Coma farmacologico e risveglio
Buonasera, un mio caro amico, dopo un grave incidente d'auto, è stato ricoverato in rianimazione e messo in stato di coma farmacologico. A parte varie fratture, la cosa più preoccupante è stato un grosso ematoma cerebrale con conseguente aumento della pressione intracranica. E' stato inserito un catetere per monitorare la PIC che a distanza di circa 20 giorni è sensibilmente diminuita, pur non conoscendo i livelli precisi. L'esame neurologico è stato positivo, c'è stata risposta e anche le pupille rispondevano alla luce. Pertanto, a distanza di circa 25 giorni dal trauma, lo staff medico ha deciso di abbassare gradualmente il livello di barbiturici per un lento risveglio dal coma. Sembra abbia aperto gli occhi, pur non riconoscendo e non parlando. E' sintomo positivo? Inoltre oggi la madre, durante un incontro in cui gli stava parlando, ha notato una forte lacrimazione e dei piccoli movimenti muscolari. Deve essere considerato un segnale positivo oppure è normale che al risveglio dal coma il corpo agisca indipendentemente dalla volontà del paziente? Da cosa è provocata la lacrimazione in questo caso di paziente ancora non cosciente? I tempi in cui l'ematoma si è riassorbito (circa 25 giorni, anche se non ancora totalmente) lasciano ben sperare? Che tipo di danni cerebrali può subire un paziente che si risveglia dal coma? Vi ringrazio per la consulenza e la disponbilità, anche in mancanza di dettagli medici più precisi spero che possiate darmi informazioni confortanti.
[#1]
Gentile Signora,
il modo migliore per pronosticare l'evoluzione di un grave trauma cranioencefalico quale e'quello del Suo amico, e' parlarne con gli intensivisti che lo hanno in cura. Con i pochi dati clinici a disposizione e senza conoscere il paziente, sarebbe presuntuoso esprimere qualunque giudizio. Auguro al suo amico un rapido recupero.
Cordiali saluti
Domenico Minniti
il modo migliore per pronosticare l'evoluzione di un grave trauma cranioencefalico quale e'quello del Suo amico, e' parlarne con gli intensivisti che lo hanno in cura. Con i pochi dati clinici a disposizione e senza conoscere il paziente, sarebbe presuntuoso esprimere qualunque giudizio. Auguro al suo amico un rapido recupero.
Cordiali saluti
Domenico Minniti
Dr. Domenico Minniti
U.O. Anestesia e terapia antalgica
Azienda Ospedaliera
Reggio Calabria
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 23k visite dal 26/08/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.