Aneurisma radice aortica
Buonasera, sono un 58enne , non fumatore, peso 88 kg, altezza 1,82 cm, con aneurisma del bulbo aortico 53mm secondo eco transesofagea e 49mm nel tratto ascendente , con valvola tricuspide e lieve insufficienza. Prolasso del lembo posteriore mitralico con insufficienza di grado lieve, aneurisma del s.i.a. La tac con e senza m.d.c riferisce un diametro assiale del tratto ascendente di 46mm, non segni tc da riferire a dissezione aortica. Mentre il medico che ha eseguito la eco transesofagea ha indicato un aortic ratio = 1.4 con indicazione cardiochirurgica > 1.5 , il primario del reparto di cardiochirurgia della clinica universitaria di Chieti ha effettuato un altro calcolo riferendo che è già possibile intervenire per la sostituzione del bulbo aortico. Di conseguenza sono in lista d'attesa per l'operazione. Chiedo di conoscere quali sono i rischi di tale tipo di operazione chirurgica, la qualità della vita dopo l'intervento , i tempi di recupero e l'affidabilità della clinica universitaria di Chieti per la cardiochirurgia. Grazie.
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Cardiologo, Cardiologo interventista
I parametri da considerare per l'indicazione chirurgica, oltre l'aortic ratio, comprendono la progressione della dilatazione, la presenza di altri fattori di rischio e la concomitante patologia valvolare. Non ho ben capito le dimensioni nei singoli punti dell'aorta ascendente, ma se ho interpretato bene la TAC (che dovrebbe essere la metodica più precisa) il diametro max dell'aorta ascendente è 46 mm, che in assenza di fattori di rischio particolari (Sindrome di Marfan, valvola aortica bicuspide, valvulopatia aortica almeno moderata) e senza un aumento del diametro in un anno >5 mm non costituisce indicazione a intervento chirurgico. Un diametro >5,5 cm, se in aumento, può essere una indicazione all'intervento.
L'intervento in condizioni di elezione ha un rischio accettabile, che va quantificato dal chirurgo in rapporto alla sua casistica e alla sua esperienza nell'intervento.
L'intervento in condizioni di elezione ha un rischio accettabile, che va quantificato dal chirurgo in rapporto alla sua casistica e alla sua esperienza nell'intervento.
[#2]
Cardiochirurgo
gentile utente, in genere si pone indicazione chirurgica quando l'aorta ascendente o la radice aortica superano 50 mm (45 mm in caso di sindrome di Marfan o bicuspidia aortica). Se la TC riporta diametri inferiori, è da valutare se eseguire l'intervento.
Mi sembra strano una differenza così importante nella misurazione dell'aorta tra eco e TC (53 mm all'eco, 46 mm alla TC).
la cardiochirurgia di Chieti è sicuramente un centro valido per eseguire questi tipi di interventi.
Il rischio di mortalità, in assenza di altre malattie, è circa il 3-5%: le ricordo però che per quantificare il rischio operatorio in modo corretto, è bene parlare con il chirurgo.
La qualità di vita successiva è normale.
I tempi di ricupero circa 3-4 settimane.
Mi sembra strano una differenza così importante nella misurazione dell'aorta tra eco e TC (53 mm all'eco, 46 mm alla TC).
la cardiochirurgia di Chieti è sicuramente un centro valido per eseguire questi tipi di interventi.
Il rischio di mortalità, in assenza di altre malattie, è circa il 3-5%: le ricordo però che per quantificare il rischio operatorio in modo corretto, è bene parlare con il chirurgo.
La qualità di vita successiva è normale.
I tempi di ricupero circa 3-4 settimane.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.5k visite dal 29/09/2010.
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