Acufeni
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 30 anni e soffro da più di un anno di acufeni, nonostante sua stato visitato da molti specialisti nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione razionale. Premetto che sento gli acufeni tutto il giorno e tutti i giorni, il ronzio si accentua notevolmente quando giro la testa a destra e a sinistra e quando sbadiglio. Dall'esame audiometrico è emersa una lieve perdita dell'udito in entrambe le orecchie. Mi è stata prescritta una risonanza senza contrasto alla testa e non ha identificato nulla di anomalo. Inoltre non so se sia un sintomo collegato ma la mia temperatura corporea basale si è abbassata, da 36.8 a 36.1 o 35.9 la mattina.
Sono un ragazzo di 30 anni e soffro da più di un anno di acufeni, nonostante sua stato visitato da molti specialisti nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione razionale. Premetto che sento gli acufeni tutto il giorno e tutti i giorni, il ronzio si accentua notevolmente quando giro la testa a destra e a sinistra e quando sbadiglio. Dall'esame audiometrico è emersa una lieve perdita dell'udito in entrambe le orecchie. Mi è stata prescritta una risonanza senza contrasto alla testa e non ha identificato nulla di anomalo. Inoltre non so se sia un sintomo collegato ma la mia temperatura corporea basale si è abbassata, da 36.8 a 36.1 o 35.9 la mattina.
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Gli acufeni vanno intesi come la percezione da parte del cervello di stimoli acustici endogeni, cioè non provenienti dall’esterno. Questa percezione è dovuta principalmente a una o più delle seguenti cause:
• Deficit uditivi. L’acufene può essere il sintomo di processi patologici a carico dell’orecchio, provocati da irritazioni, da traumi, da fattori genetici, da processi degenerativi legati all’età dall’utilizzo di farmaci ototossici che possono colpire l’orecchio interno sia nella sua porzione uditiva che in quella vestibolare. I deficit uditivi rappresentano la causa principale dell’insorgenza degli acufeni.
• Fattori psicologici. Alcune situazioni particolarmente stressanti possono portare all’insorgenza dell’acufene. Inoltre, come in un circolo vizioso, l’acufene può peggiorare a sua volta lo stato psicologico di chi ne soffre.
• Origini somatiche. Apparentemente non hanno nulla a che vedere con l’udito, ma comunque consentono all’orecchio di percepire rumori prodotti in altri distretti come all’interno di un vaso sanguigno (per esempio, in presenza di stenosi della arterie del collo o di malformazioni cardiache), delle articolazioni temporomandibolari o di una struttura muscolare (per esempio, nei casi di contrazione dei muscoli dell’orecchio medio o del palato).LE CAUSE DEGLI ACUFENI. Gli acufeni vanno intesi come la percezione da parte del cervello di stimoli acustici endogeni, cioè non provenienti dall’esterno. Questa percezione è dovuta principalmente a una o più delle seguenti cause:
• Deficit uditivi. L’acufene può essere il sintomo di processi patologici a carico dell’orecchio, provocati da irritazioni, da traumi, da fattori genetici, da processi degenerativi legati all’età dall’utilizzo di farmaci ototossici che possono colpire l’orecchio interno sia nella sua porzione uditiva che in quella vestibolare. I deficit uditivi rappresentano la causa principale dell’insorgenza degli acufeni.
• Fattori psicologici. Alcune situazioni particolarmente stressanti possono portare all’insorgenza dell’acufene. Inoltre, come in un circolo vizioso, l’acufene può peggiorare a sua volta lo stato psicologico di chi ne soffre.
• Origini somatiche. Apparentemente non hanno nulla a che vedere con l’udito, ma comunque consentono all’orecchio di percepire rumori prodotti in altri distretti come all’interno di un vaso sanguigno (per esempio, in presenza di stenosi della arterie del collo o di malformazioni cardiache), delle articolazioni temporomandibolari o di una struttura muscolare (per esempio, nei casi di contrazione dei muscoli dell’orecchio medio o del palato). Recentemente si è scoperto che Recentemente si è scoperto che alterazioni cranio-cervicali e temporo-mandibolari possono dare origine ad acufeni non tanto perché tali alterazioni producono rumori ma perché generano stimoli elettrofisiologici che si trasmettono alle vie nervose uditive: vengono definiti «somatosensoriali». Recentemente si è scoperto che alterazioni cranio-cervicali e temporo-mandibolari possono dare origine ad acufeni non tanto perché tali alterazioni producono rumori ma perché generano stimoli elettrofisiologici che si trasmettono alle vie nervose uditive: vengono definiti «somatosensoriali».possono dare origine ad acufeni non tanto perché tali alterazioni producono rumori ma perché generano stimoli elettrofisiologici che si trasmettono alle vie nervose uditive: vengono definiti «somatosensoriali».
• Altre cause. È infine possibile che l’acufene sia il campanello d’allarme di un tumore encefalico, spesso benigno.
