Trachotomia
Buongiorno,
mia madre ha subito un intervento al cuore lo scorso 25 giugno per sostituzione di una valvola, purtroppo durante l'intervento un frammento di calcificazione sull'esterno dell'aorta ha creato un'ischemia importante. Sono poi stati praticati 2 by-pass. Attualmente è in rianimazione al San Matteo di Pavia, il cuore ha portata di soli 2,6-2,8 lt e non migliora, attualmente è intubata. E' stato rimosso il contropulsatore da 3 giorni. I medici mi hanno detto che vorrebbero praticare una tracheotomia e rimuovere l'intubazione e hanno chiesto una mia risposta. Vorrei quindi avere qualche informazione sui pro e contro di questa soluzione per la situazione attuale e anche per il possibile futuro (reversibilità, parola, complicazioni ecc.) che mi possa aiutare a dare una risposta. Vorrei anche capire perchè viene chiesta a me l'autorizzazione.
Grazie
Dario
Saluti
mia madre ha subito un intervento al cuore lo scorso 25 giugno per sostituzione di una valvola, purtroppo durante l'intervento un frammento di calcificazione sull'esterno dell'aorta ha creato un'ischemia importante. Sono poi stati praticati 2 by-pass. Attualmente è in rianimazione al San Matteo di Pavia, il cuore ha portata di soli 2,6-2,8 lt e non migliora, attualmente è intubata. E' stato rimosso il contropulsatore da 3 giorni. I medici mi hanno detto che vorrebbero praticare una tracheotomia e rimuovere l'intubazione e hanno chiesto una mia risposta. Vorrei quindi avere qualche informazione sui pro e contro di questa soluzione per la situazione attuale e anche per il possibile futuro (reversibilità, parola, complicazioni ecc.) che mi possa aiutare a dare una risposta. Vorrei anche capire perchè viene chiesta a me l'autorizzazione.
Grazie
Dario
Saluti
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Cardiochirurgo
La tracheostomia consiste nell'eseguire un'incisione a livello della prima porzione della trachea per permettere di inserire il tubo della ventilazione polmonare anzichè dalla bocca direttamente dalla trachea. E' un intervento eseguito in anestesia generale in genere dagli otorinolaringoiatri o dagli anestesisti e permette una più facile gestione medico-infermieristica della ventilazione (possibilità di broncoaspirare, di eseguire lavaggi bronchiali, di eseguire un'accurata toeletta del cavo orale, di svezzare il respiratore....). E' necessario dopo circa 10-15 giorni di intubazione per via orale. In genere si richiede l'autorizzazione al parente perchè il paziente è completamente o parzialmente sedato, quindi non in grado di capire perfettamente.
Le complicanze sono rare (emorragia e edema tracheale la più comune). I vantaggi sono decisamente maggiori delle complicanze. Nella maggior parte dei casi la tracheo NON è definitiva. Il paziente nel giro di giorni/settimane riprende a respirare sempre più autonomamente fino alla rimozione del tubo. si inserisce quindi una cannula foniatoria che permette di riprendere a parlare. Una volta rimossa, la ferita si chiude per seconda intenzione.
Le complicanze sono rare (emorragia e edema tracheale la più comune). I vantaggi sono decisamente maggiori delle complicanze. Nella maggior parte dei casi la tracheo NON è definitiva. Il paziente nel giro di giorni/settimane riprende a respirare sempre più autonomamente fino alla rimozione del tubo. si inserisce quindi una cannula foniatoria che permette di riprendere a parlare. Una volta rimossa, la ferita si chiude per seconda intenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 10/07/2009.
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