Alla cortese att.ne del dott. Iaci
Cordialissimo dott. Iaci ,
vengo a lei con un quesito che mi preme e che non mi ha dato risposte esaustive in un precedente messaggio che ho postato in cardiologia. Le racconto in breve la mia storia clinica. Cardiopatico congenito (tetralogia di Fallot) vengo operato a Milano con successo nel 1974 all'età di 6 anni. Da allora (ora di anni ne ho 46) sono stato e sto benissimo, vita attiva, lavoro, lunghe camminate e ginnastica aerobica con pesi piccoli 5/8 kg per mano per tonificare il corpo. Uniche limitazioni il body building e lo sport agonistico. Nel 2000 a causa di un episodio di extrasistolia, facendo i dovuti controlli mi viene diagnosticato un aneurisma della radice aortica (49/51 mm) a livello dei seni di valsalva e dell'aorta ascendente (42/44mm) che è rimasto sempre stabile in tutti questi anni, valvola aortica tricuspide con insufficienza lieve e valvola polmonare con insufficienza lieve, anche questi dati a tutt'oggi sono rimasti invariati. Da allora assumo betabloccante tenormin 100 1/2 cp al di. La pressione si aggira sui 110/70 e il ritmo cardiaco è di 52/55 battiti al minuto. Lo scorso 19 settembre alla solita ecocardiografia routinaria, il cardiologo mi dice che con le nuove linee guida ecocardiografiche non si misura più l'aorta come prima e che con il nuovo sistema le misure per lui sono così: "Dilatazione del bulbo prevalentemente a carico dei seni coronarici. Massimi diametri 57 mm tra seno non coronarico e coronarico sinistro. Poi mi scrive esame invariato rispetto all'esame del 2010 che però riporta i soliti (49/51 mm) a livello dei seni di valsalva, Al che chiedo spiegazioni e il cardiologo mi dice che riguardando l'immagine dell'eco 2010 e misurando con i nuovi criteri queste sono le misure. Premetto che l'eco 2010 non è stato fatto da lui e nemmeno quello del 2012 che riporta le stesse misure del 2010. Sono alto 177 cm x 97 kg di peso con sup. corporea di 2,14 mq. Per dovere di cronaca, spulciando tra i vecchi referti, trovo il cateterismo cardiaco che mi fu praticato al Burlo di Trieste nel 1972, nel quale risulta già allora un'aorta ingrandita e a cavaliere del setto per il 50% Il cardiologo mi consiglia angio risonanza o angio tac. Ora gentilmente chiedo a lei se quest'aneurisma può essere congenito o quantomeno secondario alla mia patologia congenita visto che era già presente quando avevo 4 anni. A questa domanda nessuno mi ha mai risposto in modo chiaro. E ancora; nel mio caso è meglio un' angio risonanza o un'angio tac? Per quanto riguarda il sistema di misurazione adotto dal cardiologo lei cosa mi dice? Sono un po' preoccupato di questa variazione di misure che in quasi 15 anni sono rimaste invariate e ora con questo sistema sembrano aumentate anche se prese in punti diversi rispetto alle precedenti. Se devo dirla tutta, io alla cardiochirurgia non ci penso proprio avendo già avuto un simile intervento nell'infanzia e avendo una salute ottima. Lei cosa ne pensa? Mi può dire qualcosa di più?
Grazie di cuore.
