Lieve rigurgito mitralico e lieve ipertrofia ventricolare sx
Gentile dottore le chiedo di farmi conoscere il suo punto di vista circa l'esito di una recente visita cardiologica.
Ho 44 anni e svolgo attività fisica in modo non regolare.
Lo scorso anno mi sono sottoposto ad una visita cardiologica in quanto avevo riscontrato un leggero aumento della pressione arteriosa (comunque contenuta nei limiti accettabili di 140/90) e questo è stato l'esito:
ECG Ritmo sinusale a 75 bpm, deviazione assiale sx
ECOCARDIOGRAMMA
- V sx di normali dimensioni interne, normocontrattile (FE60%) lieve ipertrofica ventricolare sx (12,5mm)
- Atrio sx nella norma
- Sezioni dx normali, TAPSE normale
- Pericardio Indenne
- Doppler: E/A equalizzato
Obiettività cardiaca: toni cardiaci ritmici
Obiettività polmonare:murmure vescicolare diffuso
No edemi declivi.
In quella occasione mi è stato spiegato che la ipertrofia ventricolare era sinonimo di lieve ipertensione che non era il caso di trattarla in considerazione dei valori non ancora elevati (max da 125 a 135 e min da 80 a 90). Su consiglio del medico dopo una regolare attività fisica i vsalori pressori si sono ridotti.
A distanza di un anno e mezzo ho ripetuto il controllo e l'esito è sostanzialmente analogo al precedente con un nuovo reperto:
ECG Ritmo sinusale a 65 bpm, asse elettrico deviato a sinistra
ECOCARDIOGRAMMA
- V sx di dimensioni normali interne, normale la contrattilità globale e segmentaria (FE68%), ipetrofia parietale di grado lieve (SIV 12,3 mm)
- Atrio sx nella norma
- Sezioni dx normali, normale il TAPSE
- Pericardio normale
Doppler : rigurgito mitralico lieve
NO edemi declivi bilaterali
Obiettività cardicaca : toni cardiaci ritmici
A distanza di un anno e mezzo in cui ho curato una dieta iposodica e svolto un pò di attività fisica la pressione si è mantenuta su livelli accettabili (la minima oscilla tra gli 80 e 90 con rare puntate oltre tale soglia, la massima non supera i 135) la ipetrofia ventricolare è rimasta sostanzialmente la stessa ma c'è un nuovo reperto e cioè il rigurgito mitralico. Ha prospettato il trattamento solo se la pressione arteriosa diastolica dovesse superare costantemente i 90 mmHg (cosa che non si è verificata).
Se non ho mal inteso quello che il cardiologo mi ha riferito il rigurgito non desta alcuna preoccupazione in quanto
- non è associato ad una disfunzione della valvola mitralica (ad es. un prolasso),
- è ricorrente in quanto si può notare in molti esami
- viene rilevato solo perchè gli apparecchi di ultima generazione sono particolarmente sensibili.
Insomma non ha attributo al reperto alcuna importanza.
A tal proposito Le chiedo se la valutazione del cardiologo è corretta, se esite una relazione tra il rigurgito e la ipertrofia ventricolare, se occorre effettuare un controllo periodico, se rititene che l'esito dell'esame suggerisca il trattamento della ipertensione (che controllo con una certa assiduità e che si mantiene sui livelli che le ho riportato).
Nel ringraziarla sin d'ora le porgo cordiali saluti
Ho 44 anni e svolgo attività fisica in modo non regolare.
Lo scorso anno mi sono sottoposto ad una visita cardiologica in quanto avevo riscontrato un leggero aumento della pressione arteriosa (comunque contenuta nei limiti accettabili di 140/90) e questo è stato l'esito:
ECG Ritmo sinusale a 75 bpm, deviazione assiale sx
ECOCARDIOGRAMMA
- V sx di normali dimensioni interne, normocontrattile (FE60%) lieve ipertrofica ventricolare sx (12,5mm)
- Atrio sx nella norma
- Sezioni dx normali, TAPSE normale
- Pericardio Indenne
- Doppler: E/A equalizzato
Obiettività cardiaca: toni cardiaci ritmici
Obiettività polmonare:murmure vescicolare diffuso
No edemi declivi.
