Resezione intestinale per K retto, da effettuare, in paziente multidisciplinare.

Buongiorno.
Approfitto della Vostra gentilezza e competenza per rivolgervi alcune domande.
La scheda medica è stata completata con accuratezza e gli altri consulti sono a vostra disposizione.
Inserisco qui una sintesi per chiarezza di esposizione.
Il paziente è mio padre di anni 81 ben portati ed apparentemente in buone condizioni fisiche.

In attesa di TEA per stenosi di grado severo alla congiunzione
delle carotidi a Sx.
Aneurisma aortico addominale di cm 3,8 con "placchetta" annessa.
Ipertensione sistolica, ora "moderatamente" sotto controllo. (150), diastolica e pulsazione nella norma.
Anemia, non sono in possesso delle ultime analisi fatte nel pre-operatorio ma stimo un'emoglobina compresa
tra 10,5 e 11.
Idronefrosi di grado severo nel rene dx, sx in buone condizioni: lieve insufficienza renale.
Reduce da polmonite bilaterale da germi atipici, 15-04-2016.

Alla visita anestesiologica è stato classificato "a rischio alto" presumo ASA3, non ha parlato di gradi.
Alla visita cardiologica il cuore è apparso in buone condizioni, solamente un piccolo "soffio".
L'ultima TAC ai polmoni effettuata per la stadiazione ha riscontrato addensamento residuo a dx, più nulla
a Sx oltre ad evidenziare l'assenza di secondarismi, non conosco l'esito dell'ultimo rx effettuato per controllo pre-
operatorio.
Allo stato attuale mio padre sta discretamente bene, lamenta una debolezza mattutina, dopo il risveglio che migliora nelle
ore successive, una frequente urinazione notturna che migliora durante il giorno.
Appetito nella norma con punte di buon appetito.

La domanda al momento è una sola: qual è la vostra opinione riguardo al rischio anestesiologico?

Cordiali Saluti e grazie per il servizio che svolgete in questa sede.
[#1]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Per una completa valutazione del rischio anestesiologico mancano alcuni importanti elementi, fra questi il tipo di intervento chirurgico e l'aspettativa di eventuale miglioramento della prognosi a breve e medio periodo.
In altre parole il rischo anestesiologico quando non è assoluto è sempre da valutarsi sul bilancio Beneficio/rischio.
In parole povere se il beneficio atteso è alto si può (e si deve) accettare anche un rischio anestesiologico alto, se invece il beneficio atteso è modesto un rischo elevato non è probabilmente accettabile.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Cari saluti a suo padre.

Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.

[#2]
Utente
Utente
Buonasera.
Grazie della risposta.

L'intervento chirurgico è una resezione intestinale laparoscopica per K retto medio di 20mm a 9 cm dalla rima classificato in istologico e strumentale G2, T2N0M0, stadio 1.
Se l'istologico del pezzo operatorio conferma la stadiazione, linfonodi negativi e margini di resezione puliti la cosa può dirsi risolta.

Cordiali Saluti.
[#3]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
L'intervento è fra quelli molto importanti dal punto di vista chirurgico ed anestesiologico, tuttavia vale quanto detto nella precedente risposta.
Suo padre è da classificarsi fra i pazienti "gracili".
Prima di pensare all'anestesia e all'intervento è doveroso, se possibile, un ottimo riequilibrio dei parametri cardiocircolatori, una attenta valutazione dei parametri respiratori e dei parametri renali.
Inoltre va valutata ogni possibile tearpia alternativa ivi compresa la best supportive care.
Tuttavia a me mancano molti elementi di giudizio clinico e di laboratorio e quindi l'unico che si può esprimere definitivamente è l'anestesista che lo ha valutato personalmente. Si affidi quindi al suo giudizio.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno.
La ringrazio per la sua risposta.
Ho letto con attenzione il suo articolo sulla BSC e sarà mia premura porre queste considerazioni all'attenzione dei medici che si occupano di mio padre.
A tal proposito preciso che il caso è stato discusso in commissione multidisciplinare dove tutti i presenti all'unanimità hanno consigliato come miglior terapia quella dell'intervento chirurgico.
Mi rammarica non poterle fornire tutti i parametri necessari ad una valutazione precisa, pur a distanza, tuttavia avendo effettuato questi esami in regime pre-operatorio i dati vengono tenuti in reparto e non vengono forniti ai pazienti.
E vero che si potrebbe richiedere la cartella clinica ma al momento ritengo consigliabile affidarsi completamente ai medici che lo hanno in cura visto che il loro comportamento è stato in questo periodo irreprensibile ed a mio giudizio altamente professionale.
Farò sapere l'evoluzione futura anche in funzione dello scopo stesso di questo servizio che oltre ai preziosi consigli che dispensa sul singolo caso svolge anche una funzione informativa generale.

Cordiali Saluti.
[#5]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buongiorno,

cercare la massima collaborazione con i curanti è un ottimo metodo per avere i migliori risultati.
E' importante far sentire ai Curanti la propria fiducia ed ottenere quindi la massima chiarezza sui risultati che si propongono e le vie necessarie per ottenerli.
Se mi terrete al corrente della evoluzione ve ne sarò grato.
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno.

La ringrazio e la terrò senz'altro informato, Lei e gli altri esimi
colleghi a cui ho posto quesiti.

