Difetto interatriale dia di tipo ostium secundum
Gentili Dottori,
ho 52 anni e mi è stato diagnosticato un DIA ostium secundum.
Riporto quanto scritto nei referti di RMN cardiaca e Ecocardio
transesofagea :
RMN CARDIACA
Difetto del setto interatriale di tipo ostium secundum delle dimensioni di 11 mm, Qp:Qs = 2,9
Pericardio non ispessito, assente versamento pericardico.
Dopo mdc paramagnetico, non deficit di perfusione, non aree di late enhancement.
ECOCARDIO TRANSESOFAGEA
Cardiopatia congenita con conservata funzione sistolica biventricolare
(In presenza di dilatazione delle sezioni destre). Insufficienza mitro-aortica di grado lieve (+).
Presenza di ampio DIA tipo ostium secundum (dimensioni 20 mm x 11 mm) con associato
altro piccolo DIA (separato dal primo da tralcio di tessuto) che presenta meccanismo
apparentemente a valvola (dimensioni di 20 mm x 4 mm). Assenza di trombosi intrauricolare.
Aorta toracica non dilatata con lieve ateromasia parietale.
Vorrei avere un parere su come più opportuno intervenire.
Grazie molte anticipatamente.
ho 52 anni e mi è stato diagnosticato un DIA ostium secundum.
Riporto quanto scritto nei referti di RMN cardiaca e Ecocardio
transesofagea :
RMN CARDIACA
Difetto del setto interatriale di tipo ostium secundum delle dimensioni di 11 mm, Qp:Qs = 2,9
Pericardio non ispessito, assente versamento pericardico.
Dopo mdc paramagnetico, non deficit di perfusione, non aree di late enhancement.
ECOCARDIO TRANSESOFAGEA
Cardiopatia congenita con conservata funzione sistolica biventricolare
(In presenza di dilatazione delle sezioni destre). Insufficienza mitro-aortica di grado lieve (+).
Presenza di ampio DIA tipo ostium secundum (dimensioni 20 mm x 11 mm) con associato
altro piccolo DIA (separato dal primo da tralcio di tessuto) che presenta meccanismo
apparentemente a valvola (dimensioni di 20 mm x 4 mm). Assenza di trombosi intrauricolare.
Aorta toracica non dilatata con lieve ateromasia parietale.
Vorrei avere un parere su come più opportuno intervenire.
Grazie molte anticipatamente.
[#1]
E' opportuno visionare le immagini RMN, prima di darle un parere definitivo.
E' comunque evidente la necessità di intervenire considerando i valori riportati (QP/QS e dimensioni cardiache)
Quando possibile si cerca sempre di intervenire per via percutanea a cuore chiuso (è la procedura che comporta il posizionamento del cosiddetto "ombrellino"); quando non si ha la possibilità di trattarla in questo modo è il cardiologo ad inviarla a noi chirurghi per un intervento a abasso rischio a cuore aperto.
GI
E' comunque evidente la necessità di intervenire considerando i valori riportati (QP/QS e dimensioni cardiache)
Quando possibile si cerca sempre di intervenire per via percutanea a cuore chiuso (è la procedura che comporta il posizionamento del cosiddetto "ombrellino"); quando non si ha la possibilità di trattarla in questo modo è il cardiologo ad inviarla a noi chirurghi per un intervento a abasso rischio a cuore aperto.
GI
Per visite Ospedale San Raffaele:
[#2]
Ex utente
Grazie molte, dottore, per le utili indicazioni. In effetti il cardiologo che mi ha visitato propende per l'intervento chirurgico, data la conformazione e dimensione del difetto rivelata dalla transesofagea, che renderebbe problematico l'uso dell'ombrellino.
Volevo chiederle cortesemente se si tratta di intervento che richiede una lunga degenza e convalescenza.
Cordiali Saluti.
Volevo chiederle cortesemente se si tratta di intervento che richiede una lunga degenza e convalescenza.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 24/10/2017.
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