Aereo e problemi auricolari
In occasione di viaggi aerei, poco dopo il decollo le orecchie si tappano, provocando un fastidioso senso di ovattamento, leggera diminuzione dell'equilibrio e complessivo disagio: problemi che perdurano addirittura per alcuni giorni dopo l'atterraggio.
A nulla vale la masticazione, durante e dopo il viaggio, di chewing-gum.
Dovendo affrontare un viaggio aereo di circa dieci ore, chiedo cortesemente dei suggerimenti per ridurre - se possibile - tali inconvenienti.
Ringrazio e invio cordiali saluti.
A nulla vale la masticazione, durante e dopo il viaggio, di chewing-gum.
Dovendo affrontare un viaggio aereo di circa dieci ore, chiedo cortesemente dei suggerimenti per ridurre - se possibile - tali inconvenienti.
Ringrazio e invio cordiali saluti.
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Gent Utente,
il suo disturbo è probabilmente legato ad una disfunzione delle tube uditive. Premettendo che non è possibile giungere ad una diagnosi certa e ad una successiva terapia semplicemente via internet, mi permetto di suggerirle, prima del decollo e prima dell'atterraggio, l'applicazione di 3-4 gocce nasali di Argento proteinato o di Arrgento vitellinato (evito nomi commerciali) per narice, al fine di ridurre od evitare il disturbo.
Tuttavia è utile cercare di capire il motivo di questo suo disturbo, pertanto le suggerirei di effettuare una Visita Audiologica o ORL, un'esame impedenzometrico con prove di funzionalità tubarica ed eventualmente una rinofibroscopia per visualizzare la condizione anatomica del rinofaringe e degli osti tubarici.
Non si limiti dunque alla soluzione che le propongo, ma effettui gli accertamenti che le ho suggerito, per giungere ad una diagnosi completa.
Cordiali Saluti.
il suo disturbo è probabilmente legato ad una disfunzione delle tube uditive. Premettendo che non è possibile giungere ad una diagnosi certa e ad una successiva terapia semplicemente via internet, mi permetto di suggerirle, prima del decollo e prima dell'atterraggio, l'applicazione di 3-4 gocce nasali di Argento proteinato o di Arrgento vitellinato (evito nomi commerciali) per narice, al fine di ridurre od evitare il disturbo.
Tuttavia è utile cercare di capire il motivo di questo suo disturbo, pertanto le suggerirei di effettuare una Visita Audiologica o ORL, un'esame impedenzometrico con prove di funzionalità tubarica ed eventualmente una rinofibroscopia per visualizzare la condizione anatomica del rinofaringe e degli osti tubarici.
Non si limiti dunque alla soluzione che le propongo, ma effettui gli accertamenti che le ho suggerito, per giungere ad una diagnosi completa.
Cordiali Saluti.
- Stefano Brambilla -
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 14/02/2005.
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