Referto angiografia coronarica
Buonasera.
Mio padre è stato ricoverato per effettuare angiografia coronarica. Referto: Paziente iperteso, anni 74, ad alto profilo rischio CV (pregresso IMA, abitudine tabagica, familiarità per CAD, ipertensione arteriosa, diabete mellito), giunge alla nostra osservazione in regime di ricovero programmato per essere sottoposto a studio coronarografico in merito al riscontro ad un esame di SPECT di ischemia reversibile in sede infero-laterale. In data 5/4 è stata eseguita angiografia coronarica che ha mostrato malattia coronarica di 2 vasi; in considerazione del dato funzionale scintografico veniva tentata ricanalizzazione della CDx senza successo. Si è deciso di procedere pertanto a terapia medica ottimizzata. Regolare la restante degenza. Il paziente viene dimesso in data odieran con il consiglio di attenersi alla terapia medica prescritta ed ad effettuare periodici controlli cardiologici.
Coronarografia: Pressione aorta: 170/70. Circolo coronarico: dominanza destra. Coronaria sinistra: Tronco comune: esente da significative alterazioni. Arteria discendente anteriore: grossolane irregolarità e calcificazioni parietali diffuse determinanti massimo restingimento al 60% nel tratto medio. Arteria circonflessa: irregolarità parietali diffuse con stent nel tratto medio pervio ed esente da significative alterazioni.
Coronaria destra: Occlusione nel II tratto; il ramo interventricolare posteriore si svualizza per discreto circolo collaterale omoed eteronocoronarico. Conclusioni: arteriosclerosi coronarica con impegno critico di un vaso principale (coronoria destra) e subcritico di altro ramo principale (arteria discendente anteriore): buon esito a distanza di rpegressa angioplastica con stent di arteria circonflessa.
Indirizzo terapeutico: Angioplastica
In merito a quanto indicato vorrei avere, se possibile, due chiarimenti:
1) il medici che hanno dimesso mio papà ci hanno informato che, essendo mio papà pensionato e non dovendo fare sforzi particolari, il suo stato non è particolarmente grave
2) in collegamento al punto precedente, dobbiamo, a vostro avviso, procedere ad eventuali nuovi accertamenti/interventi o dobbiamo semplicemente attenerci a quanto indicato?
Grazie mille
Mio padre è stato ricoverato per effettuare angiografia coronarica. Referto: Paziente iperteso, anni 74, ad alto profilo rischio CV (pregresso IMA, abitudine tabagica, familiarità per CAD, ipertensione arteriosa, diabete mellito), giunge alla nostra osservazione in regime di ricovero programmato per essere sottoposto a studio coronarografico in merito al riscontro ad un esame di SPECT di ischemia reversibile in sede infero-laterale. In data 5/4 è stata eseguita angiografia coronarica che ha mostrato malattia coronarica di 2 vasi; in considerazione del dato funzionale scintografico veniva tentata ricanalizzazione della CDx senza successo. Si è deciso di procedere pertanto a terapia medica ottimizzata. Regolare la restante degenza. Il paziente viene dimesso in data odieran con il consiglio di attenersi alla terapia medica prescritta ed ad effettuare periodici controlli cardiologici.
Coronarografia: Pressione aorta: 170/70. Circolo coronarico: dominanza destra. Coronaria sinistra: Tronco comune: esente da significative alterazioni. Arteria discendente anteriore: grossolane irregolarità e calcificazioni parietali diffuse determinanti massimo restingimento al 60% nel tratto medio. Arteria circonflessa: irregolarità parietali diffuse con stent nel tratto medio pervio ed esente da significative alterazioni.
Coronaria destra: Occlusione nel II tratto; il ramo interventricolare posteriore si svualizza per discreto circolo collaterale omoed eteronocoronarico. Conclusioni: arteriosclerosi coronarica con impegno critico di un vaso principale (coronoria destra) e subcritico di altro ramo principale (arteria discendente anteriore): buon esito a distanza di rpegressa angioplastica con stent di arteria circonflessa.
Indirizzo terapeutico: Angioplastica
In merito a quanto indicato vorrei avere, se possibile, due chiarimenti:
1) il medici che hanno dimesso mio papà ci hanno informato che, essendo mio papà pensionato e non dovendo fare sforzi particolari, il suo stato non è particolarmente grave
2) in collegamento al punto precedente, dobbiamo, a vostro avviso, procedere ad eventuali nuovi accertamenti/interventi o dobbiamo semplicemente attenerci a quanto indicato?
Grazie mille
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Si attenga a quanto le è stato detto dai colleghi....e se suo padre continua a fumare certamente smettere è la prima cosa da fare (senza sconti). Continuerà ad essere ad alto rischio (perchè diabetico, iperteso ect) e per questo continuerà ad essere seguito dal cardiologo di fiducia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 07/04/2014.
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