terapia intensiva

Buongiorno,
mio padre, 65 anni, a seguito di un tumore aggressivo alla vescica ha subito una cistectomia radicale con ricostruzione di neovescia ortotopica. I primi giorni di degenza sono andati bene, poi il crollo.
Gli è capitata qualunque complicazione possibile, a partire da infezione, poi degenerata in sepsi, con conseguente ricovero, dopo 4 giorni dal primo intervento, nel reparto di terapia intensiva/rianimazione.
La mia domanda non è di carattere clinico, troppo complicato in questo momento riporatre ogni dettaglio medico, situazione, cure...vorrei sapere se esiste un elenco di medici, un archivio, un sito o a chi posso rivolgermi per richiedere un consulto medico esterno e alternativo relativo proprio al reparto di terapia intensiva dove, ovviamente, lavorano e collaborano diversi professionisti (nel caso di mio padre rianimatori, chirurgo, urologo, cardiologo e anche altri viste le molte complicazioni).
Non avendo conoscenze dirette, vorrei un consulto ma nn so proprio da dove partire.
Grazie per l'attenzione.
Sara
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Buon giorno, mi dispiace ma non mi risulta che esista quanto lei chiede. Tuttavia potrebbe cercare in rete i nomi di colleghi intensivisti ospedalieri o universitari della sua Regione o limitrofe, e dopo essersi informato sulla loro casistica/curriculum, contattarne uno o due circa la disponibilità a partecipare ad un consulto.
Questo è il massimo che le posso suggerire.
Cordiali saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

[#2]
Utente
Utente
Gentile d.ssa la ringrazio molto per la sua cortese risposta.
Posso chiedere come un medico prende la richiesta di un consulto esterno fatta dai familiari dei pazienti? Penso che la fiducia sia alla base del rapporto medico - paziente (familiari), non vorrei che venisse messa in dubbio in una situazione così delicata.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Buona sera, io credo, propio perchè la situazione è così delicata, che voi dobbiate parlare preventivamente coi medici del reparto spiegando questo vostro desiderio dettato dalla volontà di fare tutto l'impossibile, senza nulla togliere alla loro professionalità.
Se ben motivato, il desiderio di una "second opinion" non deve offendere nessuno, a meno di particolari suscettibilità sempre possibili.
Un saluto.
[#4]
Utente
Utente
Grazie mille, mi sembra, a pelle che stiano facendo di tutto, ma troppe volte le frasi "non sappiamo perché..."..."Non ci è mai capitato..." Non ci hanno tranquillizzato :(
La ringrazio molto per l'attenzione e la cortesia dimostrata, spero di rispondere quanto prima che tutto è andato bene. Sara