Estraniamento e allucinazioni dopo coma farmacologico

Gentilissimi dottori,
Mia mamma è stata ricoverata in terapia intensiva per uno shock settico derivante da listeria coli 10 giorni fa.
Nei giorni precedenti aveva accusato forti dolori addominali, diarrea e vomito ed ha trattato questa sintomatologia su consiglio del medico di base come una comune influenza intestinale fino a quando non è caduta a terra ed è stata chiamata un’ambulanza che l’ha portata in ospedale.
Inizialmente stava bene, prima tac negativa, nel giro di pochissime ore da quando era entrata in ospedale alla tac risultava un edema celebrare e i suoi reni hanno smesso di urinare e sono stati fortemente danneggiati.
Non risultava essere più collaborativa e per questo è stata sedata, è stata in dialisi fino a tre giorni fa, poiché inizialmente i reni non accennavano a migliorare nemmeno minimamente nonostante l’utilizzo anche di un filtro.
Come anticipato, tre giorni fa è stata risvegliata e le sono stati tolti diversi supporti, la tac è risultata nuovamente negativa e così l’elettroencefalogramma, i reni hanno ripreso a funzionare tanto che i dottori adesso credono che non avrà bisogno di alcuna dialisi in futuro.
Aggiungo inoltre che nonostante mia madre fosse in shock settico, è riuscita a mantenere una pressione adeguata autonomamente per tutto il periodo di ricovero, senza l’ausilio di supporti.
Da quando è stata svegliata, però, ha diverse visioni e cerca di togliersi tutti i supporti come flebo e mascherina, per questo le sono stati legati i polsi.
I dottori mi hanno detto che verrà contattato uno psicologo per farla valutare e per comprendere le cause di questa sua situazione.
Specifico che già dopo tre giorni dal ricovero è stata effettuata una finestra neurologica per valutare lo stato del cervello e lei era collaborativa, contrariamente a quanto è stata sedata, ed eseguiva piccoli comandi.
Inoltre, quando la vado a trovare quotidianamente, non ha problemi a riconoscermi ed ho notato che in grado di comprendere l’elemento temporale: al mio mamma domani non posso venire, ci vediamo lunedì lei mi ha risposto allora ci vediamo dopodomani dopo mi esplicazione del fatto che quel giorno fosse sabato.

Sono estremamente preoccupata, so che uscire dal coma farmacologico è estremamente delicato, ma ho timore che questo stato possa protrarsi nel futuro.
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Dr. Claudio Pagano Anestesista 10
Gentile Signora le consultazioni sono a pagamento.

Cordiali saluti

Dr. claudio pagano

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Gentile dr. Pagano,
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Grazie per l'attenzione,
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Gentile utente, scusi per il ritardo con cui le rispondiamo. È passato un bel po' di tempo e credo che vi siano degli sviluppi certamente positivi sul caso che ci ha raccontato. È normale o quantomeno frequente che in situazioni di questo genere vi possano essere delle fasi di disorientamento legate a vari problemi: non solo il quadro infettivo presentato da sua madre ma lo stesso ricovero in terapia intensiva che notoriamente può creare temporanei e transitori quadri di disorientamento. Per il primo, più importante, punto (l'infezione) già dal suo scritto abbiamo capito che sia stata agevolmente superata la fase critica della sepsi, con recupero del quadro renale e con una situazione di integrità cerebrale come detto nel risultato dell'EEG e della TC encefalo. Tuttavia spesso il quadro clinico può andare in direzione completamente opposta a ciò che esami e indagini radiologiche evidenziano. Ma nella maggior parte dei casi si risolvono nel breve tempo. Soprattutto col rientro del paziente nel comfort della sua casa e dei suoi affetti familiari. Ci aggiorni quindi se la nostra ipotesi sia stata avvalorata dai fatti e comunque nutrirei una certa tranquillità e ottimismo sul completo recupero delle funzionalità neurologiche della paziente. Un eventuale aiuto farmacologico dello specialista psichiatra, più dello psicologo, sicuramente potrà apportare dei benefici accelerando la completa remissione dei sintomi.
Cordiali saluti

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Dott. Stelio ALVINO