Sedazione cosciente endovenosa

Buongiorno Dott.
ri e Dott.
se
scrivo perché dovrò sottopormi ad una serie di cure odontoiatria in un’unica seduta, tra cui un’estrazione radicolare di un ottavo, il tutto coadiuvato da SEDAZIONE COSCIENTE ENDOVENOSA, questo perché soffro di forte, anzi fortissimo, riflesso del vomito.

Ora il dubbio è, dovendo lavorare in profondità e dovendo applicare matrici all’interno della bocca, tutte cose per me impossibili in in situazione di lucidità, sarà utile questa tecnica da me mai sperimentata?
Arriverò effettivamente a non accorgermi di nulla?
Rischio comunque crisi di conato?
In ultimo mi farebbe piacere sapere che mix di farmaci può essere verosimilmente usato.

Purtroppo non ho avuto modo di parlare con l’anestesista, che vedrò solo il giorno della procedura.

Grazie in anticipo a tutti
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Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Buongiorno Gentile Utente.
L’anestesia cosciente o meglio detta sedazione cosciente è una pratica di comune utilizzo in odontoiatria per rendere possibili interventi chirurgici odontoiatrici in pazienti sensibili, fobici o mal tolleranti dolori o comunque con riflessi tosse e vomito facilmente elicitabili. Si svolge con ausilio di attento monitoraggio dei parametri vitali e può essere gassosa con utilizzo del protossido d’azoto,ormai di largo uso in odontoiatria, o come nel suo caso endovenosa. Il mix farmacologico usato in genere si basa su ansiolitici come le benzodiazepine short acting, analgesici e antiemetici. Raramente si utilizzano narcotici proprio perché si tratta di trovare un compromesso fra il comfort del paziente che deve essere libero dal dolore e da sensazioni spiacevoli ed il mantenimento delle funzioni vitali del paziente stesso che non devono essere assolutamente compromesse; in particolare modo il respiro poiché il paziente in sedazione cosciente deve mantenere un respiro valido poiché non si tratta di una anestesia generale con intubazione e collegamento ad un respiratore artificiale. Inoltre ci sono anche da valutare le esigenze del chirurgo operatore che deve operare senza che il paziente opponga resistenza in virtù delle sue caratteristiche fobiche o comunque improntate a facile evocazione di tosse e vomito. Se ne deduce che il lavoro delicato ed importantissimo del suo Anestesista sarà improntato alla ricerca di tale equilibrio; ed è ciò che quotidianamente facciamo in tutte le sale operatorie noi Anestesisti Rianimatori. Quindi mi permetto di tranquillizzarLa in tal senso perché sono pratiche standardizzate e sicure da effettuare con attenzione competenza e diligenza. Spero di esserLe stato utile non esiti a ricontattarmi nonché a valutare con i mezzi messi a disposizione per Voi utenti dalla piattaforma il mio consulto. Cordiali Saluti

Dr. Baccaro Alessandro
Medico Chirurgo
Specialista in Anestesia e Rianimazione

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Utente
Utente
Gent.le Dott.Baccaro, la ringrazio per la risposta esauriente, mi rimane un ultimo dubbio, dopo la procedura esistono rischi di reazioni avverse? Malesseri di qualche natura, escluse quelle dentistiche.
Grazie mille del supporto
[#3]
Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Buonasera gentile utente. Dunque dal punto di vista anestesiologico può permanere nelle prime 2-4 ore sensazione di stordimento e di astenia. Potrebbe in base ai farmaci ed a i dosaggi scelti esserci il classico PONV cioè nausea e vomito post operatorio. Ma in entrambi i casi previsti comunque si possono mettere in pratica manovre ed accorgimento anche farmacologici correttivi. A disposizione per ulteriori chiarimenti
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