vengo a lei con un quesito che mi preme e che non mi ha dato risposte esaustive in un precedente messaggio che ho postato in cardiologia. Le racconto in breve la mia storia clinica. Cardiopatico congenito (tetralogia di Fallot) vengo operato a Milano con successo nel 1974 all'età di 6 anni. Da allora (ora di anni ne ho 46) sono stato e sto benissimo, vita attiva, lavoro, lunghe camminate e ginnastica aerobica con pesi piccoli 5/8 kg per mano per tonificare il corpo. Uniche limitazioni il body building e lo sport agonistico. Nel 2000 a causa di un episodio di extrasistolia, facendo i dovuti controlli mi viene diagnosticato un aneurisma della radice aortica (49/51 mm) a livello dei seni di valsalva e dell'aorta ascendente (42/44mm) che è rimasto sempre stabile in tutti questi anni, valvola aortica tricuspide con insufficienza lieve e valvola polmonare con insufficienza lieve, anche questi dati a tutt'oggi sono rimasti invariati. Da allora assumo betabloccante tenormin 100 1/2 cp al di. La pressione si aggira sui 110/70 e il ritmo cardiaco è di 52/55 battiti al minuto. Lo scorso 19 settembre alla solita ecocardiografia routinaria, il cardiologo mi dice che con le nuove linee guida ecocardiografiche non si misura più l'aorta come prima e che con il nuovo sistema le misure per lui sono così: "Dilatazione del bulbo prevalentemente a carico dei seni coronarici. Massimi diametri 57 mm tra seno non coronarico e coronarico sinistro. Poi mi scrive esame invariato rispetto all'esame del 2010 che però riporta i soliti (49/51 mm) a livello dei seni di valsalva, Al che chiedo spiegazioni e il cardiologo mi dice che riguardando l'immagine dell'eco 2010 e misurando con i nuovi criteri queste sono le misure. Premetto che l'eco 2010 non è stato fatto da lui e nemmeno quello del 2012 che riporta le stesse misure del 2010. Sono alto 177 cm x 97 kg di peso con sup. corporea di 2,14 mq. Per dovere di cronaca, spulciando tra i vecchi referti, trovo il cateterismo cardiaco che mi fu praticato al Burlo di Trieste nel 1972, nel quale risulta già allora un'aorta ingrandita e a cavaliere del setto per il 50% Il cardiologo mi consiglia angio risonanza o angio tac. Ora gentilmente chiedo a lei se quest'aneurisma può essere congenito o quantomeno secondario alla mia patologia congenita visto che era già presente quando avevo 4 anni. A questa domanda nessuno mi ha mai risposto in modo chiaro. E ancora; nel mio caso è meglio un' angio risonanza o un'angio tac? Per quanto riguarda il sistema di misurazione adotto dal cardiologo lei cosa mi dice? Sono un po' preoccupato di questa variazione di misure che in quasi 15 anni sono rimaste invariate e ora con questo sistema sembrano aumentate anche se prese in punti diversi rispetto alle precedenti. Se devo dirla tutta, io alla cardiochirurgia non ci penso proprio avendo già avuto un simile intervento nell'infanzia e avendo una salute ottima. Lei cosa ne pensa? Mi può dire qualcosa di più?
Grazie di cuore.
[#1]
Immagino che le dimensioni dell'aorta prima dell'intervento di corrrezione non fossero in alcun modo le stesse di adesso.
Probabile una certa ectasia del vaso, che è progressivamente aumentata nel corso degli anni.
L'esame piu' indicato per la misurazione della radice aortica è l'ecocardiogramma transesofageo anche per la contestuale valutazione di eventuali insufficienze valvolari associate.
Non so risponderle sulla base delle nuove misurazioni cui si riferisce il suo cardiologo.
In linea di massima, a parità di dimensioni della radice, esistono delle forme aneurismatiche asimmetriche, in genere riguardanti il seno di Valsalva non coronarico, che rivestono indicazione chirurgica pur non avendo superato il valore numerico considerato "soglia". (oltre i 55 mm).
Capisco il suo stato d'animo, ma deve purtroppo considerare che un aneurisma aortico , raramente si manifesta con sintomi e la cardiochirurgia li tratta solo per evitare le complicanze (rottura, dissezione in acuto).
Esegua un esame transesofageo, faccia prendere misure e foto e valuti serenamente la situazione con un cardiochirurgo.
Vista la sua storia, la sua superficie corporea, le dimensioni della radice si possono valutare con una certa tranquillità
GI
Probabile una certa ectasia del vaso, che è progressivamente aumentata nel corso degli anni.
L'esame piu' indicato per la misurazione della radice aortica è l'ecocardiogramma transesofageo anche per la contestuale valutazione di eventuali insufficienze valvolari associate.
Non so risponderle sulla base delle nuove misurazioni cui si riferisce il suo cardiologo.
In linea di massima, a parità di dimensioni della radice, esistono delle forme aneurismatiche asimmetriche, in genere riguardanti il seno di Valsalva non coronarico, che rivestono indicazione chirurgica pur non avendo superato il valore numerico considerato "soglia". (oltre i 55 mm).