I SINTOMI. In chi soffre di acufene, l’orecchio (o entrambe le orecchie) percepisce una varietà di suoni: ronzio, tintinnio, stridore, fischi, fruscio, soffi, sibili e talvolta suoni pulsanti scopri cosa si sente con gli acufeni. La percezione di questi rumori «fantasmi» può essere costante o intermittente, debole o molto forte. Quando l’acufene è pulsante, di solito si tratta di un suono che va in sincrono con il battito cardiaco. Il rumore percepito dall’orecchio affetto da acufene non è percepibile all’esterno (eccetto che per alcuni acufeni somatici). Infatti, soltanto chi ha l’acufene sente questi rumori fastidiosi. Nonostante questo la percezione è reale tanto da poter provocare altri sintomi come mal di testa, stati ansiosi e in generale problemi psicologici dovuti allo stress, disturbi del sonno e della concentrazione.
LA DIAGNOSI DELL’ACUFENE. Per prima cosa i pazienti vengono sottoposti a un’accurata indagine uditiva. Il medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra presterà particolare attenzione all’esame otoscopico dell’orecchio. Dopo aver proceduto all’esame di base audiometrico e impedenzometrico e ad alcuni test acufenometrici, effettuerà poi una valutazione del distretto cranio-cervicale e mandibolare. Il medico valuterà se procedere poi ad esami quali: risonanza magnetica nucleare, angiorisonanza, ecocolordoppler dei vasi epiaortici ed eventualmente trans-cranico, angiografia.
• Altre cause. È infine possibile che l’acufene sia il campanello d’allarme di un tumore encefalico, spesso benigno.
I SINTOMI. In chi soffre di acufene, l’orecchio (o entrambe le orecchie) percepisce una varietà di suoni: ronzio, tintinnio, stridore, fischi, fruscio, soffi, sibili e talvolta suoni pulsanti scopri cosa si sente con gli acufeni. La percezione di questi rumori «fantasmi» può essere costante o intermittente, debole o molto forte. Quando l’acufene è pulsante, di solito si tratta di un suono che va in sincrono con il battito cardiaco. Il rumore percepito dall’orecchio affetto da acufene non è percepibile all’esterno (eccetto che per alcuni acufeni somatici). Infatti, soltanto chi ha l’acufene sente questi rumori fastidiosi. Nonostante questo la percezione è reale tanto da poter provocare altri sintomi come mal di testa, stati ansiosi e in generale problemi psicologici dovuti allo stress, disturbi del sonno e della concentrazione.
LA DIAGNOSI Per prima cosa i pazienti vengono sottoposti a un’accurata indagine uditiva. Il medico specialista presterà particolare attenzione all’esame otoscopico dell’orecchio. Dopo aver proceduto all’esame di base audiometrico e impedenzometrico e ad alcuni test acufenometrici, effettuerà poi una valutazione del distretto cranio-cervicale e mandibolare. Il medico valuterà se procedere poi ad esami quali: risonanza magnetica nucleare, angiorisonanza, ecocolordoppler dei vasi epiaortici ed eventualmente trans-cranico, angiografia.
Gentile Utente le ho riportato quanto e' sul sito del Prof. Cianfrone di Roma , per farle capire quanto e' complicato il
percorso diagnostico dell'Acufene.
E' molto probabile che quanto Lei scrive e' inquadrabile nell'ambito delle alterazioni cranio-cervicali e temporo-mandibolari . Pertanto si rivolga ad uno specialista che ne sappia abbastanza.
• Deficit uditivi. L’acufene può essere il sintomo di processi patologici a carico dell’orecchio, provocati da irritazioni, da traumi, da fattori genetici, da processi degenerativi legati all’età dall’utilizzo di farmaci ototossici che possono colpire l’orecchio interno sia nella sua porzione uditiva che in quella vestibolare. I deficit uditivi rappresentano la causa principale dell’insorgenza degli acufeni.
• Fattori psicologici. Alcune situazioni particolarmente stressanti possono portare all’insorgenza dell’acufene. Inoltre, come in un circolo vizioso, l’acufene può peggiorare a sua volta lo stato psicologico di chi ne soffre.
• Origini somatiche. Apparentemente non hanno nulla a che vedere con l’udito, ma comunque consentono all’orecchio di percepire rumori prodotti in altri distretti come all’interno di un vaso sanguigno (per esempio, in presenza di stenosi della arterie del collo o di malformazioni cardiache), delle articolazioni temporomandibolari o di una struttura muscolare (per esempio, nei casi di contrazione dei muscoli dell’orecchio medio o del palato).LE CAUSE DEGLI ACUFENI. Gli acufeni vanno intesi come la percezione da parte del cervello di stimoli acustici endogeni, cioè non provenienti dall’esterno. Questa percezione è dovuta principalmente a una o più delle seguenti cause:
• Deficit uditivi. L’acufene può essere il sintomo di processi patologici a carico dell’orecchio, provocati da irritazioni, da traumi, da fattori genetici, da processi degenerativi legati all’età dall’utilizzo di farmaci ototossici che possono colpire l’orecchio interno sia nella sua porzione uditiva che in quella vestibolare. I deficit uditivi rappresentano la causa principale dell’insorgenza degli acufeni.
