Gastroscopia sedazione profonda
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Buon giorno, cerchiamo di fare un po' di chiarezza mettendo le cose in ordine:
1- si parla di sedazione profonda quando si usa perlopiù un farmaco che induce sonno con blanda analgesia ed il tutto è gestito da un anestesista. Il paziente non ha alcuna coscienza di quanto avviene ed il risveglio è rapido. Si possono avere episodi di apnea durante la procedura, è vero, ma la presenza di un anestesista e di tutti i presidi necessari rendono la cosa risolvibile qualora avvenisse
Diverso è il discorso se l'anestesista non ci fosse, allora si che possono sorgere problemi.
2- Detto questo, non è tuttavia corretto quanto le ha assicurato l'infermiera, che oltre tutto, e gli infermieri non me ne vogliano, non è la figura professionale prima a dover parlare di tale argomento.
Il rischio 0 non esiste bensì parte da 1 nelle persone sane che non hanno alcuna altra patologia. Ciò vuol dire che la metodica più consolidata, messa in opera in ambiente attrezzato da mani esperte ha comunque un quid di rischio, quanto si voglia basso ma mai 0.
3- Il consenso informato non è tuttavia legato al discorso del rischio, ma ad un discorso di accettazione e di autodeterminazione del paziente che deve essere informato prima adeguatamente ed esaurientemente sulla procedura e su tutto ciò che è connesso ad essa: non vuol dire, come spesso mi sono sentita chiedere " allora dottoressa la responsabilità poi è mia?"
Spero di essere stata chiara perchè il discorso è complesso, lei deve parlare coi medici, endoscopista ed anestesista e poi firmare il consenso se convinto dalle loro informazioni.
Saluti.
1- si parla di sedazione profonda quando si usa perlopiù un farmaco che induce sonno con blanda analgesia ed il tutto è gestito da un anestesista. Il paziente non ha alcuna coscienza di quanto avviene ed il risveglio è rapido. Si possono avere episodi di apnea durante la procedura, è vero, ma la presenza di un anestesista e di tutti i presidi necessari rendono la cosa risolvibile qualora avvenisse
Diverso è il discorso se l'anestesista non ci fosse, allora si che possono sorgere problemi.
2- Detto questo, non è tuttavia corretto quanto le ha assicurato l'infermiera, che oltre tutto, e gli infermieri non me ne vogliano, non è la figura professionale prima a dover parlare di tale argomento.
Il rischio 0 non esiste bensì parte da 1 nelle persone sane che non hanno alcuna altra patologia. Ciò vuol dire che la metodica più consolidata, messa in opera in ambiente attrezzato da mani esperte ha comunque un quid di rischio, quanto si voglia basso ma mai 0.
3- Il consenso informato non è tuttavia legato al discorso del rischio, ma ad un discorso di accettazione e di autodeterminazione del paziente che deve essere informato prima adeguatamente ed esaurientemente sulla procedura e su tutto ciò che è connesso ad essa: non vuol dire, come spesso mi sono sentita chiedere " allora dottoressa la responsabilità poi è mia?"
Spero di essere stata chiara perchè il discorso è complesso, lei deve parlare coi medici, endoscopista ed anestesista e poi firmare il consenso se convinto dalle loro informazioni.
Saluti.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Utente
e vero difatti mi sono meravigliato della risposta si devo fare la visita anche con l'anestesista ,il rischio quindi e legato alle apnee io sono asmatico e per questo non sono riuscito a farla ,certo sono un po indeciso ora sto un po meglio e pensavo fosse piu semplice cioe se c'e un anestesista mi ventilera le apnee le hai uguale se la fai senza anestesia .,certo rischiare qualcosa di peggio mi blocca cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 30/11/2014.
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