Capisco il suo stato d'animo, ma deve purtroppo considerare che un aneurisma aortico , raramente si manifesta con sintomi e la cardiochirurgia li tratta solo per evitare le complicanze (rottura, dissezione in acuto).
Esegua un esame transesofageo, faccia prendere misure e foto e valuti serenamente la situazione con un cardiochirurgo.
Vista la sua storia, la sua superficie corporea, le dimensioni della radice si possono valutare con una certa tranquillità
GI
Per visite Ospedale San Raffaele:
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Iaci,
innanzitutto grazie di avermi risposto. Le riscrivo per dirimere dei passaggi che non ho ben compreso.
1) Lei dice: "Immagino che le dimensioni dell'aorta prima dell'intervento di correzione non fossero in alcun modo le stesse di adesso." Sicuramente no ma al momento dell'intervento avevo 6 anni. Quello che mi incuriosisce è il cateterismo cardiaco eseguito a 4 anni, dove già risultava un'aorta aumentata del 50%.Purtroppo in quel referto non sono riportate alcune misure. Non voglio rubarle il mestiere, ma la logica mi suggerisce che se l'aorta normale di un bambino di 4 anni misura supponiamo 15mm, la mia essendo aumentata del 50% era già allora di 22 - 23 mm e quindi crescendo insieme a me è rimasta più grossa della norma.
2) I seni coronarici e i seni di Valsalva sono la stessa cosa?
3) Il cardiologo mi consiglia agiotac o angiorisonanza per valutare, così dice lui, anche lo spessore della parete aortica. L'eco trans esofageo valuta anche ciò?
Se no, quale dei due esami sopracitati è più dirimente? Per quanto riguarda le insufficienze come le ho scritto nel precedente consulto, ne ho due, una alla valvola aortica, l'altra a quella polmonare, di grado lieve e ben compensate da sempre.
4) Altra cosa che non ho riportato nel precedente consulto per motivi di spazio. Nell'ultima ecocardio effettuata pochi giorni fa emergono anche le seguenti misurazioni. Aorta ascendente non ben visualizzabile, giunzione sino - tubulare 38 mm arco aorta 32 mm, moderata dilatazione dell'arteria polmonare a livello del tronco principale (31 mm). Su tutti i referti ecocardici, l'esame viene menzionato difficoltoso per insufficiente esplorabilità agli ultrasuoni. In poche parole il cardiologo mi dice sempre quest' esame fa schifo, si vede malissimo e imputa tutto ciò al mio torace troppo carnoso secondo lui.
5) E ancora, il cardiologo dice che il mio bulbo aortico è difficile da misurare perché ha la forma di un trifoglio e quindi in base a dove si prendono le misure il risultato cambia. Infatti il mio bulbo nell'ultimo referto è valutato 48 mm e 57 mm nei punti massimi.
6) Ultima cosa che le chiedo: potrebbe succedere che risultasse una radice aortica aneurismatica ma con pareti di normale spessore? In quel caso come si valuterebbe il tutto?
Grazie per l'attenzione e buon lavoro.
Luigi
innanzitutto grazie di avermi risposto. Le riscrivo per dirimere dei passaggi che non ho ben compreso.
1) Lei dice: "Immagino che le dimensioni dell'aorta prima dell'intervento di correzione non fossero in alcun modo le stesse di adesso." Sicuramente no ma al momento dell'intervento avevo 6 anni. Quello che mi incuriosisce è il cateterismo cardiaco eseguito a 4 anni, dove già risultava un'aorta aumentata del 50%.Purtroppo in quel referto non sono riportate alcune misure. Non voglio rubarle il mestiere, ma la logica mi suggerisce che se l'aorta normale di un bambino di 4 anni misura supponiamo 15mm, la mia essendo aumentata del 50% era già allora di 22 - 23 mm e quindi crescendo insieme a me è rimasta più grossa della norma.
2) I seni coronarici e i seni di Valsalva sono la stessa cosa?
3) Il cardiologo mi consiglia agiotac o angiorisonanza per valutare, così dice lui, anche lo spessore della parete aortica. L'eco trans esofageo valuta anche ciò?
