Ferita sternale

Circa quaranta giorni fa ho subito un intervento al cuore (bypass), il decorso post-operatorio è stato caratterizzato da lieve deiscenza del 1/3 inferiore della ferita sternale. Dopo alcune medicazioni, la ferita (asciutta, senza segni d'infezione) e stata suturata con quattro punti, successivamente rimossi.
Mi è stato consigliato di non far prendere sole alla ferita e di non fare bagni di mare, almeno per questa estate.
Limitandomi al sole,sarebbe sufficiente coprire con un cerotto la ferita?
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Una canottiera di cotone e' la scelta migliore. Se la ferita e' rimarginata perché non fare un bel bagno rinfrescante?!

In bocca al lupo e buona estate.
GI

Per visite Ospedale San Raffaele:

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Utente
Utente
Grazie mille per la rapida risposta.
Devo precisare che i punti sono stati rimossi appena due giorni fa: è bene far trascorrere un pò di tempo per i bagni?
Buona estate anche a lei.

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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
Conviene aspettare almeno fino a quando non siano evidenti croste a carico della ferita o in sede di inserzione dei punti.

GI
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Utente
Utente
Gent.mo Dr. Iaci,
a proposito dell'intervento ho tuttora un dubbio che mi assilla, riguardante il numero dei bpac impiantimi.
La coronarografia fatta prima dell'intervento riportava: sinistra: TC ateromasico mostra una stenosi lunga dell'80%. IVA di buon calibro, ateromasica, indenne da lesioni stenosanti. CX di buon calibro, ateromasica, indenne da lesioni stenosanti.
Destra: CD di buon calibro, dominante, mostra una stenosi ostiale dell'80%, quindi una del 90% sul 2° tratto, discontinua opacizzazione del vaso a valle.
Lo specialista emodinamico mi disse che sarebbero stati necessari 3 bpac, e tanti ne furono programmati in cardiochirurgia. Però, durante l'intervento, il cardiochirurgo decise di impiantarne solo 2, decidendo che il terzo "non era necessario".
A riprova di ciò, la vena safena già pronta (oltre le due arterie mammarie) non è stata ovviamente più utilizzata.
La rivascolarizzazione miocardica è stata eseguita mediante impianto di AMID su IVA e AMIS su OM1 in CEC.
Nella pratica cardiochirurgica c'è la possibilità che "visivamente" o in altro modo il chirurgo accerti l'inutilità di un bpac? C'è il rischio che sia rimasta una stenosi che potrebbe peggiorare?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 923 51
La certezza dell'effettiva necessità di un bypass coronarico si ha solamente alla ispezione in sala operatoria. Evidentemente la qualità del vaso distalmente alla stenosi, non era tale da meritare rivascolarizzazione chirurgica.

Cordialmente
GI