Il giorno dopo un elettrocardigramma

Salve, nel 2004 dopo che il medico di base mi aveva consigliato di farmi visitare da un cardiologo, mi recai in ospedale e dopo essere stato visitato in pronto soccorso fui invitato ad eseguire il giorno dopo un elettrocardigramma da sforzo, per meglio diagnosticare la mia sintomatologia. L’indomani mattina mi recai in ambulatorio cardiologico per eseguire l’esame consigliatomi e dopo appena due minuti di pedalata, per comparsa di dolori retrosternali, mi fecero sospendere l’esame in questione dicendomi che l’esame era comunque nella norma e di non preoccuparmi assolutamente. Nel 2007, poiché accusavo ancora dolori retrosternali chiedo di poter fare un ECG dinamico, il quale mi dà come esito onde T negative durante l'intero tracciato delle 24 ore. Quindi mi recai nello stesso ambulatorio cardiologico dell'ospedale ( S.GERARDO DI MONZA ) e, solo allora, mi dicono che l’ ECG non va bene e quindi mi intimano un ricovero immediato e successivamente dopo una coronarografia mi dicono che devo sottopormi ad un intervento cardiochirurgico di quadruplice by-pass aortocoronarico. Ora io mi chiedo se e’ possibile chiedere un risarcimento, visto che mi hanno anche accusato di non essermi interessato della mia salute, dicendomi di avermi consigliato, nel 2004, di indagare con test piu’ approfonditi, mentre io posseggo la relazione dell’elettrocardigramma da sforzo (eseguito nel 2004), nel quale non mi cosigliavano perfettamente nulla.

N.B. E' possibile, inoltre, che il cattivo funzionamento, durante questi anni, abbia provocato anche una insufficienza mitralica ora diagnosticata?

Il consulto in questione riguarda mio padre nato nel 1951.
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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
Gentile utente,il consiglio migliore è quello di raccogliere tutta la documentazione medica e sottoporla ad un medico legale per vedere se esistono effettivamente gli estremi dimostrabili di una negligenza medica.Sarebbe comunque interessante poter leggere il referto di quel famoso test da sforzo poiche solitamente viene indicato il motivo della sospensione del test ed è molto strano che ci sia scritto sospensione per comparsa di dolore retrosternale e il successivo consigliod i non approfondire nulla e che il test era assolutamente nella norma.
Ci tenga informati
Cordialmente
dr.Annoni

Annoni Andrea, MD

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la Sua risposta, comunque le invio il commento testuale del test Ergometrico:"Prova interrotta al 2° minuto di 90 Watt per comparsa di dolore infrascapolare senza alterazioni ECG grafici di significato ischemico. Normale il recupero con regressione completa della sintomatologia dolorosa al 3° minuto di recupero. Non aritmie, test dubbio per criteri clinici (negativo per criteri ECG grafici)."
Aggiungo inoltre che il cardiologo del PS all'EO e dopo esito dell'ECG aveva rilevato anomalie aspecifiche della ripolorizzazione in sede inferiore, e quindi in considerazione dei FDR consigliava l'esecuzione del test ergometrico.

Grazie anticipatamente per gli eventuali consulti derivanti da quest'ulteriore precisazione.
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Utente
Utente
Aspetto Vostre risposte.

Grazie
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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
Gentile utente,effettivamente il test non mostrava segni elettrocardiografici di un problema ischemico,anche se esisteva una sintomatologia(criterio clinico presente invece).Diciamo che con dei dati del genere non esiste l'indicazione certa e univoca a fare un approfondimento immediato tempestivo,è una questione abbastanza opinabile,nel senso che se mi fossi trovato io a decidere la coronarografia gliela avrei prescritta comunque,visto che ormai è un esame di semplice esecuzione,rischio bassissimo e avrebbe dato una risposta sicura e certa se c'era un problema o meno,magari altri colleghi meno aggressivi avrebbero solo fatto ripetere il test a distanza di breve tempo;di fatto è però che il problema c'era eccome visto come è andata a finire.....
Non saprei dirle se effettivamente stando cosi le cose abbia una qualche speranza di ottenere qualcosa,e soprattutto se si considera che impantanarsi con questioni medico-legali a volte rappresenta uno stress notevole e con un enorme dispendio economico e di energie senza a volte trovare un riscontro anche in situazioni dove il dolo è più franco.Questo non è certo un motivo per fermarsi,non mi fraintenda,il consiglio migliore glielo può dare il medico legale che saprà valutare il costo beneficio di una azione legale eventuale e se c'è margine di operatività.Provi a consultarlo e poi decida serenamente.Se lo desidera ci tenga informati
Cordialmente
dr.Annoni
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