Se no, quale dei due esami sopracitati è più dirimente? Per quanto riguarda le insufficienze come le ho scritto nel precedente consulto, ne ho due, una alla valvola aortica, l'altra a quella polmonare, di grado lieve e ben compensate da sempre.
4) Altra cosa che non ho riportato nel precedente consulto per motivi di spazio. Nell'ultima ecocardio effettuata pochi giorni fa emergono anche le seguenti misurazioni. Aorta ascendente non ben visualizzabile, giunzione sino - tubulare 38 mm arco aorta 32 mm, moderata dilatazione dell'arteria polmonare a livello del tronco principale (31 mm). Su tutti i referti ecocardici, l'esame viene menzionato difficoltoso per insufficiente esplorabilità agli ultrasuoni. In poche parole il cardiologo mi dice sempre quest' esame fa schifo, si vede malissimo e imputa tutto ciò al mio torace troppo carnoso secondo lui.
5) E ancora, il cardiologo dice che il mio bulbo aortico è difficile da misurare perché ha la forma di un trifoglio e quindi in base a dove si prendono le misure il risultato cambia. Infatti il mio bulbo nell'ultimo referto è valutato 48 mm e 57 mm nei punti massimi.
6) Ultima cosa che le chiedo: potrebbe succedere che risultasse una radice aortica aneurismatica ma con pareti di normale spessore? In quel caso come si valuterebbe il tutto?
Grazie per l'attenzione e buon lavoro.
Luigi
[#4]
1) giusto.. Ma superato un certo diametro la tensione di parete comincia a sviluppare una forza tale da poter lesionare la parete aortica..
2) si
3) la risonanza e' più utile per lo spessore, ma in genere non si decide di intervenire sulla base dello stesso come parametro indirizzante
4) l'eco transes risolve appunto il problema
5) tutti i bulbi hanno forma a trifoglio, si deve considerare perciò il diametro massimo
6) se fosse un diametro preoccupante si opererebbe anche a spessore conservato
7) e' un indice (se maggiore di 1,5 si parla di dilatazione aneurismatica) tra dimensioni attese e misurate sulla base della sua superficie corporea
GI
2) si
3) la risonanza e' più utile per lo spessore, ma in genere non si decide di intervenire sulla base dello stesso come parametro indirizzante
4) l'eco transes risolve appunto il problema
5) tutti i bulbi hanno forma a trifoglio, si deve considerare perciò il diametro massimo
6) se fosse un diametro preoccupante si opererebbe anche a spessore conservato
7) e' un indice (se maggiore di 1,5 si parla di dilatazione aneurismatica) tra dimensioni attese e misurate sulla base della sua superficie corporea
GI
[#5]
Ex utente
Gentile dott. Iaci
ho fatto ieri angiotac con mezzo di contrasto che ha smentito le misure dell'eco.
Bulbo a livello dei seni di valsalva 50x50x51mm, a. ascendente 44 mm, arco 31, normali pareti non segni di dissecazione arco aortico destroposto. Quindi tutto invariato da 15 anni.Ritengo inutili controlli ecocardiografici periodici, meglio angiotac periodica che da risultati più attendibili e sicuri. Che ne pensa?
Grazie
ho fatto ieri angiotac con mezzo di contrasto che ha smentito le misure dell'eco.
Bulbo a livello dei seni di valsalva 50x50x51mm, a. ascendente 44 mm, arco 31, normali pareti non segni di dissecazione arco aortico destroposto. Quindi tutto invariato da 15 anni.Ritengo inutili controlli ecocardiografici periodici, meglio angiotac periodica che da risultati più attendibili e sicuri. Che ne pensa?
Grazie
[#7]
Ex utente
Ha ragione lei dottore, seguirò il suo consiglio. Avevo già deciso di cambiare cardiologo. E per quanto riguarda lo stile di vita? Posso continuare con le camminate e la ginnastica aerobica con pesi leggeri per tonificare il corpo? E ancora: ho suonato in gioventù e poi ripreso da circa un anno il sax e il clarinetto. Ci sono controindicazioni nel mio caso a suonare strumenti a fiato?
Grazie infinite e buon lavoro!
Luigi
Grazie infinite e buon lavoro!
Luigi
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.2k visite dal 25/09/2014.
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