Dissezione aortica qualità di vita e prospettive

Salve,
Sono la figlia di un uomo di 63 anni operato di emergenza 10 mesi fa per dissezione aortica acuta di tipo A Stanford.
Dopo un malore improvviso è stato sottoposto a sostituzione dell aorta ascendente e dell emiarco prossimale con reimpianto dell arteria anonima con protesi in Dacron intervascular 28.
Anamnesi di ipertensione arteriosa, colesterolo, pregressa PTCA e stending su a.circonflessa nel 2008.
20 giorni di rianimazione TIPOC e 21 giorni nel reparto di degenza per complicanze dovute all operazione quali versamento pleurico e infezione post operatoria.
Ad oggi L emergenza iniziale sembra risolta, adattando una terapia per colesterolo e pressione arteriosa che lo porta ad avere una pressione alquanto bassa (113/60 al mattino e 98/56 la sera).
Sembra visivamente star bene, alto 165 cm nel post operatorio ha perso 15 kg pesando ora 83 kg.
Non pratica sport affaticanti tranne una camminata mattutina di 5 kg ogni giorno in pianura.
Seguito regolarmente da cardiologo, visite a 6 mesi.
Ad oggi per fortuna nessun danno neurologico. Versamento pleurico riassorbito.
La nostra domanda è quella credo di tutti coloro che si sottopongono a questi interventi così importanti: la qualità della vita successivamente a questi interventi come è? Quale probabilità di recidiva ci può essere? La persona può tornare a una vita "normale" nei limiti chiaramente imposti dal medico?
Tutti i medici incontrati ci parlano di intervento a % elevatissime di mortalità, di "miracolo medico". Non riusciamo a capire cosa aspettarci per il futuro dopo aver subito questa operazione così importante! Un operato di disseccazione aortica può pensare positivamente al futuro o è destinato ad avere una "scadenza a breve" anche data dalla durata della protesi?
Non sappiamo quanto essere spaventati a ragione e quanto esageriamo noi nel vedere questa malattia.

Grazie.
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
La dissezione aortica di tipo 1 ha un'elevatissima mortalità nelle prime ore dall'esordio, ma se l'intervento è stato fatto tempestivamente e non ci sono anni neurologici permanenti la prognosi è ottima.
Può fare una vita perfettamente normale, con l'unica accortezza di evitare sforzi pesanti e improvvisi (come sollevare grossi pesi, spaccare legna...).
Un'attività fisica aerobica regolare (camminate a passo veloce, nuoto, bicicletta, nordic walking) è caldamente raccomandata, perché aiuta a regolarizzare la pressione arteriosa e a facilitare la circolazione coronarica (visto che ha fatto un'angioplastica).

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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