Valvola nella valvola

Salve, sono una donna sfortunata di 43 anni con le seguenti patologie: celiachia, morbo di crohn, miastenia gravis, psoriasi, asma allergica e i seguenti problemi al cuore: Bradicardia sinusale sintomatica, extrasistolia ventricolare frequente (classe IV/B sec.Lown) e insufficienza mitrale moderata dopo anuloplastica già effettuata nel 2006. A giugno 2011 ho avuto anche un episodio di Tako-Tsubo e ho rischiato molto. Solo 2 giorni fa sono uscita dall'ospedale dove mi sono ricoverata, su indicazione del mio cardiologo, per impiantare un pacemaker nel tentativo di correggere la bradicardia e al fine di ottimizzare la terapia farmacologia per l'extrasistolia (miastenia permettendo). Ebbene, in sala operatoria, durante le manovre per l'mpianto del pacemaker ho avvertito un forte dolore sotto il seno sinistro e dietro la schiena che ha fatto interrompere la procedura e dopo i primi accertamenti e dopo 2 giorni di dolore e fatica a respirare si è risolto (in seguito a TAC) in un pneumotorace massivo e parziale collasso del polmone. Incredibile mi avevano bucato la pleura!!! Messo da parte il pacemaker che non ho voluto più mettere dopo tutto quel dolore dovuto anche al drenaggio veniamo al motivo per cui ho scritto. Dopo l'intervento del 2006 di anuloplastica per Morbo di Barlow della valvola mitrale mi ritrovo con un ecocardiogramma che recita:"ventricolo sinistro lievemente dilatato, con normale funzione contrattile globale (EF 54%).Moderata dilatazione biatriale.Lieve dilatazione del ventricolo destro.Arching del lembo anteriore mitralico, corde tendinee ispessite e retratte, anulus ispessito, insufficianza mitralica di grado moderato.Insufficiena tricuspidale lieve.PAPS 32 mmHg:Conclusioni:esiti non ottimali di plastica della mitrale." Il mio cardiologo oggi mi ha detto che si deve rivalutare il discorso della mitrale, anche perchè io mi sento molto stanca, senza forza, mi viene l'affanno se cammino veloce o se facci opochi gradini o piccole salite, oltre ad avere ogni tanto debolezze estreme (a volte sono svenuta e avolte quasi) (la mia frequenza minima è arrivata, secondo l'Holter a 32). Dicevo del mio cardiologo, ha usato l'espressione, in parole povere, "fare una valvola nella valvola" senza aprire di nuovo lo sterno. Io vorrei capire meglio che significa o il Vostro parere, e soprattutto questo nuovo intervento è urgente? Poi il pneumotorace che ho dovuto subire è conseguenza di un errore che si poteva evitare stando più attenti? E' possibile avere recidive? Chiedo scusa per il testo lungo e, ringraziando per l'attenzione, attendo impaziente una risposta.Grazie.
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Cardiochirurgo attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
Buongiorno. L'impianto per via percutaneo o transapicale di una protesi (aortica) all'interno della mitrale è una metodica poco utilizzata se non in casi estremi. Nel suo caso io valuterei innanzitutto se c'è realmente indicazione al reintervento (l'insufficienza mitralica è moderata e non severa) e i suoi sintomi possono anche essere dovuti alla miastenia. Inoltre si può prendere in considerazione l'impianto della mitral clip per via percutanea (ospedale San Raffaele Milano) per ridurre il grado di insufficienza valvolare.
Riguardo il pneumotorace, purtroppo è una complicanza possibile nell'impianto del PM. Ogni procedura invasiva comporta dei rischi, molto spesso indipendenti dall'operatore.
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Gentile utente,
credo proprio che nel suo caso sia utile e necessaria una valutazione cardiologica e cardiochirurgica congiunta, magari in regime di ricovero.

Credo sia fondamentale riconsiderare da parte sua, l'impianto del pacemaker cui già era stata posta indicazione dal suo Cardiologo.

