Stenosi aortica
Buonasera Gentili dottori,
Volevo chiedervi un consulto sulla vicenda di mio padre, 63 anni operato un anno fa per infarto del miocardio e conseguente arresto cardiaco, Attualmente ha due stant. Ad un anno dall’operazione ha iniziato ad avvertire affaticamento e affanno quindi, abbiamo optato per fare nuovamente la coronografia. Da quest’ultima è risultato un avanzamento repentino della stenosi aortica, passando dal 30% a oltre il 50% attuale. A dire dal cardiochirurgo l’intervento di bypass, al momento, non si può fare perché non è per prevenzione quest’ultimo. A mio parere è una cosa strana dato che, ci è stato detto, che bisogna aspettare che la malattia vada avanti per far sì che diventi un’emergenza. Spero in una vostra delucidazione...
Volevo chiedervi un consulto sulla vicenda di mio padre, 63 anni operato un anno fa per infarto del miocardio e conseguente arresto cardiaco, Attualmente ha due stant. Ad un anno dall’operazione ha iniziato ad avvertire affaticamento e affanno quindi, abbiamo optato per fare nuovamente la coronografia. Da quest’ultima è risultato un avanzamento repentino della stenosi aortica, passando dal 30% a oltre il 50% attuale. A dire dal cardiochirurgo l’intervento di bypass, al momento, non si può fare perché non è per prevenzione quest’ultimo. A mio parere è una cosa strana dato che, ci è stato detto, che bisogna aspettare che la malattia vada avanti per far sì che diventi un’emergenza. Spero in una vostra delucidazione...
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Innanzitutto la gravita' e la evoluzione di una stenosi aortica si basa sul gradiente transvalvolare medio e di picco (quindi il termione 30- 50% non ha senso).
In secondo luogo un eventuale intervento va considerato quando ci siano variazioni della volumetria ventricolare ed atriale sinistra significativi e non tanto in base alla sintomatologia riferita dal paziente.
Nella stenosi aortica infatti la sintomatologia avviene molto tardivamente (dolore anginoso, sincope, edema polmonare, fibrillazione atriale...) e quindi quando la malattia e' gia' molto avanzata.
Arrivederci
In secondo luogo un eventuale intervento va considerato quando ci siano variazioni della volumetria ventricolare ed atriale sinistra significativi e non tanto in base alla sintomatologia riferita dal paziente.
Nella stenosi aortica infatti la sintomatologia avviene molto tardivamente (dolore anginoso, sincope, edema polmonare, fibrillazione atriale...) e quindi quando la malattia e' gia' molto avanzata.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 25/03/2019.
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