Drenaggio cardiaco
[#1]
Dopo un intervento cardiochirurgico a causa di una eccessiva reattività dei tessuti, della persistenza di sanguinamento o magari per una eccessiva anticoagulazione, si puo' sviluppare un versamento pericardico che comprimendo sulle cavità cardiache può inficiare l'emodinamica del paziente. In alcuni casi una terapia medica (antinfiammatori, diuretici, cortisonici) non e' sufficiente e può rendersi necessario rimuovere il versamento (in questo caso si parla di versamento pericardico tamponante o pretamponante).
L'accesso subxifoifdeo a livello del terzo inferiore della pregressa cicatrice, può bastare nella stragrande maggioranza dei casi per raggiungere il pericardio, aspirare il liquido e posizionare un drenaggio che rimane in sede per 24 - 48 ore.
Altre volte in presenza di versamenti saccati, corpuscolati o posteriori, può essere necessario riaprire lo sterno del paziente per rimuovere il problema.
Cordialmente
GI
L'accesso subxifoifdeo a livello del terzo inferiore della pregressa cicatrice, può bastare nella stragrande maggioranza dei casi per raggiungere il pericardio, aspirare il liquido e posizionare un drenaggio che rimane in sede per 24 - 48 ore.
Altre volte in presenza di versamenti saccati, corpuscolati o posteriori, può essere necessario riaprire lo sterno del paziente per rimuovere il problema.
Cordialmente
GI
Per visite Ospedale San Raffaele:
[#5]
Utente
salve dottore, le info che le ho chiesto riguardavano l'intervento di mio padre, riuscito bene lo scorso venerdi. ha avuto un piccolo problema di scoagulazione con INR a 1,75 che ha avuto ripercussioni sul drenaggio (circa 600 ml di sangue in breve tempo). cio ha causato il nuovo ingresso per "revisione in camera operatoria".. però ora va meglio.. ma senta, lui ha valvola aortica meccanica e vorrei sapere quale sarà il suo valore di INR che dovrà mantenere nel corso della terapia anticoagulante, per prevenire formazioni di trombi intorno la stessa valvola ??? grazie dottore
[#9]
Utente
dottore salve. un pz tizio vive a 40 minuti dal piu vicino ospedale.il pz ha una protesi meccanica aortica, che fa terapia anticoagulante a vita. so che ci potrebbe essere il rischio di qualche emorragia, e quindi nel caso di un paziente lontano da un pronto soccorso, mi sa dire se esiste un farmaco "di emergenza" da tenere a casa in caso succedano queste cose ??? che so, qualcosa come vitamina k o fattori della coagulazione che in questi casi vengono iniettati per contrastare l'emorraggia, senza dover ricorrere ad arrivare forse già tardi nell'ospedale piu vicino ???
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 10.3k visite dal 13/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Infarto
L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.