In quella occasione mi è stato spiegato che la ipertrofia ventricolare era sinonimo di lieve ipertensione che non era il caso di trattarla in considerazione dei valori non ancora elevati (max da 125 a 135 e min da 80 a 90). Su consiglio del medico dopo una regolare attività fisica i vsalori pressori si sono ridotti.
A distanza di un anno e mezzo ho ripetuto il controllo e l'esito è sostanzialmente analogo al precedente con un nuovo reperto:
ECG Ritmo sinusale a 65 bpm, asse elettrico deviato a sinistra
ECOCARDIOGRAMMA
- V sx di dimensioni normali interne, normale la contrattilità globale e segmentaria (FE68%), ipetrofia parietale di grado lieve (SIV 12,3 mm)
- Atrio sx nella norma
- Sezioni dx normali, normale il TAPSE
- Pericardio normale
Doppler : rigurgito mitralico lieve
NO edemi declivi bilaterali
Obiettività cardicaca : toni cardiaci ritmici
A distanza di un anno e mezzo in cui ho curato una dieta iposodica e svolto un pò di attività fisica la pressione si è mantenuta su livelli accettabili (la minima oscilla tra gli 80 e 90 con rare puntate oltre tale soglia, la massima non supera i 135) la ipetrofia ventricolare è rimasta sostanzialmente la stessa ma c'è un nuovo reperto e cioè il rigurgito mitralico. Ha prospettato il trattamento solo se la pressione arteriosa diastolica dovesse superare costantemente i 90 mmHg (cosa che non si è verificata).
Se non ho mal inteso quello che il cardiologo mi ha riferito il rigurgito non desta alcuna preoccupazione in quanto
- non è associato ad una disfunzione della valvola mitralica (ad es. un prolasso),
- è ricorrente in quanto si può notare in molti esami
- viene rilevato solo perchè gli apparecchi di ultima generazione sono particolarmente sensibili.
Insomma non ha attributo al reperto alcuna importanza.
A tal proposito Le chiedo se la valutazione del cardiologo è corretta, se esite una relazione tra il rigurgito e la ipertrofia ventricolare, se occorre effettuare un controllo periodico, se rititene che l'esito dell'esame suggerisca il trattamento della ipertensione (che controllo con una certa assiduità e che si mantiene sui livelli che le ho riportato).
Nel ringraziarla sin d'ora le porgo cordiali saluti
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
concordo pienamente con il cardiologo sulla frequanza con cui vengono rilevati con i nuovi potenti ecocardiografi, minimi rigurgiti valvolari, privi di ogni significato clinico.
Non concordo sulla gestione della "lieve" ipertensione arteriosa.
Se fosse stata occasionale e lieve, alla sua età non ci sarebbe un'ipertrofia ventricolare sn concentrica.
Evidentemente, in questa situazione, che vede già una lieve ma clinicamente poco significativa, compromissione d'organo, le misure igienico - comportamentali e dietetiche non sono sufficienti.
Inoltre Ella non ha mai eseguito, da quanto mi sembra di capire, un ABPM o Holter pressorio che dir si voglia/24h, inteso a valutare l'andamento della pressione arteriosa durante la giornata e se vi sia il fisiologico dipping notturno.
Alla luce dei risultati di questo esame incruento, durante il quale dovrà fare quello che fa normalmente durante la sua giornata, si potrà decidere con cognizione di causa quale terapia farmacologia antiipertensiva somministrarle.
Ultima domanda: lei ha famliarità per ipertensione arteriosa?
Cordiali saluti.
concordo pienamente con il cardiologo sulla frequanza con cui vengono rilevati con i nuovi potenti ecocardiografi, minimi rigurgiti valvolari, privi di ogni significato clinico.
Non concordo sulla gestione della "lieve" ipertensione arteriosa.
Se fosse stata occasionale e lieve, alla sua età non ci sarebbe un'ipertrofia ventricolare sn concentrica.
Evidentemente, in questa situazione, che vede già una lieve ma clinicamente poco significativa, compromissione d'organo, le misure igienico - comportamentali e dietetiche non sono sufficienti.
