Sedazione cosciente

Buonasera, oggi ho effettuato una colonscopia per un dolore al fianco sinistro (il quale fortunatamente ha avuto un buon esito) , l'intervento e' stato effettuato in struttura convenzionata con la mia assicurazione sanitaria privata, l' impegnativa del mio medio curante riportava Colonscopia in sedazione cosciente...ora fortunatamente fino ad oggi non ho mai avuto bisogno di grandi interventi ospedalieri quindi non me ne intendo molto e chiedo a voi anche per curiosità, arrivato alla struttura mi e' stata chiesta impegnativa che riportava sedazione cosciente, poi dopo fatto riempire il foglio delle avvertenze dei possibili rischi in cui ho accettato (esempio un caso su 3000 perforazione intestino ecc) riportando sul foglio sedazione cosciente le mie allergie alle penicilline ecc dopo di che ho parlato con l' anestesia che mi ha chiesto altezza peso e altri dati, per farvela breve dopo avermi messo flebo mi hanno fatto una puntura di liquido bianco (poi ho scoperto essere propofol) e mi sono addormentato, la colonscopia e' andata bene ma non ho capito perché e' stata effettuata con quel farmaco, la coscente non prevede che il paziente rimanga sveglio?
Grazie e buon lavoro
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Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Gentilissimo utente buon pomeriggio. La sedazione cosciente (detta anche sedo-anestesia) consiste in una tecnica anestesiologica che ha lo scopo di provare una condizione di rilassamento, favorendo amnesia e controllo del dolore.
Il risultato è che il paziente, pur rimanendo cosciente, non avverte alcun dolore ma soprattutto non ricorda nulla dell’intervento in questione. Quello che è importante è che la sedazione cosciente non implica la perdita dei riflessi protetti, cioè la capacità di mantenere la respirazione autonoma e di rispondere in modo adeguato agli stimoli fisici e ai comandi verbali.
Tale tecnica, ottenibile con benzidiazepine o anche con anestetici ipnoinduttori a dosaggi tali da non deprimere mai completamente l’attività respiratoria del paziente, non implica una vera e propria veglia del paziente ma più che altro una sedazione dove la coscienza non è completamente depressa e soprattutto i riflessi protettivi delle vie aeree sono mantenuti. L’anestesista che l’avrà avuto in cura avrà ponderato la scelta farmacologica dosando in maniera attenta i farmaci utilizzati. Infatti ricordiamoci sempre che la DOSE FA IL VELENO cioè in base al dosaggio che si fa anche il propofol in sintesi può essere usato nella sedazione cosciente. Si sarà assopito avrà mantenuto il respiro non avrà avuto dolore e memoria della colonscopia : obiettivo raggiunto quindi. Spero di aver tolto ogni suo dubbio. Non esiti à ricontata e soprattutto voglia cortesemente dare una sua valutazione a tale consulenza tramite i canali messi a disposizione dalla piattaforma.

Dr. Baccaro Alessandro
Medico Chirurgo
Specialista in Anestesia e Rianimazione

[#2]
Dr. Francesco Lo Iacono Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 6
Sono d'accordo col collega che le ha risposto prima. Usando solo le benzodiazepine il paziente rimane in uno stato di sopore ma può avvertire dei fastidi. Usando il propofol a dosi adeguate il paziente dorme ma conserva il respiro spontaneo ,sempre sotto controllo anestesiologico , ed i riflessi ma non avverte nessun fastidio della procedura ed il risveglio è abbastanza rapido con una amnesia retrograda. Importante che si è trovato a suo agio e non ha avvertito fastidi ed abbia avuto fiducia nell'anestesista che si è occupato di lei.

Dr. FRANCESCO LO IACONO

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