Infarto miocardico pregresso
egr. dottore,
mio padre di anni 72 a marzo scorso e' stato colpito da infarto miocardico..gli e' stato applicato uno stent nella coronaria destra. il cardiologo dopo una serie di esami gli ha fatto eseguire la tomoscintigrafia miocardica dalla quale e' risultata la seguente valutazione:le immagini da sforzo evidenziano deficit di concentrazione in sede inferiore, di grado lieve-moderato.
le immagini a riposo, incremento di concentrazione nella sede descritta.
sss : 6
valutazione della funzione ventricolare a riposo
la frazione di eiezione del ventricolo sinistro e' conservata (>65% v.n.>50%).
i volumi del ventricolo sinistro sono normali.
lo studio della cinesi segmentaria del ventricolo sinistro non evidenzia significative anomalie.
non e' presente una dilatazione ischemica transitoria del ventricolo sinistro legata allo stress.
la cinesi ventricolare destra e' conservata.
conclusioni
ai livelli di esercizio fisico raggiunti, e' presente una ipoperfusione da sforzo in sede inferiore; possibile limitata componente necrotica infero-basale.
i volumi del ventricolo sinistro e la funzione sistolica ventricolare sinistra e destra, sono normali.
dopo aver letto queste conclusioni il cardiologo gli ha prescritto un altro esame coronografico..secondo lei era il caso di prescriverlo? o si poteva evitare dai risultati della scintigrafia?
vorrei avere un suo parere su questi risultati. sono preoccupanti?
in attesa di risposta porgo cordiali saluti.
mio padre di anni 72 a marzo scorso e' stato colpito da infarto miocardico..gli e' stato applicato uno stent nella coronaria destra. il cardiologo dopo una serie di esami gli ha fatto eseguire la tomoscintigrafia miocardica dalla quale e' risultata la seguente valutazione:le immagini da sforzo evidenziano deficit di concentrazione in sede inferiore, di grado lieve-moderato.
le immagini a riposo, incremento di concentrazione nella sede descritta.
sss : 6
valutazione della funzione ventricolare a riposo
la frazione di eiezione del ventricolo sinistro e' conservata (>65% v.n.>50%).
i volumi del ventricolo sinistro sono normali.
lo studio della cinesi segmentaria del ventricolo sinistro non evidenzia significative anomalie.
non e' presente una dilatazione ischemica transitoria del ventricolo sinistro legata allo stress.
la cinesi ventricolare destra e' conservata.
conclusioni
ai livelli di esercizio fisico raggiunti, e' presente una ipoperfusione da sforzo in sede inferiore; possibile limitata componente necrotica infero-basale.
i volumi del ventricolo sinistro e la funzione sistolica ventricolare sinistra e destra, sono normali.
dopo aver letto queste conclusioni il cardiologo gli ha prescritto un altro esame coronografico..secondo lei era il caso di prescriverlo? o si poteva evitare dai risultati della scintigrafia?
vorrei avere un suo parere su questi risultati. sono preoccupanti?
in attesa di risposta porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
i risultati della scintigrafia sono compatibili con un pregresso infarto del miocardio, legati ad una lesione della coronaria destra. La prescrizione di un nuovo esame coronarografico si giustifica solo nell'ipotesi diagnostica di occlusione precoce dello stent, ma non avendo visione diretta degli esami effettuati da suo padre non è possibile esprimersi in merito.
Saluti
i risultati della scintigrafia sono compatibili con un pregresso infarto del miocardio, legati ad una lesione della coronaria destra. La prescrizione di un nuovo esame coronarografico si giustifica solo nell'ipotesi diagnostica di occlusione precoce dello stent, ma non avendo visione diretta degli esami effettuati da suo padre non è possibile esprimersi in merito.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
[#3]
Gentile utente,
l'esame coronarografico è un esame oramai routinario nella diagnostica cardiologica, non scevro tuttavia di rischi soprattutto in pazienti affetti da insufficienza renale. L'importante è a mio avviso comprendere la necessità o meno dell'esame, i cui potenziali benefici sono di certo superiori ai possibili eventi avversi.
Saluti
l'esame coronarografico è un esame oramai routinario nella diagnostica cardiologica, non scevro tuttavia di rischi soprattutto in pazienti affetti da insufficienza renale. L'importante è a mio avviso comprendere la necessità o meno dell'esame, i cui potenziali benefici sono di certo superiori ai possibili eventi avversi.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.4k visite dal 23/10/2009.
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