Onde t negative

gentile dottore vorrei chiedere un parere:
nell'agosto del 2005, ho avuto un incidente stradale: la jeep mia cabriolet e' stata urtata violentemente da un'altra auto e dopo vari testa coda si e' adagiata sul fianco, ha pattinato fino a trovare un lampione e il sottoscocca si e' divido in 2 parti. io sono rimasta incastrata col braccio sotto le lamiere e sono stata estratta grazie ai vigili del fuoco.trasportata in ospedale mi hanno fatto gli esami del caso tra cui un ecg dove risultavano onde t negative ma essendo il braccio messo troppo male mi hanno operata subito senza dirmi niente di queste anomalie. dopo un anno prima di un nuovo intervento ho fatto di nuovo un ecg e l'anestesista si e' rifiutato di intervenire perche' dal ecg risultavano ancora onde t negative per cui sono stata informata e invitata a recarmi al cnr a a pisa dove ho fatto vari esami ed e' risultato che vi e' un diverticolo.
ecg precedenti ma di circa 10 anni fa erano regolari
vorrei chiedere se questo problema puo' essere stato causato dal trauma dell'incidente stradale e quali rischi corro (ho 48 anni)
la ringrazio se potra' rispondermi
[#1]
Medico internista attivo dal 2008 al 2010
Medico internista
La comparsa di onde T negative all'ECG può essere fonte di allarme clinico, per la possibile correlazione con un quadro di ischemia miocardica (ecco spiegata la prudenza dell'anestesista), o eventualmente ipertrofia.
Servono altre sue notizie anamnestiche: malattie importanti, familiarità per cardiopatia (specialmente angina pectoris e infarto miocardico), situazione dei fattori di rischio cardiovascolari (colesterolo, trigliceridi, ipertensione, fumo di sigarette, diabete).

Mi sembra improbabile che il quadro elettrocardiografico sia in relazione con l'incidente stradale di 3 anni fa.

Non ha specificato quali esami cardiologici ha eseguito ed i risultati.
Test da sforzo?
Ecocardiogramma?
Quali sono i referti?
[#2]
Utente
Utente
la ringrazio tanto per la sua risposta pero' il mio dubbio rimane
cosa puoì essere successo?
le spiego: io non ho mai avuto nessun tipo di problema di salute( diabete, ipertensione, colesterolo, trigliceridi ecc)
anche in famiglia nessuno ha mai avuto questo tipo di problema
il mio babbo e' morto per un tumore al polmone all'eta' di 51 anni ma ero un fumatore, per il resto sia la mamma che i nonni non hanno avuto problemi
io non fumo non bevo ho un'alimentazione normale
l'unico problema e' che avendo un'attivita' in proprio con dipendenti sono spesso stressata e nervosa pero' non so se questo puo' essere influente.
dopo l'incidente ho eseguito l'ecg dove sono risultate queste onde t negative per cui mi sono recata al cnr di pisa dove ho fatto vari ecg, ecg da sforzo, ecg con epidiramolo e risonanza magnetica con contrasto.
ed e' risultato un diverticolo che il mio cardiologo ha detto di non aver mai avuto casi simili.
purtroppo l'ecg precedente e' stato fatto durante l'ultima gravidanza
nel 1989, ed era regolare poi non l'ho fatto piu' non avendo avuto bisogno.
il medico legale sostiene che siccome l'auto si e' schiantata contro un lampione, il cuore abbia subito uno sbalzo e abbia urtato lo sterno
mentre il ctu nominato dal tribunale ha escluso cio' pero' non mi ha indicato nemmeno la causa
lei cosa ne pensa? per me e' importante saperlo(non mi interessano i soldi dell'assicurazione tanto il giudice ha ascoltato il ctu per cui la causa e' chiusa)
ma io voglio sapere cosa ho
il mio cardiologo dice di ripetere l'ecg ogni 6 mesi e cosi vediamo
ma io non mi sento tranquilla. mi risponda per favore grazie
[#3]
Utente
Utente
Gentile dottor Tomassetti, avrei veramente piacere se potesse darmi una sua opinione in proposito.
inoltre vorrei sapere se lei visita anche a sorano pr grosseto
grazie tante
[#4]
Medico internista attivo dal 2008 al 2010
Medico internista
Gentile signora,
devo dire che pensavo, in effetti, che lei avesse fatto confusione citandomi il diverticolo, patologia più specifica di altri settori dell'organismo (es. intestino).
A questo punto mi interessa sapere il referto della risonanza magnetica, se possibile.

Vedo con piacere che ha fatto gli esami necessari (di tipo non invasivo) che, a quanto mi dice, non indicano un problema di circolazione coronarica (coronarie: le arterie che nutrono il cuore). Non ha fatto una coronarografia, ma non c'è indicazione, vista la negatività degli altri esami (fatto di per se già tranquillizzante) e una ripetizione a distanza di mesi dell'ECG è senz'altro indicata, per poter osservare eventuali modificazioni del tracciato.

