Prolasso uterino in infartuata
gentile medico, vorrei porle questa domanda: mia suocera 73 anni ha avuto una diagnosi di prolasso uterino di terzo grado, la difficolta' nella minzione ormai la induce a bere il meno possibile. premesso che lei ha avuto nel 2004 un infarto al miocardio (evoluzione come da IMA nonQ con conservata funzione sistolica globale)e che dopo quattro mesi ha avuto una applicazione di pace maker, che non ha altre patologie. Vorrei sapere se il rischio per sottoporsi ad un intervento di isterectomia con plastica e' molto alto o se verosimilmente potrebbe sopportare tale intervento. Ringrazio anticipatamente per la vostra eventuale sollecita risposta
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Gentile utente, ogni intervento chirurgico è generalmente preceduto da una visita cardiologica ed anestesiologica per la valutazione del rischio cardiologico ed operatorio. La valutazione risente delle condizione cliniche della paziente, del suo compenso emodinamico (pressione-frequenza-condizioni respiratorie) e del tipo di intervento che bisogna affrontare. In linea generale l'isterectomia è un intervento considerato di media entità, affrontabile con una certa tranquillità anche da pazienti infartuati in buono/discreto stato di salute.
Saluti
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
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Utente
ringrazio per la risposta. ieri non ho precisato che mia suocera e' gia' stata valutata daun anestesisita che le ha assegnato un asa 3. che l'ultimo ecocardiografia ha cosi enunciato: ipertrofia ventricolare sinistra piu' accentuataal SIV basale con segni di ridotta compliance, Acinesia dell'apicale settale, Fibrosclerosi delle cuspidi aortiche con insufficienza valvolare moderata, Insufficienza valvolare mitralica secondaria di moderata entita',.Ingrandimento atriale sinistro. Funzione contrattile globaleai limiti inferiori della norma (ef=55%)
ora le dico anche che l'anestesista l'ha spaventata dicendo che questo intervento non e' di primaria neccessita' non e' oncologico e che quindi non sarebbe stato il caso di aff frontarlo. Sono molto preoccupata e' eccesso di scrupolo degli anestesisti o rischia veramente in maniera cosi' alta.
un altimo ragguaglio l'anno scorso ha subito un intervento in anestesia locoregianale alla spalla e problemi non ne ha avuti. Ringrazio infinitamente qualora voleese rispondermi
ora le dico anche che l'anestesista l'ha spaventata dicendo che questo intervento non e' di primaria neccessita' non e' oncologico e che quindi non sarebbe stato il caso di aff frontarlo. Sono molto preoccupata e' eccesso di scrupolo degli anestesisti o rischia veramente in maniera cosi' alta.
un altimo ragguaglio l'anno scorso ha subito un intervento in anestesia locoregianale alla spalla e problemi non ne ha avuti. Ringrazio infinitamente qualora voleese rispondermi
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Gentile utente, la valutazione effettutata dall'anestesista è di intervento a rischio moderato, tuttavia tale tipo di valutazione risente della cardiopatia ischemica ed ipertensiva di sua suocera. E' una valutazione un pò severa, che tuttavia spesso è riscontrabile in questi casi clinici. A distanza non posso valutare con cognizione di causa l'operato del collega.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
gentile dottore volevo chiudere la ns recente discussione comunicandole che mia suocera ha fatto l'intervento previsto e che, seguita molto bene dall'equipe medica, ha superato bene l'intervento. Sara' dimessa nei prossimi giorni. Ringrazio di nuovo e assicuro a tutti Voi medici di medicitalia che e' notevole il supporto che date a noi utenti grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 17/11/2008.
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