Appendicectomia, terrore e fobia dell'anestesia generale

Buongiorno. Lunedì dovrò sottopormi ad appendicectomia (programmata) per evitare una ennesima ri-infiammazione e conseguente peritonite (ho iniziato circa 3 settimane fa ad avere dolori, ora passati con cura antibiotica ma sia il mio medico che il chirurgo che ho consultato mi hanno detto di programmarla per toglierla in quando le ricadute sono più gravi e pericolose).
Io non ho paura né dell'intervento (che sarà in laparoscopia) né del dolore post operatorio (ho fatto 2 figli in 18 mesi entrambi parti naturali senza medicazioni quindi il dolore non mi spaventa :)) il mio terrore è l'anestesia generale, non concepisco il perdere coscienza, venire curarizzata, intubata, rischiare persino di morire, sono terrorizzata ho paura di non vedere mai più i miei figli e di morire su quel tavolo operatorio per un intervento così banale, ho consultato anche la mia psicologa ma non riesco a vivere la cosa serenamente...
Sono letteralmente terrorizzata dall'idea di non svegliarmi più, al pre-ricovero ho esternato i miei dubbi all'anestesista il quale con molto distacco mi ha detto che si vede lontano un miglio che ho paura e che o firmavo o non firmavo che tanto non si poteva fare altrimenti e di "non tirarmi le sfighe addosso", testuali parole... Capirete che mi ha messo ancora più paura...
Vi ringrazio e aspetto una vostra risposta per favore!
[#1]
Dr. Dario Giugni Anestesista 37 8
Gentile signora,
le sue ansie e i suoi timori sono comprensibili e molto diffusi nella popolazione generale.

L'anestesia moderna è una pratica sicura e le complicanze sono ridotte al minimo; certo, il rischio non può essere pari a 0 (in medicina il rischio 0 non esiste), ma è più probabile avere un incidente in auto andando all'ospedale che morire durante l'intervento chirurgico; il nostro lavoro è proprio assicurarci che i pazienti in sala operatoria siano sempre in sicurezza, vigilando costantemente sui parametri vitali.

Provi a pensare che la perdita di coscienza, la curarizzazione, l'intubazione tracheale (che sembrano spaventarla molto) e tutto quello che riguarda l'intervento chirurgico viene fatto per trattare la malattia di cui soffre.

So che è difficile vivere con tranquillità i giorni precedenti un intervento chirurgico (che non è banale, nessun intervento lo è), specie se i professionisti che ha incontrato fino ad adesso non le hanno fornito le rassicurazioni che cerca. Vedrà che quando inizieranno a somministrarle i farmi della pre-anestesia l'ansia diminuirà di molto.

Spero di averla aiutata almeno un po' a ridurre l'ansia, se ha altre domande siamo qui.

Cordiali saluti,

Dott. Dario Giugni

[#2]
Utente
Utente
Si mi rincuora tantissimo, davvero c'è più possibilità che abbia un incidente andando verso l'ospedale in macchina che succeda qualcosa di brutto durante l'operazione? So che una volta addormentata mi sembrerà che il tempo non sia passato ma proprio l'andare via di casa dopodomani mattina mi terrorizza... Sono stata forte x molte cose nella mia vita, sono nata a 26 settimane e ho avuto 2 ischemie nel periodo in incubatrice, ho fatto la polmonite all'età di 6 anni, ho affrontato 2 parti naturali con gravidanze dettate da diabete gestazionale e severa anemia ... Non mi sono mai sentita spaventata o sopraffatta, ma ora, proprio perché ho i miei figli, ne sono terrorizzata! In più l'anestesista invece di rassicurarmi mi ha liquidata bruscamente come detto sopra... Per molti sembrerò una fifona e piagnona, per un intervento di 40 minuti mini invasivo (giusto?) come un appendicectomia... Ma non ci posso far niente il mio subconscio non accetta con serenità questa cosa....
[#3]
Dr. Dario Giugni Anestesista 37 8
Cara Signora,
le prove che ha affrontato sono decisamente impegnative e non deve certo temere un intervento chirurgico che, per quanto abbia un minimo rischio non eliminabile (mentirei se le dicessi il contrario), è sicuramente meno rischioso di mantenere un'appendice che le dà questi problemi. Pensi che se si dovesse operare in urgenza il rischio per lei sarebbe maggiore.

Se le può essere di aiuto consideri che il percorso che le è stato proposto è quello che per lei comporta il rischio minore possibile. Il collega che la seguirà in sala operatoria non la perderà di vista un attimo e sarà la garanzia per la sua salute (o il suo angelo custode se preferisce).

Ci faccia sapere come va. Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
Grazie mille Dr. Giugni, lunedì in mattinata mi opereranno e al rientro in camera (ormai cerco di pensare positivo :)) le scriverò sicuramente così potremo farci su una bella risata!! Grazie mille ancora
[#5]
Utente
Utente
Buonasera caro Dr. Giugni, è stata una giornataccia, l'intervento è durato alla fine 3 ore e mezza perché una volta inserita la telecamera avevo l'addome pieno di sangue e c'era endometriosi sparsa ovunque... Col senno di poi mi hanno detto che ho fatto benissimo ad operarmi perché rischiavo tanto con tutto quel sangue in addome , mi hanno dovuto anche fare un buco in più di laparoscopia perché un pezzo si era esteso fin sopra al fegato!
Adesso sono con drenaggi e catetere e sicuramente dovrò stare qui anche domani notte... Insomma.. Una sfiga dietro l'altra...
Ora spero che questo "spargimento" si sia limitato solo all'addome... Sono un po' spaventata!
Per quanto riguarda l'anestesia è stata molto dolce e graduale, tranne il risveglio perché erano passate 3 ore e mezza e vedevo gli animali (libellule, farfalle e gechi camminare sul muro :D) ma non ho avuto né nausea né mal di testa, ho qualche dolore adesso alle ferite e mi dà fastidio il drenaggio un po'...
Ma penso (e spero) che il peggio sia passato!!!!
[#6]
Dr. Dario Giugni Anestesista 37 8
Gentile signora,
a volte succede che la chirurgia si prolunghi, ma l'importante per la sua salute è che l'intervento sia stato fatto. Sono felice che l'esperienza con l'anestesia sia stata sostanzialmente positiva, ha vinto una delle sue pare.. brava!

Cordiali saluti,
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto