Tachicardia, betabloccante
Buongiorno
Sono uno sportivo, non fumo, non bevo caffè né alcolici. é da ormai qualche mese che ho sintomi apparentemente di natura cardiaca; extrasistole, battiti "strani" e irregolari, capogiri, senso di oppressione al torace, senso di svenimento, fiato pesante, difficoltà a fare sforzi ecc. Da 3 settimane si presentano anche tachicardie solo al risveglio andate anche a 150 battiti (non so perché mi alzo con una forte agitazione e ansia e metto in atto questo meccanismo specialmente quando mi trovo da solo in casa), probabilmente per mia paura e spavento perché partono da valori relativamente bassi per poi salire in concomitanza al mio livello di agitazione e che regrediscono spontaneamente nell'arco di pochi minuti. Adesso che me le aspetto riesco a controllarle molto meglio. Ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili ripetuti anche più volte, sono stato una miriade di volte a diversi pronto soccorso ed è risultato tutto nella norma. Sto vivendo un forte periodo di ansia che si alimenta costantemente con questi problemi e crea un circolo vizioso da cui sto cercando di uscire. Detto questo ho consultato due specialisti, il cardiologo mi ha consigliato inderal 1/4 mattino, pomeriggio e sera, mentre l'aritmologo mi ha detto di non prendere il betabloccante costantemente visto che negli ecg la mia frequenza resta sui 60 battiti, ma di prendere Atenololo 50 "masticandolo" per avere un'efficacia immediata solo nel caso di crisi tachicardica. Adesso io ho letto che non vanno assolutamente masticate le pastiglie di betabloccante, volevo sapere se è corretta come assunzione?
Ringrazio per la disponibilità
Sono uno sportivo, non fumo, non bevo caffè né alcolici. é da ormai qualche mese che ho sintomi apparentemente di natura cardiaca; extrasistole, battiti "strani" e irregolari, capogiri, senso di oppressione al torace, senso di svenimento, fiato pesante, difficoltà a fare sforzi ecc. Da 3 settimane si presentano anche tachicardie solo al risveglio andate anche a 150 battiti (non so perché mi alzo con una forte agitazione e ansia e metto in atto questo meccanismo specialmente quando mi trovo da solo in casa), probabilmente per mia paura e spavento perché partono da valori relativamente bassi per poi salire in concomitanza al mio livello di agitazione e che regrediscono spontaneamente nell'arco di pochi minuti. Adesso che me le aspetto riesco a controllarle molto meglio. Ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili ripetuti anche più volte, sono stato una miriade di volte a diversi pronto soccorso ed è risultato tutto nella norma. Sto vivendo un forte periodo di ansia che si alimenta costantemente con questi problemi e crea un circolo vizioso da cui sto cercando di uscire. Detto questo ho consultato due specialisti, il cardiologo mi ha consigliato inderal 1/4 mattino, pomeriggio e sera, mentre l'aritmologo mi ha detto di non prendere il betabloccante costantemente visto che negli ecg la mia frequenza resta sui 60 battiti, ma di prendere Atenololo 50 "masticandolo" per avere un'efficacia immediata solo nel caso di crisi tachicardica. Adesso io ho letto che non vanno assolutamente masticate le pastiglie di betabloccante, volevo sapere se è corretta come assunzione?
Ringrazio per la disponibilità
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Concordo con l'aritmologo sul fatto di non prendere il betabloccante di routine, ma non sulle modalità-
La cosa migliore sarebbe assumere l'Inderal quando ha la tachicardia; agisce in una ventina di minuti e l'effetto dura qualche ora, ma non 24 ore.
La cosa migliore sarebbe assumere l'Inderal quando ha la tachicardia; agisce in una ventina di minuti e l'effetto dura qualche ora, ma non 24 ore.
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 841 visite dal 27/02/2019.
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