Vegetazione valvola aortica meccanica
Avrei bisogno di un consulto. Mia madre ha subito ormai 40 anni fa la sostituzione della valvola aortica con una meccanica. Tutto bene fino a due anni fa quando dopo alcuni episodi febbrili ha avuto un TIA, in ospedale hanno individuato una vegetazione di 5mm vicina alla valvola meccanica, che probabilmente è stata la causa del TIA.
Durante tutto il ricovero (15gg) non ha mai presentato febbre, anche se nei mesi precedenti (autunno 2016) ha avuto due episodi febbrili curati con cefix per 5/6 gg. Le emocolture fatte in ospedale durante il ricovero sono risultate negative e hanno escluso un'endocardite, però l’hanno tratta per una settimana, 4 volte al
giorno, con una terapia antibiotica e quindi, dopo questa settimana in terapia antibiotica, l’hanno dimessa, senza stabilire cause, soluzioni e terapie per questa vegetazione.
Dopo un mese dalle dimissioni ha rifatto l’ecografia transesofagea e si è rilevato che la vegetazione si è ridotta di un
mm.
Negli ultimi due anni ad oggi, dopo il TIA, tutte le visite cardiologiche hanno confermato situazione stabile, con un lieve leak a livello 2, ma presente da ormai diversi anni.
La mia domanda è, dato che ha anche una calcificazione della aorta nella zona subito adiacente al cuore, potrebbe essere operata, per un'eventuale asportazione della vegetazione o sostituzione della valvola, nel caso si rendesse necessario?
E inoltre, sarebbe utile fare annualmente trattamenti antibiotici per ridurre la vegetazione o per tenere sotto controllo eventuali endocardite?
Ho un secondo quesito.
Ultimamente ha avuto episodi di febbre e dolori articolari reumatici. Ha iniziato oggi con l'antibiotico perché oggi ha manifestato la febbre. Potrebbe essere tutto connesso a una recidiva di endocardite/febbri reumatiche?
Sarei davvero felice se poteste rispondere ai miei quesiti.
Mia madre ha effettuato da meno di 15 gg la consueta visita cardiologica di controllo semestrale che non ha evidenziato cambiamenti rispetto alla precedente.
Gazie davvero per una vostra eventuale risposta
Durante tutto il ricovero (15gg) non ha mai presentato febbre, anche se nei mesi precedenti (autunno 2016) ha avuto due episodi febbrili curati con cefix per 5/6 gg. Le emocolture fatte in ospedale durante il ricovero sono risultate negative e hanno escluso un'endocardite, però l’hanno tratta per una settimana, 4 volte al
giorno, con una terapia antibiotica e quindi, dopo questa settimana in terapia antibiotica, l’hanno dimessa, senza stabilire cause, soluzioni e terapie per questa vegetazione.
Dopo un mese dalle dimissioni ha rifatto l’ecografia transesofagea e si è rilevato che la vegetazione si è ridotta di un
mm.
Negli ultimi due anni ad oggi, dopo il TIA, tutte le visite cardiologiche hanno confermato situazione stabile, con un lieve leak a livello 2, ma presente da ormai diversi anni.
La mia domanda è, dato che ha anche una calcificazione della aorta nella zona subito adiacente al cuore, potrebbe essere operata, per un'eventuale asportazione della vegetazione o sostituzione della valvola, nel caso si rendesse necessario?
E inoltre, sarebbe utile fare annualmente trattamenti antibiotici per ridurre la vegetazione o per tenere sotto controllo eventuali endocardite?
Ho un secondo quesito.
Ultimamente ha avuto episodi di febbre e dolori articolari reumatici. Ha iniziato oggi con l'antibiotico perché oggi ha manifestato la febbre. Potrebbe essere tutto connesso a una recidiva di endocardite/febbri reumatiche?
Sarei davvero felice se poteste rispondere ai miei quesiti.
Mia madre ha effettuato da meno di 15 gg la consueta visita cardiologica di controllo semestrale che non ha evidenziato cambiamenti rispetto alla precedente.
Gazie davvero per una vostra eventuale risposta
[#1]
Innazitutto chiariamo che non tutte le vegetazioni endocarditiche sono di origine infettiva, quindi non sempre l'antibiotico è utile. Nel caso di sua madre non c'è un'emocultura che confermi l'ipotesi di una vegetazione di origine batterica. Probabilmente, nel dubbio (le emoculture potevano essere negative a causa della precedente terapia antibiotica), e anche perché poteva sempre esserci una superinfezione batterica su una vegetazione di altra natura, l'hanno trattata con antibiotico.
Poi, sono passati ormai due anni, la situazione è stabile e mi sembra di capire che la mamma sta bene. Quindi perché pensare di sottoporla a un intervento cardiochirurgico? Quanti anni ha sua madre?
Infine: no: fare terapie antibiotiche a casaccio per "prevenzione" non solo non serve a nulla, ma anzi favorisce la selezione di germi resistenti agli antibiotici. La terapia antibiotica va fatta solo in caso di documenatta infezione batterica e preferibilmente con la guida di un antibiogramma. Non sono assolutamente d'accordo nenache con l'uso dell'antibiotico per la febbre. Sicuri che la febbre non sia di origine virale?
Poi, sono passati ormai due anni, la situazione è stabile e mi sembra di capire che la mamma sta bene. Quindi perché pensare di sottoporla a un intervento cardiochirurgico? Quanti anni ha sua madre?
Infine: no: fare terapie antibiotiche a casaccio per "prevenzione" non solo non serve a nulla, ma anzi favorisce la selezione di germi resistenti agli antibiotici. La terapia antibiotica va fatta solo in caso di documenatta infezione batterica e preferibilmente con la guida di un antibiogramma. Non sono assolutamente d'accordo nenache con l'uso dell'antibiotico per la febbre. Sicuri che la febbre non sia di origine virale?
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa,
Grazie per la sua risposta.
Mia madre ha 73 anni, l'ipotesi di un'operazione era solo una mia domanda nel caso si rendesse un giorno necessario operare, visto che ha la cosiddetta "aorta a porcellana" e penso non sia possibile clampare in questi casi.
Per il resto, sono circa 10 gg che ha una tosse persistente, dopo l'episodio febbrile, e il medico di base dopo 7gg di cefix, terminato venerdì 25 maggio, oggi, 30 maggio, le ha prescritto levoxacin per 5 giorni.
Mia madre non è intenzionata a prenderlo, visto gli effetti collaterali e sta aspettando di parlarne con il cardiologo per avere maggiori informazioni.
Lei cosa consiglierebbe?
Esami diagnostici per verificare la presenza di un 'infezione che giustifichi l'antibiotico?
Grazie di nuovo per il suo interessamento.
Grazie per la sua risposta.
Mia madre ha 73 anni, l'ipotesi di un'operazione era solo una mia domanda nel caso si rendesse un giorno necessario operare, visto che ha la cosiddetta "aorta a porcellana" e penso non sia possibile clampare in questi casi.
Per il resto, sono circa 10 gg che ha una tosse persistente, dopo l'episodio febbrile, e il medico di base dopo 7gg di cefix, terminato venerdì 25 maggio, oggi, 30 maggio, le ha prescritto levoxacin per 5 giorni.
Mia madre non è intenzionata a prenderlo, visto gli effetti collaterali e sta aspettando di parlarne con il cardiologo per avere maggiori informazioni.
Lei cosa consiglierebbe?
Esami diagnostici per verificare la presenza di un 'infezione che giustifichi l'antibiotico?
Grazie di nuovo per il suo interessamento.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 19/05/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.