Medicina alternativa per evitare intervento by-pass
Gentili Dottori,
Un paio di settimane fa mia nonna (77anni) è stata colpita da un infarto, dopo circa una settimana è uscita dalla terapia intensiva ed è stata dimessa; i medici hanno detto però di sottoporla entro una decina di giorni ad una coronografia.
Quando è stata fatta la coronografia i medici hanno detto che non è stato possibile effettuare l'angioplastica poichè vi sono 2 coronarie otturate e quindi si dovrebbe sottoporre ad un intervento di installazione by-pass.
Visto l'età di mia nonna, prima di sottoporla ad un intervento così delicato volevo sapere se ci fosse qualche terapia alternativa che potesse evitare l'intervento.
Vi ringrazio anticipatamente.
Un paio di settimane fa mia nonna (77anni) è stata colpita da un infarto, dopo circa una settimana è uscita dalla terapia intensiva ed è stata dimessa; i medici hanno detto però di sottoporla entro una decina di giorni ad una coronografia.
Quando è stata fatta la coronografia i medici hanno detto che non è stato possibile effettuare l'angioplastica poichè vi sono 2 coronarie otturate e quindi si dovrebbe sottoporre ad un intervento di installazione by-pass.
Visto l'età di mia nonna, prima di sottoporla ad un intervento così delicato volevo sapere se ci fosse qualche terapia alternativa che potesse evitare l'intervento.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,premesso che è impossibile dare una valutazione obbiettiva senza la possibilità di visionare direttamente gli esami possiamo fare alcune considerazioni di carattere generale;innanzitutto per quel che riguarda"l'età"...sua nonna non rientra più nella fascia di pazienti per il quale ci si poneva il dubbio etico se fare o meno certe terapie tanto l'aspettativa di vita è limitata;deve sapere che ormai operiamo di bypass aortocoronarico un impressionante numero di pazienti ultraottantenni e che l'età,specie quella di sua nonna non è per niente un fattore condizionante per decidere se sia utile o meno un intervento,o almeno non è il solo;l'approccio con angioplastica è sicuramente quello meno traumatico per il paziente e di più veloce recupero,non può tuttavia essere sempre utilizzato perchè a volte le caratteristiche delle lesioni coronariche non permettono di realizzare con efficacia questa procedura,e l'intervento appare come l'unica soluzione in grado di risolvere definitivamente il problema.Pertanto considerato che nella professione che svolgo vedo ogni giorno tantissimi pazienti come sua nonna che nonostante l'età non di rado maggiore e situazioni cliniche simili giovano di un intervento simile,le posso suggerire di non scartare a priori l'intervento,perchè una terapia farmacologica sicuramente più facilmente accettabile da tutti che un intervento non potrà da sola garantire una buona qualità di vita ne tantomeno aumentare significativamente l'aspettativa,mentre un intervento,seppur maggiormente traumatico all'inizio potrà davvero regalare anni d'oro a sua nonna liberandola da sintomi e rischio di recidive;non abbiate paura di questo intervento,parlatene con il cardiologo di fiducia ed eventualmente rivolgetevi ad un cardiochirurgo che vi spiegherà in dettaglio la cosa cosi potrete rifletterci con calma e obbiettività
Cordialmente
Cordialmente
Annoni Andrea, MD
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 18/07/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Infarto
L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.