Vibrazione orecchio destro dopo pressione o ascolto di alcune frequenze

Gentili dottori, sono una ragazza di 22 anni. L'anno scorso mi è comparso all'improvviso un disturbo veramente strano all'orecchio destro, che mi impedisce di frequentare luoghi anche leggermente rumorosi, e soprattutto i ristoranti per il continuo tintinnio delle forchette, in quanto il fastidio all'orecchio destro mi provoca una forte sensazione di stordimento e mancanza di lucidità. Addirittura mi si interrompe il processo deglutitorio e soffoco, quando i rumori diventano insistenti. Ho scritto anche nella sezione neurologia perché ho avuto altri sintomi neurologici senza causa accertata (RM encefalo 1,5 tesla completamente negativa; ANGIOrisonanza senza mdc negativa ; EMG negativa), ho preso antidepressivi per 3 mesi e i più gravi sono rientrati. Non è mai scomparso, però, questo problema all'orecchio destro che si manifesta in questo modo: quando tocco sotto l'orecchio destro, quando sbadiglio, quando parlo a voce alta, piego il collo, quando mi parlano SEMPLICEMENTE (quindi senza toccare in nessun modo) a una distanza di un metro, quando sento un suono acuto, avverto nell'orecchio destro un rumore vibratorio che dura meno di un secondo, è un rumore che non riesco a definire, sembra acqua che scorre in un tubo e si blocca.
Il mio ultimo otorino mi ha fatto visita audiometrica e impedenzometrica e non è emerso nulla! Quindi mi ha consigliato un doppler TSA per scongiurare cose gravi: negativo anch'esso. In ultima analisi mi ha consigliato una RM encefalica con mezzo di contrasto. Ma il mio neurologo ha detto che era inutile il contrasto perché se ci fosse stata una massa si sarebbe vista anche senza. Oggi il mio neurologo ha detto che potrebbe essere un problema all'arteria auricolare superiore e mi ha detto che questa non si vede dal doppler TSA. Sono preoccupatissima! Soffro di ipotensione (la massima non arriva neanche ad 80 spesso) e ho paura di avere un problema grave a questa arteria... vi prego ditemi quale esame strumentale posso fare, grazie...

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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
La risonanza e l'angiorisonanza sono nella norma per cui non deve temere nulla. La normalità dell'esame audiometrico depone per una "iperacusia", fenomeno che si associa spesso anche alla presenza di acufeni (rumori nell'orecchio). Spesso è presente nei soggetti emicranici. Purtroppo non esiste una terapia specifica.

Vincenzo Marcelli

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Utente
Utente
Grazie mille dottore. Quindi questa vibrazione interna 24 h su 24 che si manifesta al tocco e all'ascolto di frequenze basse o acute, non le fa pensare a nulla di grave?
Preciso che negli ultimi giorni mi hanno detto che potrei essere affetta da una forma di epilessia parziale, poiché nel mio EEG sono emerse delle irritazioni...
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Mi può spiegare meglio cosa intende per "vibrazione"? Se si tratta realmente di una vibrazione potrebbe trattarsi di una fascicolazione di un muscolo che si trova nell'orecchio medio (stapedio o tensore del timpano). Ma anche in questo caso nulla che debba preoccuparla. Piuttosto approfondisca gli aspetti neurologici. Credo le abbiano proposto un EEG in deprivazione di sonno, giusto?
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Utente
Utente
Esatto dottore. L'EEG con deprivazione di sonno lo eseguirò martedì. È difficile definire bene questo rumore vibratorio, potrei assimilarlo al rumore che produce una mano sopra un microfono acceso (ma meno intenso).
Dura pochissimo, un quarto di secondo, ma è costante, cioè sempre presente ogni volta che finisco di emettere suoni con la voce, ogni volta che finisco di parlare o sbadigliare. E ogni volta che qualcuno mi parla da vicino (soprattutto al telefono è insopportabile!). E poi ovviamente alla digito pressione.
Ho fatto anche un ECG e sono risultate anomalie aspecifiche delle onde T.
Lei crede che dovrei approfondire? Potrebbe essere un'occlusione o un aneurisma o un'ischemia pregressa che al doppler TSA non è emersa?
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Stia serena...gi esami hanno già dato esito negativo e pertanto non avrei nessun tipo di preoccupazione. Certo, il disturbo resta ma se il dubbio è di avere qualche grave malattie, le ripeto di stare tranquilla.
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Utente
Utente
Grazie infinite dottore. Quindi posso escludere una patologia congenita a carico dei vasi sanguigni cerebrali? Onestamente io ora sono preoccupata per quelli cardiaci...
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Utente
Utente
Ah dottore, dimenticavo di dirle che nella RM è emersa tale dicitura: fini strie perivascolari in ambito iuxta corticale retrotrigonale, di scarsa rilevanza clinica. Potrebbe essere un attacco ischemico?