Stravaso midazolam e mepiridina
Buonasera,
L'altro gg ho fatto una colon con sedazione cosciente (midazolam + mepiridina). Ho segnalato subito all'infermiera dolore nel sito di inserzione dell'agocannula ma non mi ha dato retta. Ha iniziato a infondere in bolo veloce tanto che la fc è scesa un battito dopo l'altro, da 86 a 58..e lì sono svenuta. Pressione e peso Non erano stati rilevati in precedenza. Mi sono svegliata più tardi che mi stavano chiamando ed era arrivato il medico.
Una volta risvegliata, ho sentito dolore crescente alla ed intorno la sede dell'accesso, oltre che gonfiore. Ho chiesto di nuovo di essere valutata ma nulla. Già due ore dopo non riuscivo più né ad estendere né a piegare completamente il braccio e anche piegare pollice ed indice era doloroso.
Ho applicato ghiaccio, posto il braccio in scarico e applicato ematonil. È andata un po' meglio.
Nella serata ho applicato hirudoid crema.
Il gg seguente (ieri) lo muovevo un po' meglio ma ancora dolorante. Ieri sera ho fatto un bagno caldo ed ha iniziato ad uscire l'ematoma. Oggi ematoma marcato, diffuso, e dolore alla flessione completa.
Le domande quindi sono due:
1 sono farmaci vescicanti?
2 continuo con hirudoid ed impacchi caldi o devo andare in ps e/o fare altro?
Perdoni la lunghezza ma la chiarezza era necessaria.
La ringrazio e attendo sua risposta.
Buone Feste!
L'altro gg ho fatto una colon con sedazione cosciente (midazolam + mepiridina). Ho segnalato subito all'infermiera dolore nel sito di inserzione dell'agocannula ma non mi ha dato retta. Ha iniziato a infondere in bolo veloce tanto che la fc è scesa un battito dopo l'altro, da 86 a 58..e lì sono svenuta. Pressione e peso Non erano stati rilevati in precedenza. Mi sono svegliata più tardi che mi stavano chiamando ed era arrivato il medico.
Una volta risvegliata, ho sentito dolore crescente alla ed intorno la sede dell'accesso, oltre che gonfiore. Ho chiesto di nuovo di essere valutata ma nulla. Già due ore dopo non riuscivo più né ad estendere né a piegare completamente il braccio e anche piegare pollice ed indice era doloroso.
Ho applicato ghiaccio, posto il braccio in scarico e applicato ematonil. È andata un po' meglio.
Nella serata ho applicato hirudoid crema.
Il gg seguente (ieri) lo muovevo un po' meglio ma ancora dolorante. Ieri sera ho fatto un bagno caldo ed ha iniziato ad uscire l'ematoma. Oggi ematoma marcato, diffuso, e dolore alla flessione completa.
Le domande quindi sono due:
1 sono farmaci vescicanti?
2 continuo con hirudoid ed impacchi caldi o devo andare in ps e/o fare altro?
Perdoni la lunghezza ma la chiarezza era necessaria.
La ringrazio e attendo sua risposta.
Buone Feste!
[#1]
Buon giorno, se si è formato un ematoma a partenza dalla sede di incannulazione della vena, è più probabile che ci sia stato uno stravaso ematico a partenza dal foro inevitabilmente provocato dall'ago piuttosto che una fuoriuscita dalla vena dei farmaci iniettati per sedarla durante la pratica endoscopica.
Ciò anche perchè, da quanto racconta, par di capire che i farmaci sono andati in circolo e non fuori dato che lei si è probabilmente addormentata (non svenuta).
Per confermare la mia ipotesi è tuttavia necessario sapere se la colonscopia è stata eseguita. Se la risposta è affermativa, vuol dire che la mia ipotesi è più che valida.
Io abbandonerei l'uso del caldo (provoca vasodilatazione che non ferma sicuramente un eventuale rifornimento dell'ematoma, corretto invece è stato l'uso iniziale del ghiaccio che ha ovviamente un effetto opposto. Corretto anche l'uso di una crema che aiuti il riassorbimento dell'ematoma. Io credo sia eccessivo recarsi in P.S., ma utile sarebbe far valutare questo ematoma al suo medico curante per avere consigli più precisi cosa che noi non possiamo ovviamente fare.
Spero di essere stata chiara, cordiali saluti.
Ciò anche perchè, da quanto racconta, par di capire che i farmaci sono andati in circolo e non fuori dato che lei si è probabilmente addormentata (non svenuta).
Per confermare la mia ipotesi è tuttavia necessario sapere se la colonscopia è stata eseguita. Se la risposta è affermativa, vuol dire che la mia ipotesi è più che valida.
Io abbandonerei l'uso del caldo (provoca vasodilatazione che non ferma sicuramente un eventuale rifornimento dell'ematoma, corretto invece è stato l'uso iniziale del ghiaccio che ha ovviamente un effetto opposto. Corretto anche l'uso di una crema che aiuti il riassorbimento dell'ematoma. Io credo sia eccessivo recarsi in P.S., ma utile sarebbe far valutare questo ematoma al suo medico curante per avere consigli più precisi cosa che noi non possiamo ovviamente fare.
Spero di essere stata chiara, cordiali saluti.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 24/12/2016.
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