Le onde T negative sono uno di quei reperti in Medicina che danno l'avvio ad una catena di esami che si rendono necessari per motivi precauzionali. Mi mandi i referti se può.
[#5]
Utente
Utente
gentile dottore la sua risposta mi ha fatto enorme piacere
le invio il risposta della rs effettuata presso il cnr di pisa in data 16/1/2007:
ventricolo sx : buona cinetica regionale a riposo. nei segmenti medio-distali del setto anteriore si riscontra la presenza di un piccolo diverticolo parietale con pareti contrattili a cui si associa una fase corda tendinea. ventricolo dx: aree discinetiche a livello dela parete libera anteriore basale.
perfusione ottenuta con la metodica del primo passaggio di m.d.c.:non difetti a riposo di perfusione.
stress RM con dipidamolo (alla base di 0.84 mg/kg in 6 minuti):
-perfusione al picco della dose:lieve difetto subendocardico di perfusione a livello della parete laterale media.
-cinetica al picco della dose:non modificazioni della cinetica rispetto al basale
-la paziente ha presentato breve dolore precondiale al picco del test
dopo l'iniezione di m.d.c. non si evidenziano esiti fibronecrotici a livello della parete ventricolare sx
conclusioni:buona funzione ventricolare sx. aree discinetiche della parete ventricolare dx. piccolo diverticolo ventricolare sx. stress rm positivo per criteri di perfusione e sintomatologia, negativo per alterazioni inducibili della cinetica regionale.

conclusioni del mio cardiologo del 1/2/2007: la sigra presenta un ecg patologico con modificazioni compatibili con ischemia miocardica. gli esami effettuati hanno dimostrato un'area trabecolare all'apice del ventricolo sx a cui potrebbero essere ascrivibili le modificazioni elletrocardiografiche. i test di ischemia effettuati non hanno peraltro dato risultati definitivi. la paziente ha effettuato rm cardiaca con dipiridamolo che ha confermato la presenza di un diverticolo parietale nei segmenti madio-distali della parete anter cui si associa una falsa corda tendinea. la parete libera del ventricolo dx mostra aree discinetiche. esiste un lieve difetto di perfusione a livello della parete laterale media in assenza di modificazioni della cinetica parietale. non sono dimostrabili aree fibroneocrotiche.in sintesi il test escluderebbe una patologia coronarica stenotica. le alterazioni riscontrate possono essere in relazione al grave trauma che la paziente ha subito nell'agosto 2005. per questa ipotesi depone anche il fatto che ecg effettuati negli anni passati risulatavano normali.
per me e' importante sapere un suo parere e se possibile anche un consiglio. la ringrazio infinitamente per la su disponibilita' e rinnovo i complimenti per questo servizio
[#6]
Utente
Utente
dottor tomassetti le ho inviato le risposte degli esami effettuati e aspetto con trepidazione il suo parere, per me molto importante. la ringrazio tanto monica
[#7]
Utente
Utente
Dottor Tomassetti, sono di nuovo la signora con il diverticolo al cuore, le ho inviato la risposta del cnr di Pisa, sarebbe cosi' gentile da darmo una spiegazione in merito.aspetto con ansia grazie monica
[#8]
Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Signora, Gentile Collega
mi permetto di dare il mio contributo a questa discussione.

Nell'ambito pediatrico esistono, sebbene di difficile riscontro, (perchè si può essere del tutto asintomatici fino all'età adulta) delle rarissime malformazioni genetiche, come appunto il diverticolo cardiaco che può essere di tipo fibroso o muscolare. Il tipo fibroso rassomiglia ad un aneurisma mentre quello muscolare "emerge" all'apice dei ventricoli (destro o sinistro). Difetto isolato (e asintomatico) oppure associato ad altre malformazioni più gravi ad altri livelli. Naturalmente nel neonato la situazione è diversa perchè, dopo una valutazione accurata, il cardiochirurgo deciderà se togliere o meno questa specie di "tasca" a seconda che possa dare o meno complicanze sul ritmo, sulla cinetica delle pareti cardiache, rischiare di rompersi o complicarsi con un trombo.

Per quanto concerne il suo caso, i reperti (onde T negative e diverticolo cardiaco) possono tranquillamente coesistere, indipendentemente.

Lo stress del trauma può aver causato un'ischemia, indipendentemente certo dal diverticolo, preeesistente e asintomatico, nonchè non rilevato strumentalmente perchè mai lei aveva fatto prima indagini strumentali atte a rilevarlo.

Mi sembra strano (per non dire improbabile) che il cuore abbia avuto ripercussioni di quel tipo e concordo con la CTU per la non correlazione del diverticolo al trauma.

