Anestesia generale

Buongiorno. Sono un ragazzo di 24 anni con crohn, spondilite, ipertensione, microadenoma ipofisario, ipertiroidismo, Obesitá.
Terapia: verapamil, almarytm, ramipril, dostinex, salazopiryn, methotrexate, zanedip, tapazole, BUPRENORFINA cerotto transfermici 35 mcg/ora da cambiare ogni 4 giorni.
Ieri ho eseguito colonscopia in sedazione profonda: PROPOFOL, FENTANEST E MIDAZOLAM ma l'anestesista non è riuscita ad addormentarmi completamente (io sentivo tutto), e alla mia domanda: perché non dormo mi ha risposto: ti ho fatto una dose da cavallo e non so come fai ad essere sveglio, se ti faccio ancora farmaci devo intubarti e non mi sembra il caso.
La mia domanda è:
Tutte le precedenti sedazioni profonde sono andate benissimo in quanto ho dormito e non mi sono accorto di nulla (ultima 1 mese fa).
L'unica cosa che è cambiata sono i cerotti di Buprenorfina. Potrebbe essere questa la causa del mancato addormentamento?la saluto e la ringrazio. Cordiali saluti
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Dr. Marco Mongelli Anestesista 32
Salve.
Partiamo innanzitutto dall'aspettativa: solitamente per le procedure tipo colonscopia non è richiesta una vera e propria anestesia, ma piuttosto una sedazione.
L'utilizzo dei farmaci oppioidi (bupreorfina a lento rilascio o altri oppioidi assunti nel passato) fanno sì che si possa sviluppare una certa tolleranza a questa classe di farmaci e pertanto possono essere necessarie delle dosi più alte rispetto al passato per ottenere lo stesso effetto anti dolorifico e sedativo degli oppioidi.
Questo fenomeno però lascia inalterata la sensibilità a propofol e midazolam che agiscono su tutt'altro tipo di recettori e possono invece risentire del concomitante uso di alcuni farmaci come i barbiturici che sono "stimolanti" il metabolismo.
A questo punto bisogna vedere quanto nel passato il Suo livello di sedazione dipendesse dall'utilizzo dell'oppioide.
Cosa certa è che un dosaggio eccessivo di farmaci sedativi, nei pazienti molto tolleranti, può rendere difficile mantenere un dosaggio di farmaco adeguato a garantire una sedazione completa mantenendo il respiro spontaneo per cui è prudenziale magari fa "sentire un po' di più" ma non dover ricorrere a manovre invasive come l'intubazione.

Dr. Marco Mongelli
Specialista in Anestesia e Rianimazione
Terapia del Dolore

[#2]
Utente
Utente
Le scrivo il referto dell'anestesista:
Pa polipatologico ASA 3. Anni 24.
Peso 120 kg, altezza 177 cm.
Precedenti anestesie senza problemi.
Si rende necessaria sedazione profonda in corso di colonscopia per malattia di crohn stenosante.
Si procede a sedazione profonda con Midazolam 3 mg + Diprivan 7 cc in bolo + mantenimento a 12 ml/h in pompa + fentanest 2 fl in bolo.
Durante la procedura paziente non completamente sedato.
Non complicanze post-procedurali.
A 5 minuti dal termine della procedura paziente sveglio, fascio, reattivo.

Secondo voi i farmaci usati in teoria dovrebbero "sedare completamente" perché io ho sentito tutto l'esame.

Saluti
[#3]
Dr. Marco Mongelli Anestesista 32
A quei dosaggi i farmaci somministrati, considerate le Sue caratteristiche fisiche, avrebbero dovuto garantire una sedazione completa.
[#4]
Utente
Utente
Potrebbe esserci qualche co-causa che abbia scatenato la mancata sedazione?
La ringrazio per le celeri e esaustive risposte
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