Aneurisma aorta toracica discendente
Egregio Dottore,
sono un giovane di 26 anni, che ha subito un intervento di coartazione aortica all'età di 3 mesi con flap di succlavia. Ho condotto sempre vita normale, particando sport in maniera continua, suonando il pianoforte (senza mai problemi al braccio sinistro) e senza mai malori o svenimenti. 2 mesi fa mi hanno diagnosticato, tramite Angio Tac un aneurisma dell'aorta toracica nel tratto discendente di dimensioni pari a 34mm, sopra il tratto coartato. Cinque anni fa , invece con RM toracica, sembra che le dimensioni fossero di 24mm. I valori pressorici oggi sono nella norma , anche con ECG sotto sforzo. Il gradiente è pari a 25. Voglio sapere se è necessario intervenire, aspettare con periodici controlli. E nel caso dell'intervento, quale tipologia fare. L'intervento chirurgico è rischioso, specie sulla mia persona in quanto già operato. L'intervento endovascolare sembra percorribile, e voglio sapere eventualmente i rischi associati ad esso.
Grazie per la disponisiblità
sono un giovane di 26 anni, che ha subito un intervento di coartazione aortica all'età di 3 mesi con flap di succlavia. Ho condotto sempre vita normale, particando sport in maniera continua, suonando il pianoforte (senza mai problemi al braccio sinistro) e senza mai malori o svenimenti. 2 mesi fa mi hanno diagnosticato, tramite Angio Tac un aneurisma dell'aorta toracica nel tratto discendente di dimensioni pari a 34mm, sopra il tratto coartato. Cinque anni fa , invece con RM toracica, sembra che le dimensioni fossero di 24mm. I valori pressorici oggi sono nella norma , anche con ECG sotto sforzo. Il gradiente è pari a 25. Voglio sapere se è necessario intervenire, aspettare con periodici controlli. E nel caso dell'intervento, quale tipologia fare. L'intervento chirurgico è rischioso, specie sulla mia persona in quanto già operato. L'intervento endovascolare sembra percorribile, e voglio sapere eventualmente i rischi associati ad esso.
Grazie per la disponisiblità
[#1]
Caro Utente, recenti studi epidemiologici dimostrano che il riscontro di aneurismi dell’aorta toracica è aumentato di 3 volte negli ultimi 20 anni, dato da riferire all’allungamento della vita media e l’ampia disponibilità di tecniche diagnostiche di imaging. L’incidenza di questa patologia nella popolazione di razza bianca negli USA è stimata essere di 10.4 nuovi casi /100.000 persone/anno.
La storia naturale degli aneurismi dell’aorta toracica è la progressiva dilatazione sino alla rottura aortica con una velocità di progressione proporzione alle dimensioni della lesione aneurismatica.
Gli studi piu’ approfonditi circa la storia naturale della patologia aneurismatica dell’aorta toracica, sia di origine aterosclerotica che dissecativa, evidenziano come l’aumento medio annuale del diametro possa variare tra 0,19 cm e 0,43 cm. Dai dati quindi offerti dalla letteratura, 5.5-6 cm in diametro è attualmente il limite della gestione osservazionale degli aneurismi aterosclerotici fusiformi dell’aorta toracica. (questo è quindi il diametro a cui far riferimento per l’indicazione al trattamento dell’aneurisma).
Il trattamento endovascolare rappresenta attualmente una valida alternativa al trattamento chirurgico se vi sono i requisiti clinici ed anatomo-morfologici idonei. L’angio-TAC con ricostruzioni tridimensionali è l’esame di scelta per valutare la possibilità dell’esclusione per via endovascolare poiché permette di conoscere dettagliatamente la morfologia dell’aorta e di misurare i diametri aortici, sia a livello dei colletti (sede di aggancio dell’endoprotesi aortica) che del tratto aneurismatico.
L’aneurisma dell’aorta toracica discendente, che si estende a valle dell’emergenza dell’arteria succlavia (come nel suo caso), è il tratto ove le endoprotesi sono più facili da posizionare ed hanno i migliori risultati. In sintesi il suo aneurisma dell’aorta toracica discendente non ha attualmente l’indicazione ad essere trattato. Continueremo quindi ha tenerlo in osservazione eseguendo annualmente un angioTC 3D multistrato e quando raggiungerà il diametro di 5.5-6 cm valuteremo l’opportunità, se ci sono i requisiti anatomici, di escluderlo con un trattamento endovascolare (endoprotesi). Per saperne di più può consultare il sito web: www.renatocasana.it o contattarmi c/o www.arcamedica.net. Cordiali saluti (Dott. R. Casana)
La storia naturale degli aneurismi dell’aorta toracica è la progressiva dilatazione sino alla rottura aortica con una velocità di progressione proporzione alle dimensioni della lesione aneurismatica.
Gli studi piu’ approfonditi circa la storia naturale della patologia aneurismatica dell’aorta toracica, sia di origine aterosclerotica che dissecativa, evidenziano come l’aumento medio annuale del diametro possa variare tra 0,19 cm e 0,43 cm. Dai dati quindi offerti dalla letteratura, 5.5-6 cm in diametro è attualmente il limite della gestione osservazionale degli aneurismi aterosclerotici fusiformi dell’aorta toracica. (questo è quindi il diametro a cui far riferimento per l’indicazione al trattamento dell’aneurisma).
Il trattamento endovascolare rappresenta attualmente una valida alternativa al trattamento chirurgico se vi sono i requisiti clinici ed anatomo-morfologici idonei. L’angio-TAC con ricostruzioni tridimensionali è l’esame di scelta per valutare la possibilità dell’esclusione per via endovascolare poiché permette di conoscere dettagliatamente la morfologia dell’aorta e di misurare i diametri aortici, sia a livello dei colletti (sede di aggancio dell’endoprotesi aortica) che del tratto aneurismatico.
L’aneurisma dell’aorta toracica discendente, che si estende a valle dell’emergenza dell’arteria succlavia (come nel suo caso), è il tratto ove le endoprotesi sono più facili da posizionare ed hanno i migliori risultati. In sintesi il suo aneurisma dell’aorta toracica discendente non ha attualmente l’indicazione ad essere trattato. Continueremo quindi ha tenerlo in osservazione eseguendo annualmente un angioTC 3D multistrato e quando raggiungerà il diametro di 5.5-6 cm valuteremo l’opportunità, se ci sono i requisiti anatomici, di escluderlo con un trattamento endovascolare (endoprotesi). Per saperne di più può consultare il sito web: www.renatocasana.it o contattarmi c/o www.arcamedica.net. Cordiali saluti (Dott. R. Casana)
Dott. Renato Casana
Responsabile Chirurgia Vascolare e Angiologia
Istituto Auxologico Italiano IRCCS
Dipartimento Chirurgico Capitanio
[#2]
Ex utente
Egregio Dr. Casana,
ringrazio innanzitutto per la sua risposta.
L'unico punto, è che il mio aneurisma, risulta uno pseudo aneurisma in quanto derivante da una patologia dell'aorta, cioè la coartazione. La succlavia non ce l'ho più in quanto utilizzata per riparare il tratto coartato. Non so se in questo caso l'aneurisma è considerato in maniera differente dai classici.
Grazie
ringrazio innanzitutto per la sua risposta.
L'unico punto, è che il mio aneurisma, risulta uno pseudo aneurisma in quanto derivante da una patologia dell'aorta, cioè la coartazione. La succlavia non ce l'ho più in quanto utilizzata per riparare il tratto coartato. Non so se in questo caso l'aneurisma è considerato in maniera differente dai classici.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.3k visite dal 23/01/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.