Infezione e trapianto cardiaco

Mio figlio di 16 anni a seguito di una grave forma di cardiopatia dilatativa, ha subito un trapianto cardiaco all' Ospedale S.Orsola di Bologna. Tutto è andato a meraviglia. Degno di nota è stata la professionalità e l'umanita dimostrata da tutto il personale a tutti i livelli. Quello che mi preocupa è che il donatore di Roma e della stessa età di mio figlio, è deceduto a seguito di meningite. Mi sono state date le più ampie assicurazioni ma la mia preocupazione è che la malattia del donatore possa trasferirsi su mio figlio. Esiste questo rischio? Mio figlio assume del BACTRIM.
Naturalmente non è permesso esprimere comunque la nostra riconoscenza ai genitori del donatore che non osiamo immaginare in quale stato di disperazione si trovano.
Grazie
Sauro
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Cardiochirurgo attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
gentile utente, non ha motivo di preoccuparsi. Se il cuore del donatore è stato ritenuto idoneo, vuol dire che non c'erano ovviamente riscontri di estensione del processo infettivo al miocardio. Vivete sereni.
Cordiali saluti