Ho una domanda che potrebbe essere un' immensa sciocchezza ma devo farla per togliermi un dubbio.
Vero è che l'anestesista non l'ha proposta e quindi ci sarà un motivo.
L'anestesia subaracnoidea negli interventi di resezione intestinale si può praticare, magari anche con sedazione via maschera per un confort maggiore del paziente.
Non assume anticoagulanti ma fa terapia ASA con 75 mg di cardirene.

Grazie.
Cordiali Saluti.
[#7]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buonasera,

in linea teorica la risposta è si, una anestesia peridurale continua può garantire rilassamento muscolare, ottimo livello di anestesia chirurgica e totale protezione dallo stress chirurgico.
In pratica però la risposta è no perchè non garantisce un confort accettabile per il paziente che è costretto su un pianale freddo e rigido per un periodo prolungato e talvolta messo in posizioni assai scomode, inoltre se si è costretti a stirare i visceri e le membrane la risposta parasimpatica può non essere sufficientemente inibita.

Spero di aver soddisfatto la sua giusta necessità di capire sino in fondo.
[#8]
Utente
Utente
Buonasera.

Si grazie è stato estremamente chiaro.
La terrò al corrente dell'evoluzione.

Cordiali Saluti.
[#9]
Utente
Utente
Buongiorno.

Sempre in attesa della chiamata per l'intervento chirurgico chiedevo lo Zofenopril 30 mg può causare problemi in anestesia generale?
Chiedo questo perché ho letto che gli ACE-inibitori possono causare degli improvvisi cali pressori durante l'anestesia generale.

Grazie.

Cordiali Saluti.
[#10]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buonasera.

La risposta non è facile, poichè dipende dal tipo di ipertensione, dal reale controllo farmacologico, dagli altri farmaci assunti, dal tipo di anestesia.

La cosa veramente importante è che l'anestesista venga edotto su tutti i farmaci che vengono assunti.

In anestesia è più semplice controllare l'ipertensione che l'ipotensione. Gli ipertesi non controllati hanno un volume plasmatico ridotto e quindi se si usano anestetici che determinano ganglioplegia e vasodilatazione si avrà un caduta di pressione. se invece la pressione è ben controllata il paziente si comporta normalmente e compensa ( se non perde liquidi o sangue ).

Non posso quindi, senza sapere il tipo di anestesia, dirle se e quando sospendere il farmaco.

Cordiali saluti
[#11]
Utente
Utente
Buongiorno.

Grazie della risposta.
L'anestesista è perfettamente al corrente di tutto essendo presenti nella cartella clinica tutte le informazioni del caso.


Per chiarezza questa è la terapia che sta seguendo attualmente:

ore 7: lansoprazolo 30 mg
ore 8: bifril 30 mg + doxazosin 2 mg
ore 12: cardirene 75 mg
ore 20: doxazosin 2 mg
ore 22: Torvast 20 mg
prima di dormire 8 gocce di Tavor.

La pressione attualmente controllata giornalmente si attesta su valori pressoché costanti
di 145/75 e 70p/m.
Il suo esimio collega di medicitalia Dr. Mariano Rillo da me consultato riguardo ai problemi pressori ha detto che per avere un quadro ideale della pressione sarebbe stato necessario un Holter pressorio, io concordo, purtroppo nessuno ce lo ha proposto.

Cordiali Saluti.
[#12]
Utente
Utente
Buonasera.

Le chiedevo cosa cambia dal punto di vista anestesiologico da un intervento laparoscopico ad un intervento in laparotomia.
Mio padre ha avuto 6 anni fa un TIA retinico, senza conseguenze, dovuto alla placca di cui sopra, placca che ora è peggiorata e richiederà TEA da effettursi dopo questo che per inciso potrebbe essere TEM, dopo ulteriore esame il tumore potrebbe essere declassato a T1, e non resezione laparotomica.
Laparatomica e non laparoscopica perché, non ho chiesto ma chiederò, l'anestesista e contrario alla laparoscopia.

Grazie e Cordiali Saluti.
[#13]
Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15
Buonasera,

Gli interventi laparoscopici sono più impegnativi per i broncopatici cronici ed i cardiopatici importanti.
Il motivo è da ricercarsi nella necessità di distendere l'addome con un gas per consentire una migliore visibilità al chirurgo. Questo tuttavia comporta la necessità di impiegare pressioni inspiratorie maggiori ed ostacola il ritorno venoso.

Spero di essere stato chiaro.
[#14]
Utente
Utente
Buongiorno, chiarissimo come sempre.

Cuore e polmoni sono ok.
Il residuo addensamento dovuto alla polmonite da germi atipici è scomparso e non è presente tosse neanche leggera.

Presumo che la scelta laparotomica sia dovuta al pregresso TIA retinico, alla stenosi carotidea severa e anche al leggero aneurisma aortico addominale.
In ogni caso la Sua risposta è applicabile anche in relazione a queste patologie, immagino.

Grazie, cordiali saluti.
[#15]
Utente
Utente
Buongiorno.

Confermata TEM per il giorno 27-06-2016.
La aggiornerò dopo l'intervento.

Cordiali Saluti.
[#16]
Utente
Utente
Buongiorno.

Intervento riuscito perfettamente, nessun problema anestesiologico.

Cordiali Saluti.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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