Subire intervento?
cari medici mio marito e nato con l aorta bicuspide stenotica.e stato sottoposto ogni 6mesi a controlli come ecocardio e color doppler eseguito il 10 ottobre 2006.esito ventricolo sin di normali dimens,aorta di calibro 4.1cm a livello del bulbo,4.5 nellaporz tubolare,ultimo tratto dell aorta ascendente 3.6cm,di normale calibro.valvola aortica bicuspide con lembi calcifici ed ipomobili,atrio sin di normali dimens.cavità destre nella norma,vena cava inferiore di normale calibro.velocità mass transaortica fino a4.66 m/s,gradiente medio intorno a 50mm hg.il 06 02 2007 ha eseguito la tac torace,esito aneurisma all aorta ascend con i seguenti diametri,rad 28mm bulbo45mm giunz sinutub 38mm tratto tubul47mm valvola aortica calcifica.Pertanto chiedo a voi medici specialisti se con questi parametri mio marito all'età di 40anni asintomatico debba ricorrere a un'intervento chirurgico imminente?aspetto vostra risposta cordiali saluti.
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Utente
caro dr pierpaolo maietta,mi sono rivolta appunto a lei per sapere se è necessario fare entro i 6mesi l'intervento,la cardiochirurgia a me vicino mi ha detto che bisogna farlo.volevo sentirmi dire da lei. che non bisognava farlo subito, o quantomeno valutare. grazie lo stesso per il suo consulto.cordiali saliti.
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Chirurgo toracico, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Cardiochirurgo, Chirurgo generale
gentilissima sig.ra,
capisco e comprendo il suo stato di apprensione. le ricordo che colui che decide è sempre suo marito. le consiglio se può esserle di aiuto di farle spiegare i rischi dell'intervento, le terapie da effettuare dopo, entrare in contatto con l'equique e da lì anche un'attenta valutazione anestesiologica. Inoltre credo che farsi aiutare psicologicamente entrambi (richiederlo al medico curante)sia utile ad affrontare il problema.
restando sempre a sua disposizione
pierpaolo maietta.
capisco e comprendo il suo stato di apprensione. le ricordo che colui che decide è sempre suo marito. le consiglio se può esserle di aiuto di farle spiegare i rischi dell'intervento, le terapie da effettuare dopo, entrare in contatto con l'equique e da lì anche un'attenta valutazione anestesiologica. Inoltre credo che farsi aiutare psicologicamente entrambi (richiederlo al medico curante)sia utile ad affrontare il problema.
restando sempre a sua disposizione
pierpaolo maietta.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.8k visite dal 02/04/2007.
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