Stato vegetativo
Salve,vorrei sapere una cosa au un mio amico di 37anni ..in stato vegetativo da marzo 2016..dopo una lite con tre persone e stato picchiato con dei ferri in testa dopodiché e andato in arresto cardiaco per quasi venti minuti...da quel giorno quasi dueci mesi lui si trova rigido apre gli occhi ...fa dei movimenti ma nulla di più. ..si nutre con la peg liquido nella pancia ed e traccheizzato (scusate la scrittura )con l'ossigeno. ...da dieci giorni si trova a casa e sempre la stessa cosa non ci sono miglioramenti...nessuno aiuta la moglie che lo accudisce hanno 4figli e la mia domanda e!!lui e in coma oppure e sveglio ! C'è la possibilità di risveglio oppure rimarrà così a vita?la rigidità passerà con delle fisioterapie oppure no?ha tre piaghe di decubito..grazie ..molto preoccupata....
il suo amico non è in coma (tant'è che respira autonomamente, ha gli occhi aperti e "...fa dei movimenti ...");
sembrerebbe essere vigile ma non cosciente (ovvero assenza di consapevolezza di sè e dell'ambiente circostante;
ma per difinire meglio il suo status (stato vegetativo oppre stato di minima coscienza...sarebbe necessaria una valutazione clinica di persona e la visione della documentazione sanitaria fino ad ora acquisita).
Analoga considerazione vale circa la questione: quanto possa migliorare e se "...la rigidità passerà...".
Le piaghe da decubito vanno trattate adeguatamente e rapidamente da personale specializzato poichè possono essere fonte di infezione loco-regionale fin anche sistemica.
Non comprendo "...nessuno aiuta la moglie...";
dove sono il SSN ed il SSR? Dove è la assistenza a domicilio da parte delle ASL?
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Cordiali saluti
Circa la domanda"io avrò anche tanta esperienza neurologica virca il paziente post coma ma non sono in grado di "prevedere". Non ho non visitato il paziente ne' visionato esami strumentali.
Una cosa incoraggiante è che sia uscito dal coma ed oscilli tra uno stato al momento vegetativo ed uno stato forse di minima coscienza.
Mi spiace ma "visto da qui" non ho evidenze per formarmi una opinione basata nè sullo stato clinico nè sugli esami strumentali effettuati.
Pertanto, in queste condizioni di contatto, non ho maniera per sostenere, a ragion veduta, alcuna delle due posizioni che mi illustra.
Cordialmente.
Penso inoltre che non sarebbe assolutamente utile allo scopo...
Per poter esprimere un parere appropriato il paziente deve essere visitato di persona.
Eventualmente in qualità di vostro consulente esterno (come mi è più volte capitato di fare) una volta ottenute le autorizzazioni dall'Ospedale dove ora il paziente è ricoverato.
Ma c'è da dire che Roma ed Asti non sono poi così vicine nè ben collegate.
Non è infrequente che durante il giro visite il paziente sia scarsamente reattivo mentre durante le visite delle persone care la interazione e la contattabilita' aumentino in misura importante.
Ne ho visti parecchi di video girati dai parenti.
Non è importante che lo veda io quanto è fondamentale che lo visionino i colleghi.
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