Cardiomiopatia
Buongiorno,
Abbiamo più casi di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva in famiglia: mio padre è morto d'infarto (56 anni), ad un nipote (7 anni)è stato diagnosticato la malattia ed a mia sorella lo stesso (46 anni).
Quest'ultima, dopo più di un anno di trattamento farmacologico, ha dovuto subire un'alcolizzazione del setto perché l'evoluzione della malattia era piuttosto rapida (l'operazione è stata fatta fine aprile). Sembra che tra poco, dovrà subire un'altra alcolizzazione.
Devo assolutamente fare degli esami (e quali) per sapere se ho la malattia considerato che non ho mai avuto sintomi ?
Ci sono in Nord-Italia (la mia famiglia vive in Francia) specialisti per esami ed eventualmente interventi simili?
Grazie per le vostre risposte.
Abbiamo più casi di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva in famiglia: mio padre è morto d'infarto (56 anni), ad un nipote (7 anni)è stato diagnosticato la malattia ed a mia sorella lo stesso (46 anni).
Quest'ultima, dopo più di un anno di trattamento farmacologico, ha dovuto subire un'alcolizzazione del setto perché l'evoluzione della malattia era piuttosto rapida (l'operazione è stata fatta fine aprile). Sembra che tra poco, dovrà subire un'altra alcolizzazione.
Devo assolutamente fare degli esami (e quali) per sapere se ho la malattia considerato che non ho mai avuto sintomi ?
Ci sono in Nord-Italia (la mia famiglia vive in Francia) specialisti per esami ed eventualmente interventi simili?
Grazie per le vostre risposte.
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Il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica non è solo l'alcolizzazione, che per altro come tecnica è stata ridimensionata, per le molte problematiche che può determinare anche in operatori esperti.
Il fatto che potrebbe essere ripetuta ne è una dimostrazione,la scelta della terapia deve essere prima di tutto su indicazione clinica e comunque non è mai semplice.
In Italia Genova e Firenze sono dei punti di riferimento
ma le ricordo che le cardiologie e cardiochirurgie francesi sono eccellenti.
Il fatto che potrebbe essere ripetuta ne è una dimostrazione,la scelta della terapia deve essere prima di tutto su indicazione clinica e comunque non è mai semplice.
In Italia Genova e Firenze sono dei punti di riferimento
ma le ricordo che le cardiologie e cardiochirurgie francesi sono eccellenti.
Dr. GIACOMO TERZI
[#5]
gli esami diagnostici per la miocardiopatia ipertrofica possono inziare con un semplice E.C.G. a 12 derivazioni, utile per lo screening in quanto un E.C.G. normale può quasi escludere la diagnosi di miocardiopatia ipertrofica e questo perchè L'ECG dei pazienti affetti da tale patologia è caratteristicamente anormale. L'ecocardiografia bidimensionale è sicuramente il "gold standard" nella diagnosi di questa malattia. Utili sono pure un Holter ECG, che può evidenziare la presenza di una fibrillazione atriale, contrazioni precoci ventricolari o episodi aritmici ventricolari o sopraventricolari. La Risonanza Magnetica ed il cateterismo cardiaco sono utilizzati nella valutazione del paziente affetto da miocardiopatia ipertrofica. Il cateterismo cardiaco va considerato quando si evidenziano segni di ischemia miocardica o quando si intende prendere in considerazione l'intervento chirurgico.
Il trattamento della miocardiopatia ipertrofica prevede un attento inquadramento clinico del paziente con controlli periodici, eseguire una valutazione del rischio per morte improvvisa e stare attenti a qualunque cambiamento del quadro clinico . Per i pazienti sintomatici la terapia farmacologica consiste nell'utilizzare beta-bloccanti o calcioantagonisti oppure la disopiramide. L'ablazione settale alcolica, la stimolazione bicamerale e la miectomia del setto secondo Morrow sono gli altri presidi terapeutici a disposizione per la cura di questa malattia che vanno valutati in base alle condizioni cliniche del paziente.
Il trattamento della miocardiopatia ipertrofica prevede un attento inquadramento clinico del paziente con controlli periodici, eseguire una valutazione del rischio per morte improvvisa e stare attenti a qualunque cambiamento del quadro clinico . Per i pazienti sintomatici la terapia farmacologica consiste nell'utilizzare beta-bloccanti o calcioantagonisti oppure la disopiramide. L'ablazione settale alcolica, la stimolazione bicamerale e la miectomia del setto secondo Morrow sono gli altri presidi terapeutici a disposizione per la cura di questa malattia che vanno valutati in base alle condizioni cliniche del paziente.
Prof. Emanuele Malta
[#7]
Le ho solo ricordato che anche in Francia ci sono buoni centri cardiologici dato che scrive "Ci sono in Nord-Italia (la mia famiglia vive in Francia)"non quindi per estrofilia ma credevo le fosse più comodo. Concordo poi pienamente con il collega che ha fatto l'ultimo intervento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.2k visite dal 16/09/2009.
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