Rianimazione e decesso

Salve,

Scrivo non per un consulto, ma per capire qualcosa in più di una situazione che, sfortunatamente, è ormai irreversibile. Da poco è venuto a mancare mio padre.
Aveva la cirrosi, ma la causa scatenante è stata una sepsi.
Vorrei capire se lui è stato cosciente nel momento in cui è deceduto (aveva gli occhi chiusi, ma pochi secondi prima li ha aperti), ma soprattutto perché una volta che si è abbassata la saturazione i medici non hanno fatto nulla per riportarla a valori ordinari (ad esempio alzando ancora l'ossigeno), cosa che ha poi causato il blocco del battito.
Vi ringrazio anticipatamente!

Marta
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Buona sera, innanzi tutto le porgo le nostre condoglianze per la sua perdita e cercherò di dare una risposta alle sue domande.
Per quanto riguarda la desaturazione manifestatasi, questa poteva avere diverse cause, respiratorie o no, che non ci è dato conoscere, suscettibili o meno di intervento almeno fino ad un certo limite.
Lei ci parla di una sepsi come fase terminale di una Cirrosi, quindi suo padre poteva anche essere in shock settico, e specie se era assistito con un respiratore automatico, dal punto di vista respiratorio credo non si potesse fare di più. L'aumento dell'O2, fermo restando che non conosciamo i valori usati, non risolve tutto, anzi può essere anche dannoso.
Quanto allo stato di coscienza, inteso come partecipazione all'ambiente circostante, non può essere valutato dall'apertura degli occhi, mi spiace ma non basta.
Spero di essere stata chiara, saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

[#2]
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa Martin,

La ringrazio davvero tanto per la sua risposta! E' un periodo difficile e ho il costante timore che sarebbe stato possibile fare di più (ho un forte senso di colpa e di rabbia).

L'ossigeno nell'ultimo giorno era stato messo a 6 lt, poi aumentato (nell'ultima ora) a 8.
La cosa che mi ha più turbata è stato il fatto che le sue condizioni siano nettamente degenerate nell'arco di un periodo di tempo brevissimo (poco più di 24 ore). Potrebbe aver giocato un ruolo in questo peggioramento un sanguinamento del giorno precedente a causa del fatto che mio padre in quel giorno si sia tirato, staccandolo completamente, il CVC che era collegato alla giugulare? O il fatto che l'alimentazione via sacca fosse (per dimenticanza) rimasta staccata per tutto il giorno precedente?

La ringrazio ancora e mi scuso per le tante domande per le quali immagino non esista una risposta univoca e definitiva.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Buona sera, non credo che suo padre possa aver sanguinato in maniera determinante da un CVN deconnessosi (sono cose che succedono, ma non sono letali), come non penso sia rimasto del tutto senza liquidi per 24 ore.
Un peggioramento improvviso nel corso di una malattia grave, non è un evento raro, anche se non so spiegarle il perchè ciò sia accaduto a suo padre, dato che non conosco affatto il caso nella sua interezza e complessità.
I sentimenti che prova mi sono noti, ma mi creda quando le dico che deve smettere di crucciarsi, poichè certamente deve essere stato fatto il possibile per lui.
Saluti.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio! E' stata davvero gentile! :)

Le auguro una buona serata!