• Fattori psicologici. Alcune situazioni particolarmente stressanti possono portare all’insorgenza dell’acufene. Inoltre, come in un circolo vizioso, l’acufene può peggiorare a sua volta lo stato psicologico di chi ne soffre.
• Origini somatiche. Apparentemente non hanno nulla a che vedere con l’udito, ma comunque consentono all’orecchio di percepire rumori prodotti in altri distretti come all’interno di un vaso sanguigno (per esempio, in presenza di stenosi della arterie del collo o di malformazioni cardiache), delle articolazioni temporomandibolari o di una struttura muscolare (per esempio, nei casi di contrazione dei muscoli dell’orecchio medio o del palato). Recentemente si è scoperto che Recentemente si è scoperto che alterazioni cranio-cervicali e temporo-mandibolari possono dare origine ad acufeni non tanto perché tali alterazioni producono rumori ma perché generano stimoli elettrofisiologici che si trasmettono alle vie nervose uditive: vengono definiti «somatosensoriali». Recentemente si è scoperto che alterazioni cranio-cervicali e temporo-mandibolari possono dare origine ad acufeni non tanto perché tali alterazioni producono rumori ma perché generano stimoli elettrofisiologici che si trasmettono alle vie nervose uditive: vengono definiti «somatosensoriali».possono dare origine ad acufeni non tanto perché tali alterazioni producono rumori ma perché generano stimoli elettrofisiologici che si trasmettono alle vie nervose uditive: vengono definiti «somatosensoriali».
• Altre cause. È infine possibile che l’acufene sia il campanello d’allarme di un tumore encefalico, spesso benigno.
I SINTOMI. In chi soffre di acufene, l’orecchio (o entrambe le orecchie) percepisce una varietà di suoni: ronzio, tintinnio, stridore, fischi, fruscio, soffi, sibili e talvolta suoni pulsanti scopri cosa si sente con gli acufeni. La percezione di questi rumori «fantasmi» può essere costante o intermittente, debole o molto forte. Quando l’acufene è pulsante, di solito si tratta di un suono che va in sincrono con il battito cardiaco. Il rumore percepito dall’orecchio affetto da acufene non è percepibile all’esterno (eccetto che per alcuni acufeni somatici). Infatti, soltanto chi ha l’acufene sente questi rumori fastidiosi. Nonostante questo la percezione è reale tanto da poter provocare altri sintomi come mal di testa, stati ansiosi e in generale problemi psicologici dovuti allo stress, disturbi del sonno e della concentrazione.
LA DIAGNOSI DELL’ACUFENE. Per prima cosa i pazienti vengono sottoposti a un’accurata indagine uditiva. Il medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra presterà particolare attenzione all’esame otoscopico dell’orecchio. Dopo aver proceduto all’esame di base audiometrico e impedenzometrico e ad alcuni test acufenometrici, effettuerà poi una valutazione del distretto cranio-cervicale e mandibolare. Il medico valuterà se procedere poi ad esami quali: risonanza magnetica nucleare, angiorisonanza, ecocolordoppler dei vasi epiaortici ed eventualmente trans-cranico, angiografia.
• Altre cause. È infine possibile che l’acufene sia il campanello d’allarme di un tumore encefalico, spesso benigno.
I SINTOMI. In chi soffre di acufene, l’orecchio (o entrambe le orecchie) percepisce una varietà di suoni: ronzio, tintinnio, stridore, fischi, fruscio, soffi, sibili e talvolta suoni pulsanti scopri cosa si sente con gli acufeni. La percezione di questi rumori «fantasmi» può essere costante o intermittente, debole o molto forte. Quando l’acufene è pulsante, di solito si tratta di un suono che va in sincrono con il battito cardiaco. Il rumore percepito dall’orecchio affetto da acufene non è percepibile all’esterno (eccetto che per alcuni acufeni somatici). Infatti, soltanto chi ha l’acufene sente questi rumori fastidiosi. Nonostante questo la percezione è reale tanto da poter provocare altri sintomi come mal di testa, stati ansiosi e in generale problemi psicologici dovuti allo stress, disturbi del sonno e della concentrazione.
LA DIAGNOSI Per prima cosa i pazienti vengono sottoposti a un’accurata indagine uditiva. Il medico specialista presterà particolare attenzione all’esame otoscopico dell’orecchio. Dopo aver proceduto all’esame di base audiometrico e impedenzometrico e ad alcuni test acufenometrici, effettuerà poi una valutazione del distretto cranio-cervicale e mandibolare. Il medico valuterà se procedere poi ad esami quali: risonanza magnetica nucleare, angiorisonanza, ecocolordoppler dei vasi epiaortici ed eventualmente trans-cranico, angiografia.
Gentile Utente le ho riportato quanto e' sul sito del Prof. Cianfrone di Roma , per farle capire quanto e' complicato il
percorso diagnostico dell'Acufene.
E' molto probabile che quanto Lei scrive e' inquadrabile nell'ambito delle alterazioni cranio-cervicali e temporo-mandibolari . Pertanto si rivolga ad uno specialista che ne sappia abbastanza.
Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.9k visite dal 23/02/2018.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.