Quella del pneumotorace è una complicanza che purtroppo può accadere durante certi tipi di procedure, ogni atto medico-chirurgico come può immaginare non è scevro da rischi, ma non dovrebbero esserci recidive ad un nuovo impianto.

Il "fare una valvola nella valvola" è tecnicamente fattibile.

Si parlerebbe nel suo caso di "valve in ring" ed effettivamente non c'è necessità di aprire lo sterno per impiantare la protesi.

Sfortunatamente però non tutte le tipologie di anelli protesici che vengono impiantati in posizione mitralica permettono un trattamento di questo tipo, per cui dovremmo sapere con precisione e valutare che tipo di anello è stato impiantato.

Si dovrebbero poi considerare poi alcuni aspetti:

1) Il grado di insufficienza mitralica (moderato) riscontrato dal suo cardiologo, associato a delle dimensioni ventricolari non eccessive ed ad una buona funzione ventricolare andrebbe confermato magari ad un esame transesofageo, per essere meglio indirizzati verso una eventuale indicazione al trattamento, che al momento
non appare, dai dati da lei riportati, effettivamente "urgente", ma meritevole comunque di approfondimento.

2) Molta della sintomatologia da lei avvertita, che farebbe proprendere per un trattamento della patoloogia mitralica, potrebbe migliorare in seguito ad impianto di pacemaker, che stabilizzerebbe la sua frequenza cardiaca.

3) La protesi che si andrebbe ad impiantare con il "valve in ring" sarebbe biologica e considerando la sua giovane età, non sarebbe a mio avviso una condizione ottimale.

4) Una valutazione delle sue copatolgie, potrebbe portare a mio avviso a proporrle un più invasivo, ma risolutivo, reintervento in sternotomia mediana con impianto di protesi meccanica.

Cordialmente
GI



Per visite Ospedale San Raffaele:

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Utente
Utente
Grazie di "cuore" per le risposte, che mi hanno fatto capire, ma che mi preoccupano ancora di più perchè ora, o tra qualche tempo, dovrò comunque sottopormi a reintervento e ancora non mi passa completamente lo shock di 5 anni fa (ah, ho dimenticato di dire che dopo l'intervento in sternotomia ho avuto anche una pericardite che ha rallentato molto la mia ripresa).
l'ipotesi di miglioramento impiantando il PM l'aveva fatta anche il mio cardiologo, quindi credete che comunque vada messo? io adesso ho molta paura.
L'intervento che ho subito consiste in:"plastica mitralica, trasposizione di corde da P2 ad A2 + anello completo di Carpentier-Edwards". saluti cordiali.
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Utente
Utente
Grazie di "cuore" per le risposte, che mi hanno fatto capire, ma che mi preoccupano ancora di più perchè ora, o tra qualche tempo, dovrò comunque sottopormi a reintervento e ancora non mi passa completamente lo shock di 5 anni fa (ah, ho dimenticato di dire che dopo l'intervento in sternotomia ho avuto anche una pericardite che ha rallentato molto la mia ripresa).
l'ipotesi di miglioramento impiantando il PM l'aveva fatta anche il mio cardiologo, quindi credete che comunque vada messo? io adesso ho molta paura.
L'intervento che ho subito consiste in:"plastica mitralica, trasposizione di corde da P2 ad A2 + anello completo di Carpentier-Edwards". saluti cordiali.
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Proceda con l'impianto del pacemaker e si sottoponga ad una valutazione precisa con esame transesofageo dell'insufficienza mitralica, non è detto che sia necessario un trattamento.

L'ipotesi Valve in Ring vista la presenza di anello completo sarebbe percorribile, ma come le dicevo non so quanto l'ipotesi sia effettivamente proponibile nel suo caso.
Stesso discorso per il sistema Mitraclip che deve valutare aspetti che probabilmente già il suo Cardiologo ha preso in considerazione scartandola come scelta terapeutica.

Cordialmente
GI


[#6]
Utente
Utente
Grazie, andrò la settimana prossima dal Cardiologo, con le radiografie di controllo per il pneumotorace e sentirò cosa dirà.
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