Complicazione su succlavia dopo intervento dissecazione aorta
Salve, 2 mesi fa sono stato operato in emergenza per dissecazione aorta ascendente con sostituzione della stessa e valvola aortica.
Sin da subito ho accusato particolare debolezza al braccio dx, non ricevendo però risposte in merito da parte del personale medico. Persistendo la sintomatologia, ho eseguito tac con mezzo di contrasto con conseguente rilevazione di ostruzione di circa 1 cm dell'arteria succlavia, impiegata durante l'intervento. Questo stato non mi permette il normale uso del braccio dx, mi è stato quindi proposto intervento per ripristinare l'afflusso sanguigno normale tramite sostituzione del tratto occluso con protesi anzichè stent in quanto il lume è insufficiente. Il problema sta nel fatto che la zona da trattare è circondata dal fascio nervoso che, anche se con bassa probabilità, potrebbe essere leso. L'eventuale lesione del nervo in cosa consiste e che entità può avere? Si può ridurre la probabilità di questo evento? Grazie.
Sin da subito ho accusato particolare debolezza al braccio dx, non ricevendo però risposte in merito da parte del personale medico. Persistendo la sintomatologia, ho eseguito tac con mezzo di contrasto con conseguente rilevazione di ostruzione di circa 1 cm dell'arteria succlavia, impiegata durante l'intervento. Questo stato non mi permette il normale uso del braccio dx, mi è stato quindi proposto intervento per ripristinare l'afflusso sanguigno normale tramite sostituzione del tratto occluso con protesi anzichè stent in quanto il lume è insufficiente. Il problema sta nel fatto che la zona da trattare è circondata dal fascio nervoso che, anche se con bassa probabilità, potrebbe essere leso. L'eventuale lesione del nervo in cosa consiste e che entità può avere? Si può ridurre la probabilità di questo evento? Grazie.
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Questo problema non sempre richiede un intervento chirurgico fosse anche con endoprotesi come le è stato prospettato. Personalmente aspetterei in considerazione del fatto che spesso i circoli collaterali possono ripristinare una sufficiente circolazione al braccio. Diverso sarebbe il discorso se si trattasse di un problema di malperfusione cerebrale.
GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 12/08/2015.
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