Tracheostomia: aiuta davvero così tanto?

Salve.
Un signore anziano con (oltre a varie fratture, ma non penso riguardi questo post) un solo polmone, purtroppo un pò danneggiato, respira attualmente grazie ad un respiratore automatico per via orale già da una decina di giorni.
Ho saputo che dopo un numero simile di giorni è inevitabile la tracheostomia; mi chiedevo il perché. Ma, d'altra parte, è una soluzione migliore perché permetterebbe di parlare?
Mi chiedo se la respirazione che avviene per via orale e quella che avviene per via della cannula grazie alla tracheostomia siano uguali o se la seconda può aiutare il paziente a riprendere autonomia in maniera migliore.
Secondo voi un paziente 76enne potrebbe tornare a respirare autonomamente dopo un periodo di tracheostomia? Potrebbe succedere una cosa del genere anche in età avanzata?

Saluti
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buona sera, nelle Rianimazioni, dopo un certo numero di giorni di intubazione e se il paziente non recupera, si pratica la tracheostomia perchè l'intubazione prolungata è causa essa stessa, di forme morbose iatrogene ( ossia legate alla presenza prolungata del tubo nelle prime vie respiratorie).
In più la tracheostomia può aiutare si la ripresa della respirazione autonoma (senza respiratore), perche riducendo lo spazio morto (il tragitto che l'aria percorre per arrivare ai polmoni, non attivo per la ossigenazione ), riduce la fatica respiratoria.
La tracheostomia fatta per tale motivo, può non essere definitiva, quindi essere successivamente chiusa, ma dipende da caso a caso.
Spero di essere stata esauriente e la saluto.

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Dottoressa Anna Maria Martin