Frattura bacino anziana di 88 anni
Buongiorno,
Mi rivolgo gentilmente per ottenere un'opinione circa la situazione di mia nonna.
Lei è una signora di 88 anni che soffre di problemi cardiovascolari, diabete, pressione e colesterolo. Circa tre anni fa, dopo l'improvvisa scomparsa di entrambi i fratelli, ha iniziato a manifestare sintomi di demenza senile, tra cui, non riconoscere le persone(anche quelle più care), non sa dove si trova e così via..sfortunatamente, ieri, è caduta riportando una frattura del bacino, il medico ha proposto di sottoporla ad un'operazione. Tuttavia i miei zii pensano che a causa del suo stato di salute l'intervento rappresenta un alto rischio, mentre a mio parere sarebbe più rischioso farla rimanere a letto in questa situazione. A riguardo volevo gentilmente una vostra opinione, quale tra le due situazione comporta minori rischi ed eventualmente in caso di intervento potrà essere utilizzata l'anestesia locale.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti!
Se non la si opera sarà costretta all'immobilità a letto e nel giro di poco i polmoni andranno in contro ad infezione che non penso sarà facilmente debellabile.
D'altro canto l'intervento permette una mobilizzazione efficace (quale dipende dalla mobilità attuale della signora), ma la esporrebbe al rischio di anestesia generale ed intervento (che pur essendo di varia tipologia non è mai leggero).
Che farei?
Cosciente del rischio tenterei l'intervento, in questo modo si sarebbe fatto tutto il possibile, poi sa bene che prima o poi esiste la fine del nostro percorso sulla terra, ma farlo bloccata in un letto con dolore e fatica a respirare non credo possa definirsi una buona qualità di vita seppur terminale possa essere ed ammesso che lo sia.
Spero di averla aiutata
Dr. GUIDO GUASTI
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