Rimozione fili sternali post intervento bypass coronarico
Buonasera,
mio fratello, di anni 69, 190 cm per 80 kg di peso, in piena forma fisica eccetto il diabete insorto quindici anni fa, nel mese di giugno si sottopone ad un controllo cardiologico conclusosi con esito positivo.
Sottoposto a elettrocardiogramma da sforzo, emerge che dopo lo sforzo il ritorno del sangue al cuore è molto lento e il cardiologo consiglia un'angiografia.
Dall'angiografia è emerso che tre coronarie erano ristrette: ci è stato detto dai medici che era necessario sottoporlo a intervento chirurgico per scongiurare la possibilità di un infarto fatale.
A luglio è avvenuto l'intervento di tre bypass con circolazione extracorporea e apertura totale dello sterno.
Dopo una giornata di terapia intensiva e cinque giorni di ricovero viene dimesso perché tutto era andato bene, ma inizia una convalescenza fatta di forti dolori toracici, respiro affaticato: dopo 18 giorni dall'operazione, riscontrato liquido nel torace, viene sottoposto ad un secondo intervento chirurgico di 5 ore con anestesia totale ed apertura dello sterno per rimuovere il liquido.
Gli viene poi prescritta una terapia antibiotica.
Il secondo intervento è riuscito, lo sterno si è cicatrizzato, ma a distanza di tre mesi riscontra costante affaticamento nel respiro per cui anche la fisioterapia respiratoria che gli è stata prescritta non solo non è risolutiva, ma sembra affaticarlo ancora di più.
Si prospetta adesso un terzo intervento per rimuovere i fili metallici che gli hanno messo per suturare lo sterno perché si addebita questo affaticamento alla presenza di questi fili.
Secondo voi questo malessere può essere ascritto alla presenza dei fili?
Questo terzo intervento può essere risolutivo o è pericoloso?
è l'unica strada o ci sono altri modi per aiutarlo?
Questa situazione lo sta portando ad un abbattimento psicologico notevole.
Vi ringrazio.
mio fratello, di anni 69, 190 cm per 80 kg di peso, in piena forma fisica eccetto il diabete insorto quindici anni fa, nel mese di giugno si sottopone ad un controllo cardiologico conclusosi con esito positivo.
Sottoposto a elettrocardiogramma da sforzo, emerge che dopo lo sforzo il ritorno del sangue al cuore è molto lento e il cardiologo consiglia un'angiografia.
Dall'angiografia è emerso che tre coronarie erano ristrette: ci è stato detto dai medici che era necessario sottoporlo a intervento chirurgico per scongiurare la possibilità di un infarto fatale.
A luglio è avvenuto l'intervento di tre bypass con circolazione extracorporea e apertura totale dello sterno.
Dopo una giornata di terapia intensiva e cinque giorni di ricovero viene dimesso perché tutto era andato bene, ma inizia una convalescenza fatta di forti dolori toracici, respiro affaticato: dopo 18 giorni dall'operazione, riscontrato liquido nel torace, viene sottoposto ad un secondo intervento chirurgico di 5 ore con anestesia totale ed apertura dello sterno per rimuovere il liquido.
Gli viene poi prescritta una terapia antibiotica.
Il secondo intervento è riuscito, lo sterno si è cicatrizzato, ma a distanza di tre mesi riscontra costante affaticamento nel respiro per cui anche la fisioterapia respiratoria che gli è stata prescritta non solo non è risolutiva, ma sembra affaticarlo ancora di più.
Si prospetta adesso un terzo intervento per rimuovere i fili metallici che gli hanno messo per suturare lo sterno perché si addebita questo affaticamento alla presenza di questi fili.
Secondo voi questo malessere può essere ascritto alla presenza dei fili?
Questo terzo intervento può essere risolutivo o è pericoloso?
è l'unica strada o ci sono altri modi per aiutarlo?
Questa situazione lo sta portando ad un abbattimento psicologico notevole.
Vi ringrazio.
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È difficile che i punti possano provocare dispnea. Di solito provocano dolore e/o infezioni. L’espansione della gabbia toracica durante la respirazione potrebbe essere ridotta a causa del dolore provocato e provocare un respiro più superficiale. I punti, se danno fastidio, devono essere senza dubbio eliminati.
Per la dispnea penso che siano necessari un eco (che penso abbia già fatto) e un Rx del torace di controllo.
Per la dispnea penso che siano necessari un eco (che penso abbia già fatto) e un Rx del torace di controllo.
Dr. Vincenzo Gitto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 01/11/2021.
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