Rnm con mezzo di contrasto??

Salve.
Avrei bisogno di un chiarimento.
A seguito di un forte fischio (acufene) all'orecchio sx che ho già da qualche anno e chi si è intensificato negli ultimi due mesi, su indicazione dell'otorino ho effettuato un'esame audiometrico e impedenziometrico dai quali è emerso che a SX la frequenza relativa ai 4000 HZ era molto bassa. Quindi il medico dello stesso studio di audiologia ha ritenuto di effettuare l'esame "Potenziali evocati" dal quale è emerso una marcata riduzione del segnale audio sempre a SX. Pertanto mi è stato consigliato di effettuare una risonanza magnetica all'encefalo con particolare riferimento all'angolo pontocerebellare con mezzo di contrasto senza indicare la diagnosi. L'otorino presso il quale mi sono rivolto ha concordato pienamente con il collega e mi ha prescritto la suddetta RMN con mezzo di contrasto.
La mia domanda è la seguente:Considerato che già da circa 4 anni sto monitorando una massa (possibile angioma) riscontrata a livello della vertebra D12 che, dalla varie risonanze effettuate annualmente con Mezzo di Contrasto, pare sia rimasta inalterata (ultima effettuata a fine agosto 2018), mi chiedo se è assolutamente necessario effettuare questa nuova risonanza all'encefalo utilizzando il mezzo contrasto.
Sono al corrente che con tale mezzo di contrasto l'esame risulta più preciso ed attendibile ma ho qualche remora, non solo per il breve lasso di tempo intercorso dall'ultima RMN alla colonna (solo 4 mesi dal 24 agosto 2018), ma anche perchè, da informazioni ricevute dal proprio medico di famiglia nonchè da approfondimenti su siti specializzati, pare che la stessa Agenzia per il Farmaco ha emanato da poco una importante informativa a tutti gli operatori del settore sull’uso di mezzi di contrasto contenenti gadolinio (mezzo di contrasto utilizzato nelle risonanze magnetiche) e sulla sospensione di alcune tipolgie di gadolinio. In sostanza con da questa informativa l'AIFA ha comunicato che uno studio dell’EMA ha confermato che, a seguito dell’uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio, si ha un accumulo di piccole quantità di gadolinio nei tessuti cerebrali. Anche se scientificamente non esiste alcuna evidenza che i depositi di gadolinio nel cervello abbiano causato danni ai pazienti, tuttavia, non essendo noti i rischi a lungo termine l’EMA ha raccomandato che i mezzi di contrasto lineari per uso endovenoso siano sospesi nell’UE. In Italia tali medicinali dovrebbero essere stati sospesi a partire dal 28 febbraio 2018
Alla luce di quanto sopra le chiedo quanto segue:
1) Nel caso dello specifico mio problema all'orecchio potrebbe essere indicato fare la RMN anche senza mezzo di contrasto?
2) in caso negativo potrei espormi a questo potenziale rischio di deposito di gadolinio specialmente se a carattere cumulativo (come nel mio caso avendo fatto varie risonanze con mdc in tutti questi anni) o sarebbe auspicabile attendere più tempo (almeno 6-8 mesi)?
Grazie anticipatamente. Cordialità
[#1]
Dr. Gaetano Moccia Foniatra 899 45
Salve, le riporto quanto aggiunge la nota che lei cita:
"Gli Operatori Sanitari dovranno utilizzare i mezzi di contrasto a base di gadolinio solamente quando non sia possibile ottenere le necessarie informazioni diagnostiche con scansioni non intensificate e utilizzare la minor dose possibile in grado di fornire sufficiente intensificazione per la diagnosi."
E' questa e' una valutazione che dovra' fare il suo Otorino e il radiologo.
Resta inteso che l'esame principe per una diagnosi di neurinoma dell'acustico e' con mezzo di contrasto.
Saluti

Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria

[#2]
Utente
Utente
Salve.
Grazie per la tempestiva risposta.
Chiarissimo quanto da lei riportato.
Tuttavia al di là della valutazione che dovrà fare l'otorino resta in ogni caso inequivocabile, all luce di quanto dichiarato dall AIFA, il rischio di deposito cumulativo del gadolinio (in quanto dallo studio effettuato in america le precedenti dosi depositate non vanno via) nel tessuto celebraleritengo sia concreto. Sbaglio??
Inoltre secondo lei cosa si intende per "minor dose possibile". C'è una dose in base al proprio peso corporeo o c'è una dose standard?
Quindi la valutazione è affidata allo scrupolo e alla professionalità del radiologo?? Pertanto mi chiedo: effettuando decine di risonanze al giorno e considerato che i vari esami pregressi e la loro ripetizione nel tempo vengono letti solo ed esclusivamente dopo l'effettuazione della RM, il radiologo potrà essere preventivamente così scrupoloso nell'utilizzare la minore dose possibile??
Infine da quanto ha riportato nel suo consulto lei ritiene che in base ai mie sintomi e ai risultati dell'esame dei potenziali evocati ci possa essere la concreta possibilità della presenza di un neurinoma dell'acustico? (può rispondermi iberamente non sono un tipo impressionabile anzi rappresenterebbe per me un motivo in più per eseguire con tranquillità un esame con mezzo di contrasto come il gadolinio).
Grazie ancora per la sua disponibilità
[#3]
Dr. Gaetano Moccia Foniatra 899 45
Salve,
Tutti gli atti medici devono basarsi su un rapporto di fiducia reciproca con il professionista che il paziente si sceglie di riferimento.
L'atto diagnostico terapeutico deve fondarsi su una alleanza per il raggiungimento di un'obiettivo che è il benessere del paziente.

Saluti
Acufeni

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