 1 cp
Folina 5 mg. 1 cp

Grazie in anticipo...
Buona giornata.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Caro signore
credo che ora chieda troppo.....noi di MI non svolgiamo attività professionale online perchè tralaltro non sarebbe possibile (diagnosi e terapie a distanza non sono ovviamente consentite). Il nostro servizio è dare in maniera totalmente gratuita consigli alle persone riguardo i loro problemi salutari cercando di sensibilizzarli sull'importanza di alcuni aspetti di pertinenza medica. Per quello che mi chiede deve rivolgersi al suo cardiologo di fiducia.
Sempre cordialmente
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