Essere fumatori ed avere una valvola polmonare biologica

gent dottori,
mi chiamo gianni e ho 23 anni, sono il figlio della persona iscritta...volevo chiederevi:
ho la tetralogia di fallot e sono stato operato 2 volte da piccolo, non so dire con certezza cosa mi abbiano fatto, in quanto non ho nessun cartaceo vecchio...ma sò che sono stati il classico intervento di preparazione e l'intervento per la correzione del difetto intraventricolare, buchi al cuore, ecc... ed un ultimo intervnto all'età di 20 anni, dove ho avuto la sostituzione (tanto attesa) della valvola polmonare. La valvola è una biologica Mitroflow di 23 mm.
Sono un fumatore dall'età di 14 anni, e ovviamente i medici mi avevano già spiegato che il fumo finisce di gravare sull'apparato cardiocircolatorio....ma a dire il vero, andando a controllo ogni 6 mesi da tutta la vita, ho sempre pensato di stare comunque sotto controllo ed evitare o "anticipare" eventuali danni del fumo, anche perché dall'eco, si evince una situazione del tutto stabile, da sempre!
però da un po' di tempo mi sorgono alcuni dubbi per quanto riguarda la durata della valvola, in primo luogo: il mio tipo specifico di valvola, quanto può durare in media?
ed in secondo luogo: il fumo può influire anche sulla durata della valvola, ovvero accorciandone i tempi?
io sono un ragazzo, posso dire tranquillo, non bevo, non mi drogo....studio e vivo una vita tranquilla, il mio unico vizio è solo il fumo, circa 12 sigarette al giorno, forse 15, ho provato varie volte a smettere, indotto dalla paura, ma appena mi si crea intorno una situazione di ansia ricomincio...
vi ringrazio per le vostre risposte anche se sono consapevole forse di non meritarle....spero che non mi sgridiate anche qui.
saluti e ancora ringraziamenti di cuore
[#1]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Il fumo, può avere un ruolo importante sulla riduzione della durata della protesi polmonare, che considerando la sua giovane età, probabilmente in futuro potrà aver bisogno di un "tagliando", magari per via percutanea, senza la necessità di riaprire lo sterno.

Non le dico nient'altro, tanto quello che ci sarebbe da aggiungere lo immagina perfettamente.

In bocca al lupo
GI

Per visite Ospedale San Raffaele:

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
gent dottore,
la ringrazio per la sua risposta, e purtroppo mi ha confermato quello che temevo, però c'è una cosa che non mi è chiara...
io sò che i 3 lembi della valvola si cicatrizzano con il tempo a causa di depositi di sali di calcio, però la sigaretta tutto contiene fuorché calcio, quindi non credevo fosse così importante il suo ruolo nella degenerazione della protesi valvolare. Mi può spiegare meglio in che modo ha questo ruolo il fumo?
Per la possibilità di avere un reintevento per via percutanea, secondo lei che possibilità c'è realmente di evitare l'apertura dello sterno? il mio chirurgo nel momento dell'intervento optò per il metodo classico che per lui era più sicuro.
ed ultima cosa...forse molto sciocca, ma ci tenevo a chiederla...esistono casi in cui la valvola biologica non si è calcificata, o è una condizione obbligata.
grazie mille per la disponibilità,
cordiali saluti
[#3]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Il fumo determina un incremento pressorio che crea maggiore stress di parete sui lembi della bioprotesi, accelerando il deterioramento.

Credo che il trattamento percutaneo nel suo caso in futuro sarà una strategia percorribile (si tratta di un trattamento chiamato "valve in valve").

Il deterioramento della bioprotesi considerando la sua età e la sua lunga aspettativa di vità, sarà purtroppo inevitabile.

GI