Terapia sedazione palliativa

Buonasera.

Scrivo in preda alla disperazione.

Mia nonna 91 anni è ormai giunta alla fine.
È stata rimandata a casa dall ospedale dove era ricoverata a causa di mancanza posti letto emergenza covid 19

Ha un grave scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, ipertensione, versamento pleurico, versamento pericardico, ipossiemia è portatrice PMK, demenza senile avanzata.


Ormai delira in continuazione non parla più se non emettendo parole incomprensibili tranne quando chiama gridando il suo papà.


È sotto ossigeno 2L/min 24h
Talofen fiale 50 mg al giorno
Aloperidolo 50 ggt al giorno
Zolpidem 30 ggt
Fentanil 50 mg cerotto

Tutto il resto della terapia farmacologica salvavita è stata sospesa poiché la rifiuta insieme al cibo ed acqua da ben 5 gg.


Mia nonna è forte non vuole cedere, i farmaci sedativi durano sempre di meno ed io ho paura che soffra in quei momenti di risveglio.

Non è proprio uno stato di coscienza vera e propria:
Occhi socchiusi, assenti nel vuoto, corpo immobile,
Non risponde agli stimoli vocali ma reagisce agli stimoli del dolore e non permette che le si faccia nulla.
Solo che quando si " sveglia " invoca continuamente suo padre e sua madre per poi cadere di nuovo nel sonno.


Dunque, considerata l'emergenza io sono disposto a tenerla in casa fino alla fine però mi chiedo se i sanitari possano aiutarmi di più nel somministrare
Terapie palliative come sedativi più potenti al patto che non soffra.


Ho estremamente bisogno di aiuto

Grazie mille

Un caro saluto
Dr. Daniele Orsucci Neurologo, Dietologo 367 19
Buongiorno, il curante può certamente attivare le cure palliative domiciliari.

D. Orsucci (Toscana, anche a domicilio)
Neurologo - Esperto Elaborazione Diete
Consulenze e diete on-line: orsuccid@gmail.com, 328-7524598

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