Inoltre Ella non ha mai eseguito, da quanto mi sembra di capire, un ABPM o Holter pressorio che dir si voglia/24h, inteso a valutare l'andamento della pressione arteriosa durante la giornata e se vi sia il fisiologico dipping notturno.
Alla luce dei risultati di questo esame incruento, durante il quale dovrà fare quello che fa normalmente durante la sua giornata, si potrà decidere con cognizione di causa quale terapia farmacologia antiipertensiva somministrarle.
Ultima domanda: lei ha famliarità per ipertensione arteriosa?
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Gentile dottore, nel ringraziarla per la sollecita risposta al consulto, le confermo di non aver ancora eseguito il monitoraggio della pressione arteriosa nelle 24 ore ma sto comunque effettuando un controllo domestico quasi quotidiano, con apparecchio elettronico (tre misurazioni a distanza di 2 min e calcolo della media) che evidenzia la pressione sistolica compresa tra 120 e 130 e quella diastolica compresa tra 80 e 90(al risveglioeè generalmente 125/85 e così la sera). Il.medico sostiene che su questi livelli non sia opportuno il trattamento a meno che la diastolica non sia costantemente superiore a 90, cosa che non si è ancora verificata.
Nei periodi in cui riesco a svolgere regolarmente attività aerobica la pressione si attesta su valori assolutamente normali.
Da quanto mi ha scritto ho compreso che lei propende per il trattamento dell'ipertensione a causa del lieve danno d'organo esistente e a prescindere dalle risultanze dell'esame che al più potrebbe fornire indicazioni sul tipo di trattamento.
Crede dunque che con la sistolica attestata su livelli normali e la diastolica nel range normale -alto ci siano rischi per la salute e si debba passare al trattamento?
Quanto alla familiarità per la ipertensione le confermo che mio papà è in trattamento da circa 30 anni anche se, a detta alcuni cardiologi che lo hanno visitato successivamente, avviato con estrema leggerezza.
Cordiali saluti.
Nei periodi in cui riesco a svolgere regolarmente attività aerobica la pressione si attesta su valori assolutamente normali.
Da quanto mi ha scritto ho compreso che lei propende per il trattamento dell'ipertensione a causa del lieve danno d'organo esistente e a prescindere dalle risultanze dell'esame che al più potrebbe fornire indicazioni sul tipo di trattamento.
Crede dunque che con la sistolica attestata su livelli normali e la diastolica nel range normale -alto ci siano rischi per la salute e si debba passare al trattamento?
Quanto alla familiarità per la ipertensione le confermo che mio papà è in trattamento da circa 30 anni anche se, a detta alcuni cardiologi che lo hanno visitato successivamente, avviato con estrema leggerezza.
Cordiali saluti.
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
l'Holter pressorio/24 ore fornisce molti più indizi della misurazione domestica.
Se vi è ipertrofia familiare concentrica io non esiterei a farlo e ad instaurare la terapia.
Una normotensione non causa l'aumento delle pareti del VS!
Questo checchè ne dica il suo curante.
Io sono del parere che dopo l'Holter pressorio Ella debba essere posto in adeguata e titolata terapia per la regressione dell'ipertrofia concentrica che ha già! In più ha familiarità per ipertensione arteriosa....
O il suo medico vuole aspettare che lo spessore del suo setto I.V. arrivi a 15mm prima di convincersi?
Cordialità.
l'Holter pressorio/24 ore fornisce molti più indizi della misurazione domestica.
Se vi è ipertrofia familiare concentrica io non esiterei a farlo e ad instaurare la terapia.
Una normotensione non causa l'aumento delle pareti del VS!
Questo checchè ne dica il suo curante.
Io sono del parere che dopo l'Holter pressorio Ella debba essere posto in adeguata e titolata terapia per la regressione dell'ipertrofia concentrica che ha già! In più ha familiarità per ipertensione arteriosa....
O il suo medico vuole aspettare che lo spessore del suo setto I.V. arrivi a 15mm prima di convincersi?
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 01/02/2015.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.