L'ischemia, dal suo canto, qualora fosse stata causata dal trauma doveva però essere attestata dal monitoraggio degli enzimi cardiaci in quella circostanza dell'incidente. Con tutta la buona volontà del CTU (che spesso io faccio in Tribunale), se non ci sono prove inoppugnabili non si possono correlare eventi pregressi e patologie in atto come postumi.
Tenendo presente che un'onda T può essere negativa anche in donne con il seno abbondante.

Ritengo, gentile signora, che non debba dare troppa importanza al diverticolo che è stato rilevato per puro caso e se n'è stato buono ed innocuo per tanti anni.
Si sottoponga a controlli periodici ECO ed ECG grafici una-due volte l'anno e a controlli pressori più frequenti; eviti di fumare, faccia alimentazione sana e naturale, normale attività fisica senza sforzi eccessivi (resta pur sempre una discinesia ventricolare destra e dolore precordiale al picco massimo).

Colgo l'occasione per farle tanti auguri "di cuore" in tutti i sensi

Cordiali saluti
Agnesina Pozzi

[#9]
Utente
Utente
Gentma Drssa Pozzi, ho accolto con estremo piacere la sua risposta che in un certo senso mi ha molto tranquillizzata.
riassumendo, se ho ben capito il diverticolo puo' essere una causa genetica mentre le onde t negative possono essere dovute al seno abbondante(in effetti ho una 4 misura)
resta comunque il fatto che vi é una ischemia della quale non sappiamo con certezza la causa: se in ospedale appena arrivata al pronto soccorso fosse stato effettuato il monitoraggio degli enzimi cardiaci forse oggi sarebbe piu chiaro stabilire se il danno sia stato causato dall 'incidente stradale
al momento del sinistro avvenuto il 7 agosto 2005 avevo 45 anni, non bevo, non fumo , ho un'alimentazione normale e non ho mai avuto problemi di salute, analisi del sangue sempre nella norma.
l'unica cosa ho forse 5/6 kg in piu'e conduco una vita un po' di corsa, avendo con mio marito un'attivita' in proprio con diversi dipendenti.
non vado in palestra perche' ho poco tempo a disposizione pero' 3 o 4 volte la settimana faccio delle camminate dopo cena lungomare a passo veloce di circa 40 minuti.
per questo mi chiedo: questa ischemia se non e' dovuta dall'incidente stradale da cosa puo' essere stata causata?
e inoltre ci puo' essere stata una "superficialita'"al pronto soccorso?
la ringrazio infinitamente se potra' rispondermi di nuovo per chiarire ancora questo dubbio e rinnovo i complimenti per questo servizio così importante per noi. monica
[#10]
Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Signora
quando una persona arriva in Pronto Soccorso, con un braccio conciato malissimo, e a rischio, è normale e logico pensare a porre rimedio, immediatamente, alla situazione oggetto dell'emergenza. Può anche esserci stata un'ischemia dovuta proprio al dolore atroce del braccio infortunato che, essendo il sinistro ha potuto "camuffare" i segni dell'ischemia.

Voglio dirle che, con un braccio sanguinante nessuno va a pensare di perdere tempo (si fa per dire..) a fare ECG ma per prima cosa, in un'emergenza traumatica, si pensa a porre rimedio ad emorragie, ferite, fratture serie, rischi settici ecc ecc.

Non me la sento di mettere la croce sulla spalle dei Colleghi di Pronto Soccorso, perchè chi, come me, lo ha fatto, sa bene quali circostanze altamente critiche si porti un evento come un incidente stradale;

la concitazione, la confusione, la fretta di soccorrere le persone che appaiono più gravi, la pressione dei parenti e degli amici sui medici, i referti alla Polizia o Carabinieri, il colloquio coi Colleghi dei reparti a cui indirizzare i pazienti ecc ecc; i medici di PS non sono lasciati quasi MAI tranquilli di lavorare nel migliore dei modi, per avere non solo l'accortezza ma anche il tempo di approfondire indagini che, per cause di forza maggiore, devono essere poi vagliate, caso per caso, dai singoli reparti.

Tenga presente che spesso c'è un solo medico in Pronto Soccorso, i Colleghi chiamati in consulenza sono spesso impegnati in urgenze nei loro rispettivi reparti o in sala operatoria, e non scendono all'istante; e il tempo si perde in mille modi, così come la concentrazione sul singolo caso.

Mi sentirei invece di dire che in reparto, una volta accertata la situazione cardiaca (obbligatoria ai fini dell'intervento) e visto che c'erano segni di ischemia, avrebbero dovuto senz'altro seguire gli enzimi cardiaci. Un'ischemia cardiaca può essere tranquillamente innescata da un dolore grave e protratto come quello di un braccio leso da un incidente. Ma del "senno del poi" son piene le fosse...come dice un saggio proverbio. Della mia esperienza ospedaliera mi è rimasto lo sconcerto di una carenza di comunicazione, confronto, dialogo professionale e collaborazione tra medici di vari reparti. Il mio "campione" è piccolo ma significativo. Poche sono le "perle" in Italia in tal senso.

Le ripeto, si controlli periodicamente e viva la sua vita con serenità, dimenticando quel brutto incidente e ringrazi Dio che almeno il braccio, pur gravemente ferito, lei ce l'ha ancora e può usarlo.
le rinnovo gli auguri
Agnesina Pozzi
[#11]
Utente
Utente
Gentma Dottssa Pozzi,la ringrazio infinitamente per la risposta che mi ha dato.La sua tesi mi ha molto convinta e "rincuorata".
Mi terro' controllata, cosa che mi aveva indicato anche il mio cardiologo che pero' piu' di tanto non mi aveva detto essendo anche il primario dell'ospedale dove sono stata ricoverata.
Purtroppo il mio braccio non va molto bene perche' sono stata baciata dalla sfurtuna.brevemente vorrei metterla al corrente: l'invìcidente e' avvenuto il 7 agosto 2005 ed ho riportato frattura omero diafisaria, sono stata ingesssata e trattenuta fino al 9 agosto dopodiche' sono stata dimessa e invitata a ritornare il 17gosto, giorno in cui i medici hanno litigato fra loro dicendo che andavo operata subito e c'era il rischio di aver causato piu' danno.
sotto consiglio di un amico ortopedico mi sono recato in un altro ospedale distante circa 100 km e il 23 agosto mi hanno operata inserendo il chiodi vicenti marchetti. l'intervento e' andato benissimo e io dopo una doccia, un tutore e tanta fisioterapia stavo benissimo.
a distanza di 15 mesi e cioe' il 20 novembre 2006 mi sono recata ancora in questo ospedale per la rimozione dei mezzi di sintesi come indicatomi dal dottore che mi aveva operata e seguita per tutto il periodo.
L'intervento viene fatto in anestesia totale perche' non si riesce dopo vari tentativi a togliere sensibilita' e dura circa 3 ore. al risveglio mi comunicano che l'intervento e' stato difficoltoso ma nonostante io insisto a dire che mi sembra di avere al posto del braccio un corpo morto vengo dimessa il giorno dopo e invitata a tornare dopo 15 gg. io a casa sopporto il dolore, telefono e mi dicono di pazientare fino a che il 12 gg mi accorgo di avere febbre e il braccio e' tutto nero e gonfio.ritorno in ospedale e i medici ammettono le loro responsabilita'dicendomi che il gomito e' fratturato e che e'il danno e' stato causato in sala operatoria durante la rimozione.vengo rioperata subito e mi inseriscono 2 placche e 10 viti che dovro' tenere per tutta la vita.
e inutile dirle che io ho un dolore quasi costante e faccio fatica a fare alcuni movimenti.
sono stata invitata a fare causa all'ospedale dagli stessi medici ma purtroppo la causa sembra molto in salita
ora vorrei chiederle se puo indicarmi un centro ortopedico al quale rivolgermi per avere un altro consulto.
confido nella sua attenzione e la ringrazio infinitamente monica
[#12]
Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Signora
NON HO PAROLE...

Indicarle un centro ortopedico? Io conosco per esperienza diretta di famigliari e pazienti, l'Istituto Gaetano Pini di Milano; medici e personale della riabilitazione ECCELLENTI. Senza sminuire gli altri che pure ci sono in Italia ma non saprei quale consigliarle.

E' un dato di fatto che il gomito era sano e in seguito all'intervento si è rotto. Il risarcimento del danno biologico ed esistenziale non glielo leva nessuno, nonostante i tempi lunghi.

le faccio tanti auguri
Agnesina Pozzi
[#13]
Utente
Utente
Ringrazio la dottssa Pozzi per le sue sollecite e importanti risposte.
seguiro' il suo consiglio e le faro' sapere se ci saranno novita' in proposito. creda, mi e' stata veramente di conforto. nuovamente grazie a lei e a tutti i medici che collaborano a questo servizio con squisita professionalita'
monica
[#14]
Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Monica, non c'è di che ringraziare
svolgiamo questo servizio senza fini di lucro e solo per passione.
E' bello poter aiutare, con tutti i limiti che ciascuno di noi ha, chi chiede aiuto e magari ha solo bisogno di una parola di conforto, una speranza, una indicazione. Forse solo di essere sicuramente ascoltata e guidata. Grazie a lei delle belle parole.

Mi farà piacere sapere di lei, di come sono andate le cose, nel tempo.
Aspetto, naturalmente, solo buone notizie!

Un cordiale saluto
Agnesina Pozzi
Diabete

Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.

Leggi tutto